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Drexciya è un cortometraggio del 2010 diretto da Akosua Adoma Owusu.

Drexciya
Titolo originale	Drexciya
Lingua originale	inglese
Paese di produzione	Ghana, Stati Uniti d'America
Anno	2010
Durata	12 min
Genere	drammatico
Regia	Akosua Adoma Owusu
Sceneggiatura	Dustin Thompson, Akosua Adoma Owusu
Casa di produzione	Obibini Pictures
Fotografia	Akosua Adoma Owusu
Montaggio	Dustin Thompson
Musiche	John Hawk, Gordon Kurowski

Il film è stato presentato al Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano 2011.

Trama

Basato sul mito concepito dalla omonima band elettronica afro-americana di Detroit, Drexciya è un continente sottomarino popolato di figli non nati di donne africane incinte, gettate in mare da navi che trasportavano schiavi, che hanno imparato a respirare sott'acqua nel ventre delle loro madri.

Il film sperimentale è il ritratto, senza dialoghi, di una piscina pubblica abbandonata ad Accra, in Ghana. Il Riviera, una volta conosciuto come il più importante luogo di divertimento del Ghana, fu florido fino alla metà degli anni settanta. La piscina olimpica si trova ora in uno stato di devastazione ed è usata dalla gente per altre attività.

Riconoscimenti

• Black Maria Film and Video Festival 2011
  • Premio della Giuria

Collegamenti esterni

• (EN) Drexciya, su Internet Movie Database, IMDb.com.

Portale Africa

Portale Cinema

На других языках

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[en] Drexciya (2010 film)

Drexciya[1][2] is a Ghanaian 2010 short documentary film directed and produced by Akosua Adoma Owusu in association with California Institute of the Arts (CalArts). The film had its theatrical premiere at the 2011 International Film Festival Rotterdam and participated in Video Studio: Changing Same[3] at the Studio Museum in Harlem, New York.

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- [it] Drexciya (film)

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