Diario di un italiano è un film prodotto da Giuliana Scappino per la Faser Film e diretto da Sergio Capogna, tratto dal racconto Vanda dello scrittore toscano Vasco Pratolini, contenuto nel libro Diario sentimentale.
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Diario di un italiano | |
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Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1973 |
Durata | 99 min |
Dati tecnici | Colore |
Genere | drammatico |
Regia | Sergio Capogna |
Soggetto | Vasco Pratolini |
Sceneggiatura | Sergio Capogna |
Produttore | Giuliana Scappino |
Casa di produzione | Faser Film |
Fotografia | Antonio Piazza |
Montaggio | n.d. |
Musiche | Giuliano Illiani |
Scenografia | Franco Bottari |
Trucco | Thea Boggiatto |
Interpreti e personaggi | |
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La pellicola segnò l'esordio nel mondo dello spettacolo di una giovanissima Mara Venier. Per Donatello, che scrisse anche le musiche del film, fu l'unico impegno cinematografico della carriera.
Il film, probabilmente girato nel 1971, uscì nelle sale tra il 1972 e il 1973.[1]
L'amore fra il tipografo Valerio e l'ebrea Vanda nella Firenze del 1938, quando erano da poco in vigore le leggi razziali. Benché figlio di un socialista morto in carcere quando era ancora bambino, Valerio non si fa coinvolgere dalla politica e vorrebbe solo vivere il suo sogno d'amore con la ragazza. Vanda, del canto suo, gli nasconde le sue origine semite, timorosa che il giovane possa spaventarsi e lasciarla. Ad un certo punto la ragazza è però costretta a fuggire, il che getta Valerio nella disperazione. Ricercando Vanda per la città, si imbatte nel padre della ragazza che viene condotto in carcere dalla polizia. Malgrado venga a sapere la verità su Vanda, Valerio vorrebbe ardentemente rivedere la sua amata, ma ormai è troppo tardi per salvarle la vita.
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