Canzone proibita è un film italiano del 1956 diretto da Flavio Calzavara.
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Canzone proibita | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1956 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, sentimentale, musicale |
Regia | Flavio Calzavara |
Soggetto | Jacopo Corsi |
Sceneggiatura | Jacopo Corsi, Flavio Calzavara e Mario Terribile |
Produttore | Felice Felicioni |
Casa di produzione | Jonia Film |
Distribuzione in italiano | Indipendenti regionali |
Fotografia | Bitto Albertini |
Montaggio | Otello Colangeli |
Musiche | Ovidio Sarra |
Scenografia | Ivo Battelli, Franco Fontana (arredatore) |
Trucco | Amato Garbini |
Interpreti e personaggi | |
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La pellicola rientra nel filone melodrammatico-sentimentale, comunemente detto strappalacrime (poi ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice), molto in voga tra il pubblico italiano in quegli anni.
Ettore Salvi, montatore del film, appare anche come attore in un ruolo di comprimario.
La veduta panoramica dell'immaginario comune di Sant'Orséolo è in realtà Mandela, poco distante da Roma; la scena del matrimonio tra Roberto e Bianca è stata girata nella chiesa di Sant'Eulalia a Borso del Grappa, in provincia di Treviso.[1]
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 13 luglio del 1956.
La pellicola registrò un buon risultato di pubblico, risultando il 38º maggior incasso della stagione cinematografica 1956-57.
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