Kimiko Yo (余貴美子): Yuriko Uemura (上村 百合子), segretaria di Sasaki
Takashi Sasano (笹野高史): Shokichi Hirata (平田 正吉), cliente dei bagni pubblici e addetto alla cremazione
Tetta Sugimoto (杉本哲太): Yamashita (山下), ex compagno di scuola di Daigo e figlio di Tsuyako
Yukari Tachibana (橘ゆかり): Rie Yamashita (山下 理恵), moglie di Yamashita
Iizuka Momoka (飯塚百花): Shiori Yamashita (山下 詩織), figlia di Yamashita
Toru Mineghishi (峰岸徹): Yoshiki Kobayashi (小林 淑希), il padre di Daigo
Sanae Miyata (宮田早苗): Naomi Togashi (富樫 直美), una delle salme
Tatsuo Yamada (山田辰夫): Togashi (富樫), marito di Naomi
Taro Ishida (石田太郎): Sonezaki (曽根崎), proprietario dell'orchestra in cui suonava Daigo
Norichika Iimori (飯森範親): direttore d'orchestra
Mitsuyo Hoshino (星野光代): Kazuko Kobayashi (小林 和子), la madre di Daigo
Sayuri Shirai (白井小百合): Tomeo (留男), una delle salme
Tomomi Koyanagi (小柳友貴美): madre di Tomeo
Ryosuke Otani (大谷亮介): padre di Tomeo
Rin Uchida (内田琳): Daigo da bambino
Doppiatori italiani
Massimiliano Manfredi: Daigo Kobayashi
Franco Zucca: Ikuei Sasaki
Valeria Vidali: Mika Kobayashi
Paila Pavese: Tsuyako Yamashita
Giorgio Lopez: Shokichi Hirata
Franco Mannella: Yamashita
Il film è stato premiato con l'Oscar al miglior film in lingua straniera nel 2009 a Los Angeles.
Trama
Il giovane violoncellista Daigo Kobayashi si trova improvvisamente disoccupato, in seguito allo scioglimento dell'orchestra nella quale suonava da anni. Per motivi economici, decide allora di lasciare Tokyo e tornare, con la moglie Mika, nel proprio paese natale, nella prefettura di Yamagata, andando a vivere nella vecchia abitazione (che fungeva anche da casa da tè) lasciatagli in eredità dalla madre, morta pochi anni prima. In cerca di un lavoro, Daigo si imbatte in un annuncio che cattura la sua attenzione: "Assistiamo coloro che partono per dei viaggi"; si reca così per un colloquio all'agenzia NK. Solo durante il colloquio Daigo scopre con grande stupore che l'agenzia non si occupa di viaggi, bensì delle tradizionali cerimonie giapponesi di preparazione e vestizione dei defunti di fronte al resto della famiglia (NK sta per nōkan = 納棺, cioè la vestizione rituale dei defunti). Daigo viene immediatamente assunto come tanatoesteta e riceve dal titolare un consistente anticipo.
Tornato a casa festeggia con la moglie la propria assunzione, senza dire effettivamente che tipo di lavoro dovrà svolgere. Come suo primo incarico Daigo deve fare la parte del defunto in un filmato didattico dove il suo capo illustra lo svolgimento della cerimonia. Il primo cadavere da preparare è un'esperienza traumatica, trattandosi di un'anziana morta da due settimane. Così, prima di tornare a casa, Daigo si ferma in un bagno pubblico per lavarsi a fondo e lì ritrova un suo vecchio amico d'infanzia, Yamashita, figlio della proprietaria di quel locale, rimasto inalterato negli anni.
Vinti i timori iniziali, Daigo diviene via via più esperto e, colpito dall'amorevolezza che vi mette il suo capo, inizia ad apprezzare realmente il nuovo lavoro. Tutto sembra procedere per il meglio, finché un giorno la moglie Mika scopre la vera occupazione del marito. Provando una grande vergogna per questo lavoro malvisto, gli chiede di abbandonarlo. Quando Daigo rifiuta, Mika lo lascia e torna dalla propria madre. Anche il suo amico d'infanzia, Yamashita, una volta scoperto il lavoro di Daigo, lo tratta con disprezzo, ma lui procede per la propria strada, acquisendo sempre più esperienza.
Passato l'inverno, Mika ritorna dicendo di essere incinta, e mentre, poco dopo, si riaccende la discussione sul lavoro di Daigo, arriva improvvisa la notizia che Tsuyako, la padrona del bagno pubblico, è morta cadendo accidentalmente sul posto di lavoro. Daigo si occupa della preparazione del corpo, alla quale assistono Yamashita con moglie e figlia, e Mika: la competenza e l'affetto con cui Daigo si prende cura del corpo di Tsuyako colpiscono Mika e la convincono ad accettare la professione del marito.
Dopo la funzione Daigo porta la moglie al fiume, raccontandole di come da piccolo assieme al padre si erano scambiati dei sassi che dovevano esprimere il loro stato d'animo; padre e figlio si erano promessi di regalarsene uno ogni anno, ma dopo quella volta il padre abbandonò la famiglia per scappare con la cameriera della casa da tè della moglie, scomparendo per sempre dalla sua vita.
Poco tempo dopo giunge la notizia della morte del padre di Daigo. Dopo un'iniziale riluttanza, Daigo si convince a dare un ultimo saluto al padre. Scopre così che suo padre, dopo averli lasciati aveva vissuto da solo, in grande povertà. Alla vista del cadavere, Daigo non lo riconosce, ma decide di prepararlo personalmente per la sepoltura. Durante la cerimonia, trova stretto nel pugno di suo padre il sasso che Daigo aveva regalato tanti anni prima. Fissando nuovamente il volto del padre finalmente riesce a metterlo a fuoco nei suoi ricordi e riconoscerlo. Mika gli porge nuovamente il sasso, ma Daigo lo pone sulla pancia incinta della donna.
Produzione
Basato sull'autobiografia di Aoki ShinmonCoffinman: The Journal of a Buddhist Mortician (納棺夫日記Nōkanfu Nikki?), i lavori per il film sono durati 10 anni. Masahiro Motoki ha studiato personalmente l'arte della preparazione dei defunti da un tanatoesteta e come suonare il violoncello per le prime parti del film[1].
Il regista ha partecipato a diverse cerimonie funebri con lo scopo di comprendere i sentimenti dei familiari del defunto[1]. Nonostante la morte sia al centro di un'importante cerimonia, come viene mostrato nel film, essa è anche considerata un argomento tabù in Giappone; per tale motivo il regista era preoccupato per la ricezione del film e non ne aveva previsto il successo commerciale[1].
Colonna sonora
Tutte le musiche sono state composte da Joe Hisaishi.
Miglior montaggio sonoro a Satoshi Ozaki e Osamu Onodera
2009 - Blue Ribbon Awards
Miglior attore a Masahiro Motoki
2009 - Kinema Junpo Awards
Miglior film a Yôjirô Takita
Miglior attore a Masahiro Motoki
Miglior sceneggiatura a Kundô Koyama
Miglior film a Yôjirô Takita
2009 - Mainichi Film Concours
Miglior film a Yôjirô Takita
Miglior montaggio sonoro a Satoshi Ozaki
2009 - Turkish Film Critics Association
Miglior film straniero
2009 - Far East Film Festival
Gelso d'oro a Yōjirō Takita
2009 - Yokohama Film Festival
Miglior film a Yôjirô Takita
Miglior attrice non protagonista a Kimiko Yo
Miglior attrice a Ryôko Hirosue
Miglior regia a Yôjirô Takita
2010 - Danish Film Awards
Miglior film straniero
2010 - Hong Kong Film Awards
Miglior film straniero
2010 - Russian National Movie Awards
Miglior film a Yôjirô Takita
2011 - Italian Online Movie Awards
Miglior sceneggiatura a Kundô Koyama
Curiosità
Toru Minegishi (峰岸徹), l'attore che interpretava Yoshiki Kobayashi (il padre di Daigo), è morto realmente meno di un mese dopo l'uscita del film nelle sale giapponesi.
Dopo aver tentato con scarso successo di usare dei manichini, furono impiegati attori per interpretare i cadaveri. Questo rallentò la produzione data la difficoltà a rimanere completamente immobili e senza respirare.
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