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Corpus Christi (Boże Ciało) è un film del 2019 diretto da Jan Komasa.

Corpus Christi
Bartosz Bielenia in una scena del film
Titolo originaleBoże Ciało
Lingua originalePolacco
Paese di produzionePolonia, Francia
Anno2019
Durata115 min
Rapporto2,39:1
Generedrammatico
RegiaJan Komasa
SceneggiaturaMateusz Pacewicz
ProduttoreLeszek Bodzak e Aneta Cebula-Hickinbotham
Casa di produzioneAurum Film, Canal+, WFS Walter Film Studio, Podkarpacki Fundusz Filmowy, Les Contes modernes, Polski Instytut Sztuki Filmowej, CNC, Podkarpacki Fundusz Filmowy, Institut Français e Aide aux Cinémas du Monde
Distribuzione in italianoWanted Cinema
FotografiaPiotr Sobocinski Jr.
MontaggioPrzemyslaw Chruscielewski
Effetti specialiPiotr Krzyczmonik, Leszek Liwinski, Sebastian Liwinski, Piotr Nowacki
MusicheEvgueni Galperine e Sacha Galperine
ScenografiaMarek Zawierucha
CostumiDorota Roqueplo
TruccoAneta Brzozowska, Katarzyna Gajda e Michalina Osinska
Interpreti e personaggi
  • Bartosz Bielenia: Daniel
  • Aleksandra Konieczna: Lidia
  • Eliza Rycembel: Marta
  • Tomasz Ziętek: "Pinczer"
  • Barbara Kurzaj: Ewa Kobielski, la vedova
  • Leszek Lichota: Walkiewicz, il sindaco
  • Zdzislaw Wardejn: Prete
  • Lukasz Simlat: Padre Tomasz
  • Anna Biernacik: Amica di Marta
  • Lidia Bogacz: Madre
  • Malwina Brych: Ragazza
  • Bogdan Brzyski: Figlio di Molinska
  • Juliusz Chrzastowski: Poliziotto
  • Radoslaw Ciucias: Cappellano
  • Mateusz Czwartosz: "Bonus"
  • Andrzej Franczyk: Guardiano
  • Jan Hrynkiewicz: "Matys"
  • Lubomir Kepka: Educatore
  • Krystian Kostow: Scrag
  • Józef Kostycz: Padre
  • Alicja Majdosz: Moglie del sindaco
  • Janusz Mazurkiewicz: Educatore
  • Boguslaw Michalek: Padre
  • Helena Norowicz: Molinska
  • Tobiasz Nowakowski: Educatore
  • Katarzyna Ostrowska: Educatore
  • Grzegorz Palkowski: "Luki"
  • Piotr Pawlak: Organista
  • Janusz Poborczyk: Faithful
  • Jolanta Rychlowska: Penitente
  • Jakub Sierenberg: "Perla"
  • Jaroslaw Soroko: Educatore
  • Dariusz Starczewski: Padre
  • Sebastian Szalaj: Pompiere
  • Aleksander Talkowski: "Owczar"
  • Marta Waldera: Poliziotta
  • Juliusz Krzysztof Warunek: Padre
  • Joanna Winnicka: Padre
  • Leszek Wisniewski: Guardiano
  • Tomasz Wlosok: Kuba
  • Wojciech Zietek: Fosterling
Doppiatori italiani
  • Vito Ventura: Daniel
  • Lucia Valenti: Lidia
  • Martina Tamburello: Marta
  • Alessandro Germano: "Pinczer"
  • Patrizia Giangrand: Ewa Kobielski, la vedova
  • Walter Rivetti: Walkiewicz, il sindaco
  • Roberto Accornero: Padre Tomasz
  • Annalisa Platania: Amica di Marta
  • Paolo Carenzo: "Matys"
  • Luca Sbaragli: "Perla"

Trama


Daniel è un giovane che sta scontando una pena in riformatorio per aver pestato un altro ragazzo causandone la morte. Avrebbe voluto diventare sacerdote, ma la sua fedina penale non glielo consente. Dopo aver visto e partecipato a varie atrocità nel riformatorio, nonché aver rischiato uno scontro con il fratello della sua vittima, il ragazzo viene rilasciato in libertà vigilata per lavorare in una segheria. Prima di andare partecipa ad una festa dove, annebbiato da alcool e droga, si traveste da prete. Arrivato nei pressi della segheria, Daniel non vi si presenta e raggiunge il paese vicino. Per scherzo finge di essere un prete e incontra la figlia della perpetua: viene immediatamente creduto da tutti, incluso l'anziano parroco. Quando quest'ultimo ha un malore Daniel, che nel frattempo ha assunto il nome del prete del riformatorio, si ritrova a sostituirlo in tutte le sue mansioni.

Nonostante non sia un vero prete, Daniel dimostra un innato talento per l'attività sacerdotale e riesce a farsi benvolere da tutti. Solo la perpetua sembra essergli in parte ostile, mentre invece sua figlia inizia ad avvicinarsi alla chiesa proprio grazie a Daniel. Il ragazzo conosce anche il sindaco del paese nonché proprietario della segheria, che gli chiede di benedire un nuovo padiglione durante l'imminente inaugurazione. Quando viene invitato a pranzo dalla perpetua, Daniel scopre che il figlio maggiore della donna è uno dei sei ragazzi morti un anno prima in un incidente stradale; anche il conducente dell'altra auto morì nell'incidente, tuttavia l'intero paese continua ad accusarlo della strage e ne ha impedito la commemorazione e perfino la sepoltura.

Il finto prete tenta anche di parlare con la vedova del conducente dell'altra auto, invano. Dopo aver ricevuto delle non tanto velate minacce dal sindaco del paese affinché non faccia più domande sull'incidente, Daniel pronuncia un'omelia contro di lui proprio durante l'inaugurazione: alla segheria nota però uno dei suoi compagni di riformatorio (Pinczer) fra i lavoratori. Nel frattempo il ragazzo stringe un legame sempre più forte con Marta, la figlia della perpetua, che gli mostra un video che prova che i sei ragazzi erano ubriachi poche ore prima dell'incidente. I due riescono a parlare con la vedova, scoprendo così che molti dei genitori (inclusa la perpetua) hanno scritto lettere piene di insulti alla donna. Pinczer si presenta al confessionale per estorcere del denaro a Daniel minacciando di smascherarlo. Il ragazzo celebra una messa a cui assiste anche Pinczer, questi ne rimane colpito e si presenta così in canonica: i ragazzi si ubriacano e Pinczer rivela per la prima volta di avere una figlia.

Appena dopo un'esibizione canora di Marta nel mezzo della festa di paese, Daniel annuncia che il denaro raccolto durante le offerte verrà utilizzato per celebrare il funerale del conducente defunto: il popolo insorge, ma Daniel e Marta mostrano loro le lettere minatorie e placano così le polemiche. Marta litiga con sua madre e chiede ospitalità a Daniel: i due finiscono a letto insieme e, proprio mentre ciò accade, qualcuno incendia il capanno della casa canonica. Dopodiché segue una sorta di accordo fra Daniel, la vedova, la perpetua e il sindaco, in seguito al quale le esequie vengono regolarmente celebrate. Proprio in questa occasione il vero Padre Tomasz sorprende Daniel: i due si affrontano e, sebbene il prete vorrebbe coprire il ragazzo, quest'ultimo è costretto a tornare al riformatorio. Qui viene affrontato dal fratello della sua vittima: nonostante l'inferiore prestanza fisica di Daniel questi ha la meglio. Il ragazzo, ferito e sconvolto, viene aiutato da Pinczer a fuggire. In parallelo Marta, dopo aver fatto l'autostop, lascia il paese.


Produzione


La sceneggiatura originale del film era stata scritta dal solo Mateusz Pacewicz con il supporto di Krzysztof Rak, tuttavia il regista del film l'ha infine rimaneggiata con lo scopo di aggiunge un passato più turbolento alla vicenda personale di Daniel.[1] La sottotrama dell'incidente stradale che scatena un trauma collettivo trae ispirazione dalla vicenda dell'incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010.[1]

I produttori del film hanno dichiarato che la vicenda principale trae ispirazione da diversi casi di truffe riguardanti finti preti, smentendo così le dichiarazioni di un uomo secondo il quale l'opera avrebbe preso ispirazione dalla sua vicenda personale senza coinvolgerlo nella fase di produzione.[2] Il budget investito ammonta a circa 1,3 milioni di dollari.[3]


Accoglienza



Pubblico


Il film ha incassato 8,6 milioni di dollari al botteghino.[4]


Critica


Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 97% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 7,85 su 10 basato su 75 critiche,[5] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 77 su 100 basato su 20 critiche.[6]


Premi


Il film è stato presentato contestualmente alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia in concorso alle Giornate degli autori ed al 44º Toronto International Film Festival.

Nell'ambito dei Premi Oscar 2020, il film ha ricevuto la candidatura nella categoria miglior film internazionale.

Ai Polskie Nagrody Filmowe il film ha avuto 15 nomination e ha vinto 11 premi diventando il film di maggior successo nella storia del premio. In particolare, è riuscito a vincere i premi come miglior film, miglior sceneggiatura, miglior regia, miglior attore protagonista e migliore attrice protagonista.[7]


Note


  1. (EN) Christopher Vourlias, Polish Director Jan Komasa on Venice Days, Toronto Player ‘Corpus Christi’, su Variety, 2 settembre 2019. URL consultato il 22 maggio 2021.
  2. (EN) Dino-Ray Ramos, ‘Corpus Christi’s Mateusz Pacewicz And Bartosz Bielenia Talk How A Polish Film About Fake Priesthood Became A Universal Story, su Deadline, 7 gennaio 2020. URL consultato il 22 maggio 2021.
  3. (EN) Katarzyna Grynienko, PRODUCTION: Jan Komasa Shoots Corpus Christi - FilmNewEurope.com, su filmneweurope.com. URL consultato il 22 maggio 2021.
  4. (EN) Leo Barraclough, Poland’s Oscar Entry ‘Corpus Christi’ Scores at Home and in International Markets, su Variety, 7 dicembre 2019. URL consultato il 22 maggio 2021.
  5. (EN) Corpus Christi (2019). URL consultato il 22 maggio 2021.
  6. (EN) Corpus Christi. URL consultato il 22 maggio 2021.
  7. (EN) Anna Franklin, 11 Polish Eagles have landed for Corpus Christi, su Cineuropa - the best of european cinema, 23 settembre 2019. URL consultato il 22 maggio 2021.

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Collegamenti esterni


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[de] Corpus Christi (2019)

Corpus Christi (in Polen auch Boże Ciało) ist ein Filmdrama von Jan Komasa, das am 2. September 2019 im Rahmen der Filmfestspiele von Venedig seine Weltpremiere feierte und am 11. Oktober 2019 in die polnischen Kinos kam. Der Film basiert frei auf der wahren Geschichte eines jungen Ex-Häftlings, der sich monatelang erfolgreich als Priester ausgab. Im Rahmen der Verleihung des Polnischen Filmpreises 2020 erhielt Corpus Christi elf von 15 möglichen Auszeichnungen.

[en] Corpus Christi (2019 film)

Corpus Christi (Polish: Boże Ciało) is a 2019 drama film directed by Jan Komasa and written by Mateusz Pacewicz.[6][7] It premiered at 2019 Venice Film Festival[8] Venice Days section. It was also shown in the Contemporary World Cinema section at the 2019 Toronto International Film Festival.[9] At Venice Days, the film won the Europa Cinemas Label Award and the Edipo Re Inclusion Award.[10][11][12] It was also selected as the Polish entry for the Best International Feature Film at the 92nd Academy Awards,[13] making the final nomination.[14] The film tells the story of a young Polish man released from a juvenile detention facility who, having been frustrated in his hope of becoming a priest, poses as one and is fortuitously asked to replace a village priest.

[es] Boże Ciało (película)

Boże Ciało (estrenada en América como Pastor o impostor y en España como Corpus Christi) es una película polaca de género dramático dirigida por Jan Komasa.[1][2] Fue lanzada en el Festival de Cine de Venecia en 2019.[3] Fue exhibida en la sección de Cine Contemporáneo Mundial del Festival de Cine de Toronto de 2019.[4] Dentro de Venice Days, el filme ganó el Premio Europa Cinemas Label y el Premio a la Inclusión Edipo Re.[5][6][7] Fue la película polaca elegida para representar a este país en la categoría Mejor película internacional en la 92.ª edición de los Premios Óscar,[8] y fue elegida por la Academia en la selección final, pero no ganó el premio.[9]
- [it] Corpus Christi (film)

[ru] Тело Христово (фильм, 2019)

Тело Христово (Boże Ciało, Corpus Christi) — польский драматический фильм 2019 года режиссёра Яна Комасы, снятый по сценарию Матеуша Пацевича. Мировая премьера фильма состоялась 2 сентября 2019 года в разделе «Дни Венеции» на 76-м Международном Венецианском Кинофестивале. В свою очередь, польская премьера состоялась 11 октября 2019 года. Фильм также был квалифицирован для секции современного мирового кино на 44-м Международном Кинофестивале в Торонто.



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