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Chocolat è un film del 2000 diretto da Lasse Hallström.

Chocolat
Juliette Binoche e Johnny Depp (di spalle) in una scena del film
Titolo originaleChocolat
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America
Anno2000
Durata121 min
Generecommedia, drammatico, sentimentale
RegiaLasse Hallström
SoggettoJoanne Harris (romanzo)
SceneggiaturaRobert Nelson Jacobs
ProduttoreDavid Brown, Kit Golden, Leslie Holleran
Produttore esecutivoBob Weinstein, Harvey Weinstein, Meryl Poster, Alan C. Blomquist
Casa di produzioneDavid Brown Productions, Fat Free Limited, Miramax Films
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaRoger Pratt
MontaggioAndrew Mondshein
Effetti specialiStuart Brisden
MusicheRachel Portman
ScenografiaDavid Gropman, John Frankish, Stephenie McMillan
CostumiRenee Ehrlich Kalfus
TruccoNaomi Donne, Norma Webb
Interpreti e personaggi
  • Juliette Binoche: Vianne Rocher
  • Judi Dench: Armande Voizin
  • Johnny Depp: Roux
  • Alfred Molina: Conte Paul De Reynaud
  • Carrie-Anne Moss: Caroline Clairmont
  • Lena Olin: Josephine Muscat
  • Victoire Thivisol: Anouk
  • Hugh O'Conor: Padre Henri
  • Peter Stormare: Serge Muscat
  • Leslie Caron: Madame Audel
  • John Wood: Guillaume Blerot
Doppiatori italiani
  • Franca D'Amato: Vianne
  • Marzia Ubaldi: Armande Voizin
  • Fabio Boccanera: Roux
  • Ennio Coltorti: Conte Paul De Reynaud
  • Francesca Fiorentini: Caroline Clairmont
  • Melina Martello: Josephine Muscat
  • Veronica Puccio: Anouk
  • Massimiliano Manfredi: Padre Henri
  • Gerolamo Alchieri: Serge Muscat
  • Barbara Simon: Madame Audel
  • Ettore Conti: Guillaume Blerot
  • Vittoria Febbi: Voce narrante

«Sono brava a capire i gusti delle persone.»

(Vianne)

Il film, che ha per protagonisti Juliette Binoche e Johnny Depp, è tratto dal romanzo omonimo dell'autrice britannica Joanne Harris, pubblicato nel 1999. Si è rivelato un buon successo di pubblico: costato 25 milioni di dollari, ne ha incassati 150[1].


Trama


Francia, 1959. Lansquenet-sur-Tannes è un piccolo e idilliaco paesino i cui abitanti vivono all'insegna della tranquillité, ossia il quieto vivere: ognuno conosce il proprio posto nella società, senza distinzioni né eccezioni, e qualsiasi devianza dalla norma è guardata con sospetto e diffidenza. La vita scorre di giorno in giorno immutabile, scandita dalla messa domenicale in cui i sacri valori della tranquillité vengono ribaditi dai sermoni del giovane padre Henri, che tuttavia si limita ad adeguarsi ad un rituale che in realtà non condivide. Sindaco e custode morale di Lansquenet è il rigidissimo conte Paul de Reynaud, così ligio al proprio dovere di pastore della comunità da scrivere egli stesso i sermoni di padre Henri.

Un giorno, preannunciate da un irrequieto vento proveniente da Nord, due straniere arrivano a Lansquenet: si tratta della misteriosa quanto provetta pasticcera Vianne Rocher e di sua figlia, la piccola Anouk, la quale ha un amico immaginario di nome Pantoufle. Vianne apre in paese una cioccolateria nonostante sia appena iniziato il periodo di Quaresima; ben presto il locale, con i suoi profumi e sapori, assume i connotati di una tentazione sempre più invitante per i repressi paesani, attirando molti clienti, tra cui Armande Voizin, anziana e burbera padrona di casa di Vianne, e poi Josephine Muscat, moglie del violento e alcolizzato barista Serge Muscat.

Armande e Josephine sono entrambe insofferenti al rigore ipocrita della tranquillité e cercano come possono di trovare un modo per liberarsi dall'oppressione. Armande è in aperto contrasto con la figlia Caroline, segretaria e fervente sostenitrice di Reynaud, a causa del proprio rifiuto di conformarsi ai dettami della comunità e frequenta costantemente la cioccolateria di Vianne nonostante sia affetta da diabete. Caroline, divisa tra l'imbarazzo e la preoccupazione nei confronti della madre, non permette al proprio figlio Luc di frequentare la nonna ed è iperprotettiva verso di lui al punto di proibirgli addirittura di andare in bicicletta. Josephine, invece, donna trascurata e nevrotica a causa dei maltrattamenti di Serge, sfoga la propria frustrazione con atti di cleptomania, arrivando a rubare persino durante la messa. Sia Armande che Josephine ritroveranno la serenità grazie a Vianne, che aiuterà la prima a conciliarsi con Luc e darà lavoro e rifugio alla seconda quando Josephine troverà finalmente il coraggio di fuggire da Serge.

Reynaud, furibondo per gli stravolgimenti provocati da Vianne, ingaggia una vera e propria crociata contro la donna. Dapprima il conte cercherà di aizzare i paesani contro Vianne mettendo in giro maldicenze e con una serie di sermoni che un riluttante padre Henri sarà costretto a leggere durante la messa, poi cercherà di riabilitare Serge e salvare il suo matrimonio con Josephine; tutti i tentativi di Reynaud, tuttavia, falliranno a causa della sempre maggior insofferenza dei paesani alla tranquillité e di una Josephine ormai indipendente e libera dal controllo del marito.

Una nuova svolta si presenta quando una comunità di zingari che vive a bordo di chiatte spostandosi lungo la Tannes approda a Lansquenet. La reazione dei paesani è di immediata ostilità e Reynaud coglie l'occasione per riprendere il controllo della comunità proponendo il cosiddetto "Boicottaggio dell'Immoralità", ossia un'iniziativa per cui tutti i negozianti ed esercenti di Lansquenet rifiutano di servire gli stranieri. Soltanto Vianne si mantiene estranea alla cosa e si avvicina ai gitani; un'intesa immediata e particolare scatta con Roux, affascinante zingaro stranamente impermeabile al dono di Vianne di comprendere i gusti delle persone. Vianne, tuttavia, si ritrova isolata dalla comunità a causa della sua amicizia con gli zingari, al che Armande, per aiutarla a ritrovare fiducia in se stessa, le propone di organizzarle la festa per il suo settantesimo compleanno. Alla festa partecipano le poche persone rimaste amiche di Vianne, tra cui Roux e Josephine, e soprattutto Luc, che si presenta con un bel ritratto per la nonna realizzato da lui stesso. Armande, però, pagherà caro il prezzo dei bagordi; l'anziana donna, infatti, si spegne durante la notte nella propria poltrona e sarà Luc a ritrovarla la mattina dopo.

Nottetempo qualcuno incendia le chiatte degli zingari, fortunatamente senza causare vittime. Vianne, conscia che il responsabile è un paesano e sentendosi in colpa per la morte di Armande, conclude di non essere riuscita a cambiare le cose nella comunità e decide di lasciare Lansquenet. Anouk non vuole andarsene e tra lei e Vianne si scatena un litigio che culmina nella rottura dell'urna contenente le ceneri della madre di Vianne. L'evento è per Vianne un segnale: era stata proprio sua madre, una nomade di origine sudamericana, ad iniziarla all'arte del cioccolato e dei viaggi, e lo spargimento delle ceneri sul suolo di Lansquenet è per Vianne il messaggio che è giunto il tempo di restare. A riprova di ciò, Vianne trova nella cucina della cioccolateria i suoi amici paesani, a cui si è ora unita una Caroline che ha finalmente perdonato la madre e si è riconciliata con Luc, intenti a preparare i dolci per la festa di Pasqua, ormai imminente. Nel frattempo, Serge, reo confesso dell'incendio, viene cacciato da Lansquenet da Reynaud in persona, che finalmente è costretto a riconoscere il fallimento della sua crociata.

La notte tra sabato e la domenica di Pasqua, Reynaud, sentendosi ormai abbandonato da tutti, si intrufola nella cioccolateria per distruggere le creazioni di Vianne; tuttavia, ingerisce per sbaglio un pezzetto di cioccolata e il conte, debilitato dal digiuno quaresimale, cede finalmente alla tentazione e finisce per abbuffarsi con tutto ciò che trova in vetrina. Vianne e padre Henri lo trovano la mattina dopo: tra il conte e la pasticcera si stabilisce finalmente un mutuo rispetto, con il primo che accetta l'insensatezza delle proprie azioni e la seconda felice di essere riuscita ad aiutarlo a lasciarsi andare. Padre Henri, alla messa di Pasqua, pronuncerà un sermone totalmente improvvisato, ma così carico di passione da riuscire a spazzare via gli ultimi rimasugli della tranquillité da Lansquenet. Alla festa di Pasqua, i paesani sono finalmente liberi, allegri e felici e persino Reynaud, ormai sereno, prende parte alle celebrazioni, gustando i dolci proposti.

L'intera storia è raccontata da un'anziana narratrice che nelle ultime scene svela cosa accadde dopo ai protagonisti: Reynaud trovò finalmente il coraggio per chiedere un appuntamento a Caroline, per la quale aveva sempre avuto un debole, anche se passarono ben sei mesi prima che ciò accadesse; Josephine rilevò il locale di Serge e lo rinominò "Café Armande" in onore dell'anziana signora; Vianne scelse di stabilirsi definitivamente a Lansquenet, per la gioia della figlia; Roux, ripartito l'indomani dell'incendio, tornò a Lansquenet per restare con Vianne e Anouk; quanto alla narratrice, si scopre che essa non è altri che la stessa Anouk.


Riprese


Durante le riprese del film, Juliette Binoche si recò in una cioccolateria a Parigi per imparare a fare cioccolatini. Il film è stato interamente girato, fatta eccezione solamente per la scena sull'acqua, in un paesino francese della Borgogna, Flavigny-sur-Ozerain. Questo paesino in realtà non ha alcuna cioccolateria, bensì una fabbrica che produce confetti all'anice, che non ammette visitatori. Inoltre, una parte delle scene è stata girata in una piccola fattoria a Bruton, nel Somerset, in Gran Bretagna. Per fare ballare Josephine alla festa è stato scelto un autentico ballerino di flamenco. La scena in cui il conte Paul de Reynaud Alfred Molina si abbuffa di cioccolato nella vetrina, fu girata nel suo ultimo giorno di riprese, per evitare che una indigestione (che comunque non si verificò) potesse far ritardare la lavorazione del film.


Colonna sonora


Johnny Depp (Roux) ha suonato la chitarra in tre brani della colonna sonora del film, Minor Swing, Caravan e They're Red Hot, i primi due brani del chitarrista jazz manouche Django Reinhardt e l'ultimo del chitarrista blues Robert Johnson.


Promozione


La scrittrice del romanzo da cui è stato tratto il film si è dichiarata nauseata dal cioccolato ("sottocioc") a un anno dall'uscita del film poiché durante il tour promozionale non facevano altro che offrirgliene.


Slogan



Riconoscimenti




Note


  1. Chocolat (2000) box revenue summary, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 2 dicembre 2007.

Bibliografia



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[de] Chocolat – Ein kleiner Biss genügt

Chocolat – Ein kleiner Biss genügt (Originaltitel: Chocolat) ist ein britisch-US-amerikanischer Spielfilm aus dem Jahr 2000, der auf dem Roman Chocolat von Joanne Harris basiert. Der Film zeigt „ein Märchen für Erwachsene“ und ist gleichzeitig ein Appell zur Toleranz. Regie bei dem Romantikfilm führte Lasse Hallström, das Drehbuch schrieb Robert Nelson Jacobs. Die Hauptrolle spielte Juliette Binoche.

[en] Chocolat (2000 film)

Chocolat (French pronunciation: ​[ʃɔkɔla]) is a 2000 film, based on the 1999 novel Chocolat by the English author, Joanne Harris, directed by Lasse Hallström. Adapted by screenwriter Robert Nelson Jacobs, Chocolat tells the story of Vianne Rocher, played by Juliette Binoche, who arrives in the fictional French village of Lansquenet-sous-Tannes at the beginning of Lent with her six-year-old daughter, Anouk. She opens a small chocolaterie. Soon, she and her chocolate influence the lives of the townspeople of this repressed French community in different and interesting ways.
- [it] Chocolat (film 2000)

[ru] Шоколад (фильм, 2000)

«Шокола́д» (фр. Chocolat) — фильм режиссёра Лассе Халльстрёма по мотивам одноимённого романа британской писательницы Джоанн Харрис.



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