Deliria è un film del 1987, diretto da Michele Soavi.
Deliria | |
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Titolo originale | Deliria |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1987 |
Durata | 90 min |
Genere | orrore, thriller |
Regia | Michele Soavi |
Soggetto | Luigi Montefiori |
Sceneggiatura | Luigi Montefiori |
Produttore | Aristide Massaccesi, Donatella Donati |
Casa di produzione | Filmirage |
Fotografia | Aristide Massaccesi, Renato Tafuri |
Montaggio | Kathleen Stratton |
Effetti speciali | Dan Maklansky, Robert Gould, Roland Park, Alan Sloane |
Musiche | Simon Boswell, Guido Anelli, Stefano Mainetti |
Costumi | Valentina Di Palma |
Trucco | Pietro Tenoglio, Maria Grazia Mazzolini |
Interpreti e personaggi | |
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Una compagnia teatrale sta provando la messa in scena di uno spettacolo musicale, quando la protagonista Alice si sloga una caviglia. La sua amica Betty la porta a farsi visitare nel luogo più vicino, l'ambulatorio di un manicomio. Quivi è presente un serial killer psicopatico. L'assassino approfitta della situazione per fuggire e uccidere Betty con una picconata in bocca. Il regista Peter Collins decide di sfruttare la tragedia per pubblicizzare lo show. Al fine di continuare lo spettacolo, chiude a chiave i suoi attori principali, ignaro del fatto che il criminale sia in agguato. Questo dà il via ad una catena di delitti in cui si mescolano morte e finzione teatrale. Uno dopo l'altro, gli interpreti e attrezzisti cadono vittime del sadico killer. Alice resta l'ultima sopravvissuta della compagnia.
Si tratta dell'opera prima di Michele Soavi, collaboratore di Lamberto Bava e Lucio Fulci.
Il film è stato finanziato dalla Filmirage, casa di produzione associata ad Aristide Massaccesi, curatore anche della fotografia.
Giovanni Lombardo Radice ricorda, durante una convention, le condizioni precarie del set. La pellicola, infatti, fu ambientata in studios abbandonati, con un budget molto limitato.[1]
Alla fine degli anni Novanta, Massaccesi ipotizzò un possibile sequel. A causa della sua prematura scomparsa, il progetto sfumò.[2]
Uscito nelle sale italiane il 21 agosto del 1987, l'opera di Soavi venne esportata all'estero, dove è conosciuta col titolo Aquarius.
Esistono sul mercato versioni home video ed è presente nelle principali piattaforme streaming.
A distanza di anni, Deliria è ritenuto un cult movie italiano. È considerato dai fan uno dei migliori slasher realizzati negli anni Ottanta.[3]
Ha ricevuto, nel corso del tempo, giudizi alterni da parte della critica. La rivista FilmTv considera l'opera prima di Soavi come «uno dei migliori horror italiani (...) essenziale nel dispensare suspanse». Il sito Longtake, al contrario, reputa il film «pedestre e ripetitivo, basato solo su atrocità sanguinolente».[4][5]
In una scena di Undici giorni, undici notti, i protagonisti si recano al cinema a vedere Deliria.
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