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Ecco l'impero dei sensi (愛のコリーダ Ai no korīda?, lett. "Corrida d'amore") è un film del 1976, scritto e diretto da Nagisa Ōshima, basato su un celebre episodio di cronaca avvenuto nel Giappone degli anni trenta.[1]

Ecco l'impero dei sensi
Una scena del film
Titolo originale愛のコリーダ
Ai no korīda
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1976
Durata102 min
Genereerotico, drammatico
RegiaNagisa Ōshima
SoggettoNagisa Ōshima
SceneggiaturaNagisa Ōshima
ProduttoreAnatole Dauman
Produttore esecutivoKōji Wakamatsu
Casa di produzioneArgos Films, Oceanic (Parigi), Oshima Productions (Tokyo)
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaHideo Itoh
MontaggioKeiichi Uraoka, Patrick Sauvion
Effetti specialiIsao Nishimura, Terumi Hosoishi
MusicheMinoru Miki
ScenografiaJusho Toda
CostumiJusho Toda
TruccoKoji Takemura
Interpreti e personaggi
  • Eiko Matsuda: Sada Abe
  • Tatsuya Fuji: Kichizo Ishida
  • Aoi Nakajima: Toku
  • Yasuko Matsui: locandiera Tagawa
  • Meika Seri: Matsuko, cameriera di Yoshidaya
  • Kanae Kobayashi: vecchia geisha Kikuryū
  • Taiji Tonoyama: vecchio mendicante
  • Kyōji Kokonoe: maestro Ōmiya
  • Naomi Shiraishi: geisha Yaeji
  • Shinkichi Noda:
  • Komikichi Hori: geisha di Mitsuwa
  • Kikuhei Matsunoya: buffone Hōkan
  • Akiko Koyama: geisha di Mansaki
  • Yuriko Azuma: geisha di Mitsuwa
  • Rei Minami: geisha di Mitsuwa
  • Machiko Aoki: cameriera di Mitsuwa
  • Mariko Abe: Kinu, cameriera di Yoshidaya
  • Kyōko Okada: giovane geisha Hangyoku
  • Kiyomi Yasuda: geisha di Mitsuwa
  • Hiroko Fuji: O-Tsune, capo-cameriera di Yoshidaya
  • Tōmi Mitsuboshi: Chieko, cameriera di Yoshidaya
  • Kimiko Ishii:
  • Katsue Tamiyama: cameriera grassa di Mansaki
  • Hitomi Fukuhara: ragazza con l'ombrello
Doppiatori italiani
(ridoppiaggio):
  • Dante Biagioni: Kichizo Ishida
  • Gino Donato: vecchio mendicante
  • Gino Donato: maestro Ōmiya
  • Flora Carosello: cameriera grassa di Mansaki

Fu presentato in apertura della Quinzaine des Réalisateurs del 29º Festival di Cannes, con un successo tale da costringere a passare dalle cinque proiezioni previste a dodici.[2]


Trama


Tokyo, 1936. Il legame tra la giovane cameriera Sada Abe e Kichizo Ishida (detto "Kiki san"), proprietario della pensione presso cui presta servizio, è fatto d'un amore totalmente dominato dai sensi. La relazione parte dall'attrazione reciproca, si evolve attraverso l'estasi sensuale per precipitare, nel finale, in un baratro erotico. I due amanti vivono alimentando (e alimentandosi di) questo tipo di legame, l'uno in funzione del piacere che può dare all'altro, annullando, con l'ossessivo ripetersi degli amplessi, ogni forma di quotidianità tradizionale e di razionalità.

La costante necessità che hanno l'uno dell'altra è tale che non possono impedirsi di copulare nemmeno in presenza di altre persone o all'aperto. Il compulsivo consumarsi del gesto carnale, che diviene sempre più estremo, si conclude con la morte di Kiki, soffocato nell'ultima e mortale trasgressione. Nel finale, Abe Sada recide il membro di Kiki - d'evidente valore simbolico e affettivo - e se ne appropria, portandolo dentro di sé per tre giorni, fino all'arresto da parte della polizia.


Commento


La scelta degli ambienti, che fanno pensare al teatro (o addirittura al Giappone feudale, se non fosse per i treni, le sigarette e i soldati in partenza per la Manciuria), i pochi personaggi, i colori, le musiche, i canti tradizionali, riescono a esaltare l'aspetto drammatico della relazione più che l'aspetto strettamente sensuale.

Dal punto di vista figurativo, le scelte della regia danno un carattere marcatamente erotico al film, che in molti hanno definito pornografico.[1] È vero che l'obiettivo della macchina da presa mette a fuoco ogni dettaglio della nudità dei corpi impegnati in rapporti in cui non c'è finzione cinematografica, ma è anche vero che la storia è incentrata sull'enorme potere che i sensi possono esercitare sulla vita di due persone, sino a prenderne il sopravvento.[1]

Pur profondamente giapponese, il film è impregnato delle idee del francese Georges Bataille: la passione fisica, il piacere sessuale, il gusto della trasgressione e la morte vi sono indissolubilmente legati.[1]


Note


  1. Nagisa Ōshima e "L'impero dei sensi", su visioniproibite.it. URL consultato il 24 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015).
  2. (FR) Quinzaine 1976, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 24 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2015).

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[de] Im Reich der Sinne

Im Reich der Sinne (japanisch 愛のコリーダ Ai no korīda) ist der wohl bekannteste Film des japanischen Regisseurs Nagisa Ōshima. Er sorgte bei seinem Erscheinen für einen Skandal. Der Film beruht auf einer wahren Begebenheit um Abe Sada, die sich so ähnlich 1936 in Japan zugetragen hat.

[en] In the Realm of the Senses

In the Realm of the Senses (French: L'Empire des sens, Japanese: 愛のコリーダ, Ai no Korīda, "Bullfight of Love"[1]) is a 1976 erotic art film written and directed by Nagisa Ōshima.[2][3] It is a fictionalised and sexually explicit treatment of a 1936 murder committed by Sada Abe.[4] An international coproduction of France and Japan, the film generated great controversy at the time of its release.[4] While intended for mainstream wide release, the film contains scenes of unsimulated sexual activity between the actors (Eiko Matsuda and Tatsuya Fuji, among others).

[es] El imperio de los sentidos

El imperio de los sentidos (愛のコリーダ, Ai no Korîda?, lit. Lidia de amor; en francés: L'Empire des sens)[1] es una película franco-japonesa del año 1976 dirigida por Nagisa Ōshima.[2] El filme narra, de manera sexualmente explícita, un hecho real ocurrido en la década de 1930 en Japón.[3]
- [it] Ecco l'impero dei sensi

[ru] Империя чувств

«Империя чувств» или «Коррида любви» (яп. 愛のコリーダ Ай но кори:да) — японский эротико-драматический кинофильм режиссёра Нагисы Осимы, снятый в 1976 году.



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