Fu vietato in Italia ai minori di 14 anni, mentre all'estero fu bandito in 31 paesi.[1]
Nel cast sono presenti anche Robert Kerman e Perry Pirkanen, già attori in Cannibal Holocaust, diretto da Ruggero Deodato due anni prima.
Trama
Mike Logan è un piccolo spacciatore di New York, messosi in grossi guai dopo avere rubato un'ingente somma di denaro a una banda di Brooklyn. Per cercare di recuperare il debito, si reca in Amazzonia con un collaboratore a cercare smeraldi. I due ingaggiano un indigeno e lo costringono a ricercare smeraldi per conto loro, con l'aiuto della popolazione di un villaggio d'indigeni. Nel frattempo, una laureanda in Antropologia, Gloria Davis, decide di recarsi in Amazzonia, insieme al fratello Rudy e all'amica Pat, per dimostrare la propria tesi secondo la quale il cannibalismo non è mai esistito.
Una scena del film
Durante la loro marcia s'imbatteranno per caso in Mike e il suo collaboratore che, nel frattempo stavano cercando di fuggire dal villaggio degli indigeni. Mike racconterà d'essere stato prigioniero e d'essere scappato per miracolo dalla furia degli indigeni. Il gruppo ritornerà al villaggio per curare il compagno di Mike dalle ferite e poi ripartire. Ben presto, tuttavia, il compagno di Mike rivelerà agli altri componenti che era stato lo stesso Mike a perpetrare terribili torture agli indigeni, sotto gli effetti della cocaina. Ma sarà troppo tardi: gli indigeni prepareranno la loro terribile vendetta. I quattro vengono catturati e condotti al villaggio per essere atrocemente suppliziati: Rudy verrà ucciso con un dardo avvelenato, Gloria e Pat rinchiuse in una gabbia per essere costrette ad assistere al supplizio di Mike, che prima viene evirato, poi gli viene mozzata una mano e infine con un colpo netto gli viene scoperchiata la parte superiore della scatola cranica. Infine, tocca a Pat essere suppliziata: viene infilzata nei seni per essere appesa a dei ganci uncinati fino a morire dissanguata. L'unica che si salverà, con l'aiuto di un giovane indigeno, sarà Gloria che verrà messa in salvo da alcuni bracconieri che la ritroveranno agonizzante nella giungla. Al ritorno a New York, Gloria, presenterà la sua tesi di laurea in cui confermerà la non esistenza del cannibalismo senza riferire nulla di ciò che accadde realmente durante il viaggio.
Note
Roberto Curti; Tommaso La Selva. Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo. Milano, Lindau, 2003. ISBN 88-7180-468-6
Collegamenti esterni
Cannibal Ferox, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
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