Everything Put Together (Tutto sommato) (Everything Put Together) è un film del 2000 diretto da Marc Forster.
Everything Put Together (Tutto sommato) | |
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Titolo originale | Everything Put Together |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2000 |
Durata | 89 min |
Rapporto | Widescreen |
Genere | thriller |
Regia | Marc Forster |
Sceneggiatura | Adam Forgash, Catherine Lloyd Burns, Marc Forster |
Produttore | Sean Furst |
Produttore esecutivo | Adam Forgash |
Casa di produzione | Furst Films |
Distribuzione in italiano | Compagnia Distribuzione Internazionale |
Fotografia | Roberto Schaefer |
Montaggio | Matt Chessé |
Musiche | Thomas Koppel Annisette Koppel (voce) |
Scenografia | Paul Jackson |
Costumi | Judi Jordan |
Interpreti e personaggi | |
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Angie è incinta, così come lo sono le sue amiche Judith e Barbie, per il cui nascituro ha prontamente accettato di fare da madrina. Nonostante il caloroso supporto dei conoscenti e del marito Russ, però, Angie non riesce proprio a levarsi dalla testa certe inquietudini pre-parto che fanno breccia nella sua tranquilla esistenza da quartiere residenziale. Sembrerebbero finalmente fugate quando il bambino, un maschio, nasce senza problemi, ma, mentre è ancora ricoverata in convalescenza, Angie riceve la notizia che è avvenuta una morte in culla. Angie si chiude in sé stessa, rifiutando il supporto di Russ, mentre le sue amiche la trascurano essendo troppo impegnate come neo-mamme e alla fine la isolano quando inizia a manifestare comportamenti problematici e potenzialmente pericolosi verso i loro figli. Incapace di affrontare la realtà, Angie comincia a dubitare di tutto e tutti, arrivando a sospettare di essere vittima di un piano crudele e mistificatorio.
Le riprese sono cominciate nel luglio 1999 e sono durate due settimane.[1][2] Il film è stato girato con un budget minore di 10 mila dollari e interamente in MiniDV con una Sony DCR-VX1000, utilizzando luci naturali.[1][2] È stato montato con AVID.[3]
Il film è stato presentato in anteprima il 24 gennaio 2000 al Sundance Film Festival.[4] Tuttavia, a causa del suo essere, come dichiarato da Forster: «troppo cupo; troppo poco accessibile; troppo piccolo; non abbastanza commerciale», ha faticato ad ottenere una distribuzione cinematografica negli Stati Uniti.[2][5] È stato infine acquisito dal neonato braccio distributore dell'American Cinematheque, American Cinematheque Presents.[2] In mancanza di un budget adatto per la promozione del film, quest'ultimo ha preferito distribuirlo gradualmente nei cinema d'essai delle varie città statunitensi a partire dal 9 novembre 2001 con New York, per poi passare il mese successivo a San Francisco e Chicago, per dargli tempo di capitalizzare sul passaparola generato dal successivo film di Forster, il ben più commerciale Monster's Ball - L'ombra della vita (2001).[2]
È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal luglio 2002.[6]
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