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Cose di questo mondo (In This World) è un film del 2002 diretto da Michael Winterbottom.

Cose di questo mondo
Titolo originaleIn This World
Lingua originalepashtu, persiano, inglese, turco, italiano
Paese di produzioneRegno Unito
Anno2002
Durata88 min
Dati tecniciB/N e a colori
Generedrammatico
RegiaMichael Winterbottom
SceneggiaturaTony Grisoni
ProduttoreAndrew Eaton, Anita Overland
Produttore esecutivoChris Auty, David M. Thompson
Casa di produzioneThe Film Consortium, BBC, Revolution Films
Distribuzione in italianoMikado Film
FotografiaMarcel Zyskind
MontaggioPeter Christelis
MusicheDario Marianelli
Interpreti e personaggi
  • Jamal Udin Torabi: Jamal
  • Enayatullah: Enayat
  • Nabil Elouahabi: Yusif
  • Imran Paracha: agente di viaggi
  • Jamau: padre di Enayat
  • Wakeel Khan: zio di Enayat
  • Abdul Ahmad: sposo
  • Allah Bauhsh: Farid
  • Mirwais Torabi: fratello maggiore di Jamal
  • Amanullah Torabi: fratello minore di Jamal
  • Paul Popplewell: voce narrante
Doppiatori italiani
  • Danilo De Girolamo: voce narrante

Realizzato in stile semi-documentaristico, il film descrive l'odissea di due giovani afgani che lasciano un campo per rifugiati in Pakistan per raggiungere il Regno Unito.

Nel 2003 è stato proiettato alla 53ª edizione del Festival di Berlino, aggiudicandosi l'Orso d'oro, il Peace Film Award e il premio della giuria ecumenica.[1]


Trama


Jamal è un orfano sedicenne che vive vicino a Peshawar in Pakistan, ai bordi di uno dei tanti campi profughi. Quando suo cugino Enayat viene mandato in Europa alla ricerca di un futuro migliore, Jamal si offre di accompagnarlo. Attraverso Iran, Turchia e Italia, i due viaggiano a ritroso lungo la "via della seta" nascosti nella ribalta di un tir o all'interno di un container, fra contrabbandieri, continue minacce e condizioni di vita impossibili. Alla fine, solo Jamal riuscirà a raggiungere Londra, la destinazione finale del lungo e drammatico viaggio.


Produzione


Quasi tutto il film è stato girato on location, tra Pakistan, Iran, Turchia, Italia, Francia e Regno Unito. Le scene all'interno del campo profughi francese di Sangatte sono state invece realizzate in Inghilterra a causa dell'ostilità nei confronti della troupe da parte degli abitanti di un vicino paese.[2]

Il film ha avuto due titoli di produzione prima di quello definitivo. Durante le riprese il titolo era The Silk Road, principalmente una copertura dovuta al fatto che ai funzionari di molti Paesi era stato detto che si trattava di un documentario sulla via della seta. Il titolo successivo era M1187511, codice assegnato dal Ministero dell'interno del Regno Unito alla domanda per lo status di rifugiato presentata dal protagonista Jamal Udin Torabi. Prima dell'uscita del film il titolo è diventato In This World, riferimento alla sequenza in cui Jamal, dopo la morte di Enayat, dice al telefono che il cugino "non è più in questo mondo".[3]

Ad eccezione di Nabil Elouahabi, noto anche per la partecipazione alla soap opera inglese EastEnders, tutti gli altri membri del cast sono non professionisti. Dopo essere tornato in Pakistan, Jamal Udin Torabi ha presentato domanda di asilo in Inghilterra, dove si è trasferito e dove vive nel sud est di Londra (con un permesso che gli consente di rimanere nel Regno Unito fino al suo diciottesimo compleanno). Enayatullah ha invece usato i soldi guadagnati per comprare un camion e ha avviato un'attività di import-export tra Kabul e Peshawar.[2]


Colonna sonora


La colonna sonora del film, realizzata dal compositore italiano Dario Marianelli, è stata pubblicata nel 2016 dalla MovieScore Media.[4]


Tracce


  1. Jamal Leaves Home – 03:38
  2. Sacrifice – 02:25
  3. A Dodgy Deal – 01:39
  4. Tehran – 03:22
  5. The Invention of Music – 05:02
  6. Being Stuck – 02:02
  7. The Road Block – 05:08
  8. Fifty-Two Hours – 05:28
  9. Uneasy Ice Creams – 02:54
  10. Waiting in Istanbul – 02:29
  11. Across the Mountains – 03:04
  12. Orange Crates – 02:28
  13. Asylum Application N.1327783_B – 02:38
  14. Elegy for Refugees – 02:59

Distribuzione


Dopo l'anteprima al London Film Festival del 17 novembre 2002 e la proiezione al Festival di Berlino del 7 febbraio 2003, il film è stato distribuito nelle sale del Regno Unito a partire dal successivo 28 marzo. In seguito è stato proiettato in molte altre manifestazioni internazionali.[5]


Date di uscita



Festival internazionali



Accoglienza



Incassi


Il film ha riportato un incasso di 84.299 dollari negli Stati Uniti e di circa 130.000 euro in Italia.[6]


Critica


Nonostante il modesto risultato al box office, il film ha ottenuto recensioni positive da parte della stampa. Il sito Rotten Tomatoes riporta l'89% di recensioni professionali con giudizio positivo e un voto medio di 7,5 su 10, mentre il sito Metacritic assegna al film un punteggio di 75 su 100 basato su 25 recensioni.[7][8]


Riconoscimenti


  • 2003 – Festival internazionale del cinema di Berlino
    Orso d'oro a Michael Winterbottom
    Peace Film Award a Michael Winterbottom
    Premio della giuria ecumenica a Michael Winterbottom
  • 2003 – European Film Awards
    Candidatura per il miglior film a Andrew Eaton e Anita Overland
    Candidatura per il miglior regista a Michael Winterbottom
    Candidatura per la miglior fotografia a Marcel Zyskind
  • 2003 – British Independent Film Awards
    Miglior contributo tecnico a Peter Christelis (per il montaggio)
    Miglior produzione
    Candidatura per il miglior regista a Michael Winterbottom
    Candidatura per il miglior contributo tecnico a Tim Alban, Joakim Sundström e Stuart Wilson (per il sonoro)
  • 2004 – BAFTA Awards
    BAFTA al miglior film non in lingua inglese a Andrew Eaton, Anita Overland e Michael Winterbottom
    Candidatura per il miglior film britannico a Andrew Eaton, Anita Overland e Michael Winterbottom
  • 2004 – London Critics Circle Film Awards
    Candidatura per il film dell'anno
    Candidatura per il regista dell'anno a Michael Winterbottom
  • 2004 – Directors Guild of Great Britain
    Miglior regista di un film britannico a Michael Winterbottom

Note


  1. Prizes & Honours 2003, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 1º luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2017).
  2. Dall'intervista a Michael Winterbottom presente nell'edizione DVD pubblicata nel 2005.
  3. Cose di questo mondo - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  4. In This World (2002), su soundtrackcollector.com, www.soundtrackcollector.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  5. Cose di questo mondo - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  6. In This World, su boxofficemojo.com, www.boxofficemojo.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  7. In This World (2003), su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  8. In This World (2003), su metacritic.com, www.metacritic.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  9. Film Review - Young Afghan Refugees Who Just Keep Going, su nytimes.com, www.nytimes.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  10. In This World Reviews, su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  11. World Without End, su laweekly.com, www.laweekly.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  12. In This World - Review by Elbert Ventura, su allmovie.com, www.allmovie.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  13. Cose di questo mondo, su cinematografo.it, www.cinematografo.it. URL consultato il 1º luglio 2018.

Collegamenti esterni


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На других языках


[en] In This World

In This World is a 2002 British docudrama directed by Michael Winterbottom. The film follows two young Afghan refugees, Jamal Udin Torabi and Enayatullah, as they leave a refugee camp in Pakistan for a better life in London. Since their journey is illegal, it is fraught with danger, and they must use back-channels, bribes, and smugglers to achieve their goal.
- [it] Cose di questo mondo



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