Colombiana è un film del 2011 diretto da Olivier Megaton, scritto e co-prodotto da Luc Besson.
Colombiana | |
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Titolo originale | Colombiana |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2011 |
Durata | 108 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico, azione |
Regia | Olivier Megaton |
Sceneggiatura | Luc Besson e Robert Mark Kamen |
Produttore | Luc Besson, Pierre-Ange Le Pogam, Gareth Upton (co-produttore) |
Produttore esecutivo | Sandrine Molto, Olivier Glaas, Ariel Zeitoun |
Casa di produzione | Stage 6 Films, EuropaCorp, Canal+ |
Fotografia | Romain Lacourbas |
Montaggio | Camille Delamarre |
Musiche | Nathaniel Méchaly |
Scenografia | Patrick Durand |
Costumi | Olivier Bériot |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La piccola Cataleya Restrepo, di 9 anni, vive a Bogotà con i genitori, Fabio e Alicia. Il padre Fabio intrattiene rapporti malavitosi con Don Luis, per il quale il suo scagnozzo Marco fa il lavoro sporco.
Al termine di un incontro durante il quale Fabio rivela a Don Luis la sua intenzione di lasciare la banda di mafiosi, Don Luis manda Marco ad eliminare la famiglia Restrepo. Fabio, che prevede questa mossa, si sta preparando a scappare quando è accerchiato nella propria dimora e, dopo l'assassinio di Alicia, non può fare altro che rispondere al fuoco. Cataleya viene lasciata in disparte e le viene affidato il "passaporto" per la sua libertà, un microchip contenente file che dovrà consegnare all'ambasciata statunitense.
Fabio non ha scampo, ma Cataleya sfugge a Marco, al quale pugnala una mano promettendogli che ucciderà Don Luis. Inseguita da Marco e dai suoi scagnozzi per le vie della città colombiana, giunge attraverso le fogne all'ambasciata. Viene inviata a Miami e qui, chiedendo di utilizzare il bagno, scappa per recarsi a Chicago dallo zio Emilio e dalla nonna. Determinata a vendicare la propria famiglia, non vorrebbe neppure continuare la scuola e chiede a zio Emilio di diventare un'assassina. Emilio, che ha perso l'unico figlio per motivi simili a quelli per cui sono morti i genitori di Cataleya, si offre di insegnarle qualcosa solo se lei continuerà la scuola almeno fino a 16 anni.
Quindici anni dopo Cataleya, terminata la scuola dell'obbligo e ormai divenuta donna, lavora come killer per conto di zio Emilio, con straordinarie capacità di combattimento e di maneggio di qualsiasi arma. Ha già commesso 22 omicidi di gente scomoda, spesso spietata e malavitosa, negli USA, lasciando su tutti la firma del fiore del proprio nome: la cataleya o orchidea colombiana.
Sotto il falso nome di Valerie Phillips, si fa arrestare per potersi recare nella prigione in cui c'è la sua 23ª vittima, Gennaro Rizzo, che uccide con tre colpi di pistola.
Sulle sue tracce indaga l'agente speciale dell'FBI James Ross che però dovrà fare i conti con la CIA, rappresentata da Steve Richard, che ritiene opportuno proteggere Don Luis e Marco: costoro sono ormai consci che gli omicidi commessi da Cataleya sono messaggi per loro da parte della figlia di Fabio.
Col nome di Jennifer, Cataleya intrattiene una relazione con un pittore, Danny, col quale non sta mai più di una notte insieme per timore di essere scoperta.
Dopo un altro omicidio da parte di Cataleya, Marco riesce a rintracciare la residenza di Emilio: Quando Cataleya ritorna a casa scopre che, per la seconda volta, la sua famiglia è stata sterminata. Ora è ancora più determinata di prima a scovare Don Luis.
Intanto l'FBI è sulle sue tracce a causa di una foto scattata da Danny e rintraccia l'abitazione di Cataleya, che per un soffio riesce a fuggire. Tramite le minacce a James Ross e poi a Steve Richard, scopre il nascondiglio protetto di Don Luis, dove uccide, tra gli altri, anche Marco. Ora è rimasto solo Don Luis, che scappa ma riceve una telefonata da Cataleya, che lo avvisa che non ha via di scampo: infatti Don Luis viene sbranato dai cani, che Cataleya ha addestrato.
Vendicata ormai la famiglia, Cataleya cerca un ultimo contatto telefonico con Danny, interrogato dalla polizia. Gli offre pochi secondi (30), prima di rischiare di essere rintracciata, per poi salire su una corriera.
Il film, concepito in inglese e spagnolo, viene girato tra Chicago, New Orleans e il Messico.
La canzone che chiude il film è Hurt dei Nine Inch Nails nella versione del 2003 cantata da Johnny Cash.
Il film è basato sulla sceneggiatura del sequel di Léon, scritto dallo stesso Luc Besson.
In Italia non è stato distribuito nelle sale, ma è arrivato direttamente in TV, su Mediaset Premium.
Nel giugno 2015 Luc Besson rende nota la lista dei progetti futuri di Europa Corp, la società di produzione di cui è a capo. Tra i film annunciati figura il sequel di Colombiana. Costato 40 milioni di dollari, il film ha ottenuto un bottino internazionale di soli 61 milioni. Non è improbabile pensare che il seguito venga realizzato per il solo mercato DVD/VOD.[1]
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