Cugini carnali è un film italiano del 1974, diretto dal regista Sergio Martino che rientra nel filone della commedia sexy all'italiana.
Cugini carnali | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1974 |
Durata | 90 min |
Genere | commedia |
Regia | Sergio Martino |
Soggetto | Fernando Popoli, Sergio Martino, Sauro Scavolini |
Sceneggiatura | Fernando Popoli, Sergio Martino, Sauro Scavolini |
Produttore | Carlo Ponti |
Casa di produzione | Compagnia Cinematografica Champion |
Distribuzione in italiano | Interfilm |
Fotografia | Giancarlo Ferrando |
Montaggio | Eugenio Alabiso |
Musiche | Claudio Mattone |
Scenografia | Franco Calabrese |
Costumi | Gaia Romanelli, Maria Laura Zampacavallo |
Trucco | Otello Fava |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il sedicenne Nico D'Altamura è il timido figlio di un rigido preside di liceo in un paesino del Salento. Un giorno arriva da loro la cugina Sonia, venuta da Roma per le vacanze estive e per ricevere dallo zio ripetizioni di latino e greco. Timido e introverso, Nico subisce, da parte della ragazza, cresciuta in città e molto più aperta e disinibita, un'opera di continua seduzione.
Provate tutte le armi, compresa quella della gelosia, Sonia, poco prima di ripartire per Roma, ricorre a uno stratagemma per allontanare gli zii e restare sola con Nico il quale, trovato finalmente il coraggio, ha la sua prima esperienza amorosa.
È stato girato principalmente nel Salento: in particolare a Lecce, Uggiano la Chiesa (Chiesa Santa Maria), Nardò (piazza Salandra) e Porto Cesareo (spiaggia Torre Lapillo), con riprese anche in Terra di Bari: in agro di Conversano (Castello Marchione) e di Monòpoli (Masseria Spina Grande) e in altre località della Puglia.
Distribuito dalla Interfilm il 7 marzo 1974. Il doppiaggio è stato eseguito presso gli studi Imprecom con la collaborazione della CD. La colonna sonora è composta da Claudio Mattone.
Nel corso degli anni questa pellicola di Martino si è guadagnata critiche contrastanti. Si passa da «mediocre commediaccia sexy» a «opera misconosciuta, ma di magistrale bellezza».
Secondo il giudizio di Manlio Gomarasca: «Scritto dallo stesso Martino (che garantisce di averlo arricchito con una serie di riferimenti alla propria adolescenza) [...], il film, girato con saldo mestiere e gusto nella giusta mistura degli elementi, scade però proprio nella figura dell'adolescente scelta per interpretare la cugina: l'americana Susan Player[1], bella ma troppo algida per una storia così visceralmente mediterranea.»[2]
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