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Easy Rider - Libertà e paura (Easy Rider) è un film del 1969 diretto e interpretato da Dennis Hopper (Billy); con Peter Fonda (Wyatt, detto "Capitan America") e Jack Nicholson (George Hanson); narra il viaggio attraverso gli Stati Uniti d'America da Los Angeles alla Louisiana di due motociclisti sui loro chopper, in totale libertà. Nel 2012 è uscito il prequel Easy Rider: The Ride Back.

Easy Rider - Libertà e paura
Una scena del film
Titolo originaleEasy Rider
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1969
Durata94 min
Rapporto1,85 : 1
Generedrammatico, avventura
RegiaDennis Hopper
SoggettoDennis Hopper, Peter Fonda, Terry Southern
SceneggiaturaDennis Hopper, Peter Fonda, Terry Southern
ProduttorePeter Fonda
Casa di produzionePando Company Inc., Raybert Productions
FotografiaLászló Kovács, Baird Bryant
MontaggioDonn Cambern
Effetti specialiSteve Karkus
MusicheThe Byrds, Hoyt Axton, Steppenwolf, Bob Dylan, Jimi Hendrix, John Keene, The Band
ScenografiaRobert O'Neil
Interpreti e personaggi
  • Peter Fonda: Wyatt "Capitan America"
  • Dennis Hopper: Billy
  • Jack Nicholson: George Hanson
  • Phil Spector: Il contatto
  • Warren Finnerty: Rancher della Comune
  • Tita Colorado: Moglie del rancher
  • Luke Askew: Hippy sulla Highway
  • Luana Anders: Lisa
  • Sabrina Scharf: Sarah
  • Robert Walker Jr.: Jack
  • Sandy Brown Wyeth: Joanne
  • Antonio Mendoza: Jesus
  • Karen Black: Karen
  • Toni Basil: Mary
  • Robert Ball: Mimo 1
  • Carmen Phillips: Mimo 2
  • Ellie Wood Walker: Mimo 3
  • Mac Mashourian: Guardia
  • Keith Green: Sceriffo
Doppiatori italiani
  • Pierangelo Civera: Wyatt "Capitan America"
  • Giancarlo Maestri: Billy
  • Luciano Melani: George Hanson
  • Giuseppe Fortis: Rancher della Comune
  • Alvise Battain: Hippy sulla Highway
  • Maresa Gallo: Lisa
  • Laura Rizzoli: Sarah
  • Francesco Vairano: Jack
  • Livia Giampalmo: Karen
  • Michele Kalamera: Mimo 1
  • Glauco Onorato: Sceriffo

«Più di ogni altro, quel film ha cambiato completamente l'idea per le corporation di che cosa fosse un film di successo, cioè che dovesse avere successo tra i giovani.»

(George Lucas[1])

Rilevanza cinematografica


Considerato da molti critici il film simbolo della Nuova Hollywood, ha vinto il premio per la miglior opera prima al 22º Festival di Cannes[2] e ha guadagnato due nomination all'Oscar come miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Jack Nicholson). Nel 1998 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[3] Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito all'ottantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[4] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito all'ottantaquattresimo posto.[5]

La American Flag Patch di Peter Fonda nel film, venduta all'asta per $89,625 nel 2007
La American Flag Patch di Peter Fonda nel film, venduta all'asta per $89,625 nel 2007

Film molto importante, si inserisce nel contesto culturale del sessantotto, cultura di controtendenza e voglia di evasione - libertà da una piatta società medio-borghese. Il tema del viaggio percorre e traccia le linee generali del film: da molti critici è infatti considerato il road movie per eccellenza ed è indubbiamente il film su due ruote più celebre in assoluto.

Il film esprime chiaramente la cultura del mondo hippie di fine anni sessanta: i protagonisti sono malvisti dalla gente comune per il loro aspetto, il loro modo di vestire, di vivere e di comportarsi, pur essendo persone non violente che vanno per la loro strada senza creare fastidi. Particolarmente apprezzata la fotografia e i relativi paesaggi, in particolare le ambientazioni nelle zone desertiche del Sud statunitense, che restano impresse negli occhi dello spettatore; da segnalare anche le immagini psichedeliche, tipiche del periodo, durante la visita di New Orleans. A livello visivo è fondamentale anche la carrellata di veri disegni eseguiti da detenuti del carcere che compare in una scena del film.

Importante anche la colonna sonora, composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta (soprattutto la celeberrima Born to Be Wild degli Steppenwolf), diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della colonna sonora sono stati raccolti nell'album dei The Byrds Ballad of Easy Rider.


Trama


Wyatt e Bill, dopo avere trasportato un carico di cocaina dal Messico agli Stati Uniti, investono parte del guadagno in due motociclette nuove con l'intenzione di attraversare il paese, dalla California a New Orleans, per andare a vedere il carnevale.

Replica della Captain America
Replica della Captain America

Lungo il percorso vivranno alcune esperienze con persone incontrate casualmente: il primo incontro avviene con un hippy, al quale danno un passaggio e insieme al quale trascorreranno una notte intorno al fuoco e il giorno dopo con la sua gente in una comune, conoscendo anche due ragazze con cui passeranno ore liete in una sorgente calda.

Ripartiti, giungono in una cittadina dove si aggregano con le moto a una parata senza il permesso delle autorità, per cui vengono arrestati; in cella fanno la conoscenza di un giovane avvocato alcolizzato, George, il quale, grazie all'influenza del nome di suo padre, riuscirà a farli uscire con solo una multa, sottolineando che solo grazie alla sua presenza i due hanno evitato di essere rasati. George decide di unirsi a loro per arrivare a New Orleans e recarsi in un bordello di sua conoscenza, provando lungo la strada anche l'esperienza della marijuana, fino a quel momento a lui sconosciuta. Ma fermatisi in un paese per ristorarsi, vengono indotti ad allontanarsi dalla manifesta ostilità degli abitanti. La stessa sera vengono da loro aggrediti nel sonno e George viene ucciso.

Replica della Billy Bike
Replica della Billy Bike

Sconvolti dall'accaduto, i due decidono di non cambiare i loro programmi e, giunti a New Orleans, nel locale indicato dall'amico "noleggiano" due ragazze, con le quali, dopo avere passeggiato per le strade in festa, si recano in un cimitero dove tutti insieme si dividono un acido, il cui effetto però non sarà piacevole per nessuno dei quattro, facendo riaffiorare alcuni dei problemi pregressi di ciascuno.

Ripartiti per continuare il viaggio verso la Florida, Wyatt e Bill, lungo la strada, vengono affiancati da un furgone con a bordo due persone simili nell'atteggiamento a quelli che li avevano aggrediti. Dopo avere provocato Billy, uno dei due, forse inavvertitamente, gli spara; Wyatt dice di correre a cercare aiuto e contemporaneamente il furgone torna indietro, ma non per prestare soccorso; il fucile spunta ancora dal furgone e Wyatt viene colpito e muore. La moto di Capitan America prende fuoco accanto al corpo senza vita di Wyatt; una ripresa aerea della scena sancisce la tragica fine di questa avventura.


Colonna sonora


Secondo alcune fonti, inizialmente Hopper non aveva pianificato un vero commento sonoro per il film, limitandosi a montare i suoi brani preferiti, scelti tra quelli trasmessi alla radio in quell'epoca (1968)[6]. Successivamente propose a Crosby, Stills, Nash & Young di scrivere le musiche appositamente per la pellicola[6], ma sulla decisione finale esistono due versioni contrastanti: secondo la prima il regista stesso sostenne che alla fine preferì tornare sui suoi passi per questioni di gusto personale[6], per la seconda fu la produzione ad imporre il mantenimento della selezione iniziale[6].

In seguito all'inaspettato successo al botteghino del film nell'estate del 1969[6], la ABC/Dunhill Records decise di pubblicarne ufficialmente la colonna sonora[6]. La soundtrack (cod. matr. DSX 50063[7]) omette però la celebre versione di The Weight dei The Band, perché la Capitol Records non ne concesse i diritti legali[6]; l'originale fu quindi sostituito da un rifacimento abbastanza simile ad opera del gruppo statunitense Smith[6].

Altri brani non inclusi nel disco sono Let's Turkey Trot di Little Eva[8] e Flash, Bam, Pow degli Electric Flag[8], già facente parte della colonna sonora del film Il serpente di fuoco (tit. or. The Trip) di Roger Corman[9]. Quest'ultima composizione, scritta da Mike Bloomfield e ribattezzata appunto Easy Rider, fu successivamente inserita in A Long Time Comin'[10], il secondo album del gruppo del celebre chitarrista blues; nel 1995 una versione estesa della stessa fu inclusa nella raccolta postuma Old Glory: The Best of Electric Flag[11].


Tracce



Lato A

  1. The Pusher (Hoyt Axton) - Steppenwolf – 5:49
  2. Born to Be Wild (Mars Bonfire) - Steppenwolf – 3:37
  3. The Weight (Robbie Robertson) - The Band – 4:29
  4. Wasn't Born to Follow (Carole King/Gerry Goffin) - The Byrds – 2:03
  5. If You Want to Be a Bird (Bird Song) (Antonia Duren) - Holy Modal Rounders – 2:35

Lato B

  1. Don't Bogart Me (Elliot Ingber/Larry Wagner) - Fraternity of Man – 3:05
  2. If 6 Was 9 (Jimi Hendrix) - The Jimi Hendrix Experience – 5:35
  3. Kyrie Eleison/Mardi Gras (When the Saints) The Electric Prunes – 4:00
  4. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob Dylan) - Roger McGuinn – 3:39
  5. Ballad of Easy Rider (Roger McGuinn) - Roger McGuinn – 2:14

Riconoscimenti


  • 1970 - Premio Oscar
    • Nomination Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
    • Nomination Migliore sceneggiatura originale a Peter Fonda, Dennis Hopper e Terry Southern
  • 1970 - Golden Globe
    • Nomination Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
  • 1970 - Premio BAFTA
    • Nomination Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
  • 1969 - Festival di Cannes
    • Miglior opera prima a Dennis Hopper
    • Nomination Palma d'Oro a Dennis Hopper
  • 1970 - Kansas City Film Critics Circle Award
    • Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
  • 1969 - New York Film Critics Circle Award
    • Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
  • 1970 - Directors Guild of America
    • Nomination DGA Award a Dennis Hopper
  • 1971 - Kinema Junpo Award
    • Miglior film straniero a Dennis Hopper
  • 1970 - Laurel Award
    • Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Miglior debutto a Peter Fonda
    • Nomination Miglior debutto a Dennis Hopper
    • Nomination Migliore fotografia a László Kovács
  • 1970 - National Society of Film Critics Award
    • Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson
    • Nomination Premio Speciale a Dennis Hopper (Per la regia, la sceneggiatura e la parte nel film)
  • 2005 - Satellite Award
    • Nomination Miglior DVD
    • Nomination Migliori extra DVD (Per il documentario)
  • 1970 - Writers Guild of America
    • Nomination WGA Award a Peter Fonda, Dennis Hopper e Terry Southern

Restauri


Il film è stato restaurato nel 2019 in 4K da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con la Cineteca di Bologna presso i laboratori L'Immagine Ritrovata, Chace Audio e Deluxe Audio e Roundabout Entertainment[12].


Curiosità



Note


  1. American Zoatrope, documentario inserito nel secondo dvd de L'uomo che fuggì dal futuro, versione del film del 2004.
  2. (EN) Awards 1969, su festival-cannes.fr. URL consultato il 14 giugno 2011.
  3. (EN) Librarian of Congress Names 25 More Films To National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 16 novembre 1998. URL consultato il 6 gennaio 2012.
  4. (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  5. (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  6. (EN) dalla scheda di Easy Rider Original Soundtrack su AllMusic .
  7. (EN) dalla scheda di Easy Rider (Music From The Soundtrack) (edizione USA) su Discogs .
  8. dai titoli di coda di Easy Rider.
  9. dalla scheda di The Trip: Original Motion Picture Soundtrack (edizione USA) su Discogs .
  10. (EN) dalla scheda di A Long Time Comin' (edizione USA) su Discogs .
  11. (EN) dalla scheda di Old Glory: The Best of Electric Flag (edizione USA) su Discogs .
  12. Easy Rider, su festival.ilcinemaritrovato.it. URL consultato l'11 settembre 2019.
  13. Easy Rider Harley davidson, in scenecontemporanee. URL consultato il 14 luglio 2020.
  14. Easy rider, in cinefilos. URL consultato il 14 luglio 2020.
  15. Daniele Dottorini, Il sorpasso, Enciclopedia del Cinema (2004), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
  16. "Dizionario del cinema", di Fernaldo Di Giammatteo, Newton&Compton, Roma, 1995, pag.44
  17. AA.VV., Bruce Conner: The 70s, Ursula Blickle Stiftung, Kraichtal, 2010, p. 54

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Easy Rider

Easy Rider ist ein US-amerikanischer Spielfilm aus dem Jahr 1969, der als Kultfilm und Road Movie das Lebensgefühl der Biker der späten 1960er Jahre beschreibt. Am 8. Mai 1969 war Easy Rider der offizielle Beitrag der Vereinigten Staaten zum Film-Festival Cannes. Die Erstaufführung fand am 14. Juli 1969 in den Vereinigten Staaten statt, und am 19. Dezember 1969 kam der Film in die Kinos der Bundesrepublik Deutschland.

[en] Easy Rider

Easy Rider is a 1969 American independent drug culture road drama film written by Peter Fonda, Dennis Hopper, and Terry Southern, produced by Fonda, and directed by Hopper. Fonda and Hopper play two bikers who travel through the American Southwest and South, carrying the proceeds from a cocaine deal. The success of Easy Rider helped spark the New Hollywood era of filmmaking during the early 1970s.

[es] Easy Rider

Easy Rider es una película independiente dramática estadounidense del subgénero road movie de 1969 dirigida por Dennis Hopper e interpretada por él mismo con Peter Fonda y Jack Nicholson como actores principales. Está inspirada en la película italiana La escapada de 1962.[cita requerida]
- [it] Easy Rider - Libertà e paura

[ru] Беспечный ездок

«Беспе́чный ездо́к» (англ. Easy Rider) (1969) — драматический фильм Денниса Хоппера с Питером Фондой, выступившим продюсером, и самим режиссёром в главных ролях, стоящий у истоков жанров роуд-муви и «кислотного вестерна», традиции американского независимого кино и школы Нового Голливуда[8]. Премьера состоялась на Каннском фестивале, где картина была номинирована на «Золотую пальмовую ветвь», а Хоппер был удостоен Приза за лучший дебют. Также Джек Николсон впервые получил номинации за лучшую мужскую роль второго плана на «Золотой глобус», «BAFTA» и «Оскар».



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