Corleone è un film del 1978 diretto da Pasquale Squitieri, interpretato da Giuliano Gemma e Claudia Cardinale, liberamente ispirato al saggio-inchiesta I complici: gli anni dell'antimafia (1973) di Orazio Barrese, che narrava l'ascesa del boss mafioso Luciano Leggio.[1]
Corleone | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1978 |
Durata | 120 min |
Genere | drammatico, poliziesco |
Regia | Pasquale Squitieri |
Soggetto | I complici: gli anni dell'antimafia di Orazio Barrese (saggio) |
Sceneggiatura | Orazio Barrese, Massimo De Rita, Dino Maiuri, Pasquale Squitieri |
Produttore | Mario Cecchi Gori |
Casa di produzione | Capital Film |
Distribuzione in italiano | Cineriz |
Fotografia | Eugenio Bentivoglio |
Montaggio | Mauro Bonanni |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Umberto Turco |
Costumi | Renato Ventura |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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È la storia di due amici d'infanzia di Corleone, Michele e Vito, dei quali il primo diventa sindacalista, l'altro mafioso.
Le vite di due amici siciliani di Corleone si divaricano: l'uno, Michele, diventa irreprensibile sindacalista che capeggia i contadini nelle loro rivendicazioni e nella conquista delle terre, l'altro, Vito Gargano, spinto dall'ambizione a emergere, segue, invece, la strada mafiosa di Don Giusto Provesano. Quest'ultimo, chiede a Vito di uccidere Michele, che accetta e diviene uomo di fiducia del boss. Nel frattempo Gargano sposa Rosa, la fidanzata di Michele.
Vito si circonda di persone fidate: uomini armati, uomini potenti legati alla politica come l'avvocato Calia, uomini abili e competenti come il ragioniere Lo Cascio.
Vito è talmente privo di scrupoli che arriva a tradire e uccidere Provesano per prenderne il posto. Raggiunge, così, una tale potenza da suscitare timori nei vari ambienti.
Viene così denunciato e processato per una serie di sequestri di persona, ma viene assolto, con formula piena, grazie alla testimonianza del ragioniere Lo Cascio e all'abilità dell'avvocato Calia, che riesce a far sparire alcuni documenti compromettenti legati alle attività di una delle società di Vito.
L'uomo, ormai si sente sicuro e senza freni, quando i giudici riescono a far spiccare un secondo ordine di cattura per una serie di altre attività illecite di Vito.
A questo punto viene consigliato da Calia, che comincia ad avere le mani legate, di fuggire e nascondersi. Ma nel suo rifugio viene raggiunto, prima dei poliziotti, da uno sconosciuto killer che lo uccide sotto gli occhi della moglie e del piccolo figlioletto.
La colonna sonora di questo film è stata composta da Ennio Morricone e pubblicata in CD tra gli altri dall'etichetta Cecchi Music. La colonna sonora è organizzata in 22 brani.
1 | Addio a Palermo, pt. 1 | 3:45 |
2 | Corleone, pt. 1 | 4:10 |
3 | Una voce dal carcere, pt. 1 | 1:16 |
4 | Rivolta popolare | 1:30 |
5 | Addio al figlio | 2:46 |
6 | Corleone, pt. 2 | 2:23 |
7 | Cospirazione, pt. 1 | 2:21 |
8 | In tribunale, pt. 1 | 2:07 |
9 | Alla donna | 3:31 |
10 | Cassandra | 1:02 |
11 | Una voce dal carcere, pt. 2 | 0:44 |
12 | Celebrazione e colazione | 2:23 |
13 | Addio a palermo, pt. 2 | 1:28 |
14 | Cospirazione, pt. 2 | 1:06 |
15 | Corleone, pt.3 | 1:01 |
16 | Una voce dal carcere, pt. 3 | 1:16 |
17 | Addio a Palermo, pt. 3 | 1:20 |
18 | Cospirazione, pt. 3 | 1:06 |
19 | In tribunale, pt. 2 | 1:37 |
20 | Una voce dal carcere, pt. 4 | 1:16 |
21 | Addio a palermo, pt. 4 | 2:45 |
22 | Corleone (Jazz source music - Bonus track) | 1:31 |
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 4 novembre 1978.[1]
La pellicola uscì in seguito anche nei paesi anglofoni con il titolo Father of the Godfathers.[1]
Il film ha incassato complessivamente 2.304.300.190 lire dell'epoca,[1] risultando il 22° miglior incasso in Italia della stagione cinematografica 1978-79.[2]
Nonostante il successo di pubblico, Squitieri ha ammesso di non considerare il film tra le sue opere migliori, definendolo "decisamente inferiore a Il prefetto di ferro".[1]
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