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Exodus è un film del 1960 diretto da Otto Preminger.

Exodus
La locandina del film realizzata da Saul Bass
Titolo originaleExodus
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1960
Durata208 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, storico
RegiaOtto Preminger
SoggettoLeon Uris (romanzo)
SceneggiaturaDalton Trumbo
ProduttoreOtto Preminger
Casa di produzioneCarlyle-Alpina, S.A.
FotografiaSam Leavitt
MontaggioLouis R. Loeffler
MusicheErnest Gold
ScenografiaRichard Day
TruccoGeorge Lane
Interpreti e personaggi
  • Paul Newman: Ari Ben Canaan
  • Eva Marie Saint: Kitty Fremont
  • Ralph Richardson: generale Sutherland
  • Peter Lawford: maggiore Caldwell
  • Lee J. Cobb: Barak Ben Canaan
  • Sal Mineo: Dov Landau
  • John Derek: Taha
  • Hugh Griffith: Mandria
  • Gregory Ratoff: Lakavitch
  • Felix Aylmer: dottor Lieberman
  • David Opatoshu: Akiva Ben Canaan
  • Jill Haworth: Karen
  • Marius Goring: Von Storch
  • Michael Wager: David
  • Victor Maddern: sergente
  • George Maharis: Yoav
  • John Crawford: capitano Hank Schlosberg
  • Alexandra Stewart: Jordana Ben Canaan
Doppiatori italiani
  • Giuseppe Rinaldi: Ari Ben Canaan
  • Maria Pia Di Meo: Kitty Freemont
  • Mario Pisu: generale Sutherland
  • Giulio Panicali: maggiore Caldwell
  • Emilio Cigoli: Barak Ben Canaan
  • Massimo Turci: Dov Landau
  • Pino Locchi: Taha
  • Gino Baghetti: Mandria
  • Giorgio Capecchi: Lakavitch
  • Amilcare Pettinelli: dottor Lieberman
  • Bruno Persa: Akiva Ben Canaan
  • Serena Verdirosi: Karen
  • Nando Gazzolo: Van Storch
  • Gianfranco Bellini: Yoav
  • Renato Turi: capitano Hank Schlosberg
  • Olinto Cristina: dottor Odenheim
  • Sergio Graziani: Reuben
  • Flaminia Jandolo: Jordana Ben Canaan
  • Renata Marini: signora Frankel
  • Pino Locchi: tassista a Cipro

Il titolo del film, come quello del romanzo, deriva dal nome della nave che nel 1947 portò in Israele un numeroso gruppo di immigranti. La nave, che originariamente si chiamava President Warfield, nel porto italiano di La Spezia venne risistemata per l'operazione e ribattezzata Exodus.


Trama


Il film descrive una serie di eventi associati alla fondazione dello Stato di Israele (avvenuta il 14 maggio 1948). Katherine "Kitty" Fremont è una vedova e infermiera volontaria statunitense che, in visita a Cipro, si fa convincere dal generale inglese Sutherland, un amico del suo defunto marito, a lavorare presso il campo di Karaolos, che si trova sull'isola. Qui sono ospitati migliaia di ebrei sopravvissuti all'Olocausto, trattenuti dalle autorità britanniche che vogliono impedirne l'immigrazione illegale in Palestina (al tempo sotto il controllo del Regno Unito sotto mandato della Società delle Nazioni). I profughi, ormai senza una patria a cui fare ritorno, vivono nell'attesa di essere liberati per poterla raggiungere. Tra essi vi è Ari Ben Canaan, membro dell'Haganah, che, con l'aiuto di Mandria, un notabile cipriota, e di alcuni esponenti del movimento sionista, acquista una nave cargo, l'"Olympia", con l'intento di far fuggire 611 ebrei da poco arrivati al campo, e portarli clandestinamente in Palestina. Ben Canaan si finge un ufficiale britannico, inviato dal Ministero delle Colonie per riportare i profughi in Germania. Il trucco, tuttavia, viene scoperto quando l'Olympia sta per lasciare il porto di Famagosta, dunque gli inglesi impediscono alla nave di partire, ma non possono abbordarla perché Ari Ben Canaan minaccia di far scoppiare la nave con dell'esplosivo, con tutte le persone a bordo, se ciò avvenisse.

Si crea quindi una situazione di stallo e i profughi, per far pressione sul governo britannico, incominciano uno sciopero della fame. Lo sciopero si protrae per diversi giorni, e causa la morte di uno dei medici del campo. Kitty, che durante il lavoro nel campo ha conosciuto una ragazza ebrea danese di nome Karen Hansen, alla quale si è affezionata al punto da chiederle di andare a vivere con lei negli Stati Uniti d'America, sale a bordo della nave per ritrovarla e portarla con sé. Karen tuttavia rifiuta, perché è alla ricerca del proprio padre, dal quale era stata separata durante la guerra, e anche perché ha ormai abbracciato la causa sionista. A bordo dell'Olympia Kitty comprende il pessimo stato di salute degli ebrei, ormai consumati dal lungo sciopero della fame, e convince il generale Sutherland a recarsi a Londra per perorare la causa dei profughi. Il tentativo riesce e la nave, nel frattempo rinominata Exodus (in chiaro riferimento all'Esodo biblico), viene autorizzata dal governo britannico a salpare. Anche Kitty, intenzionata ad aiutare Karen nella ricerca del padre, parte con i profughi, che di lì a poco sbarcheranno in Palestina.

Qui l'opposizione araba alla divisione del Paese tra uno Stato arabo e uno Stato ebraico sta ormai crescendo, e uno dei profughi a bordo dell'Exodus, il giovane Dov Landau, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz in quanto sonderkommando, si unisce all'Irgun, un'organizzazione militante ebraica al cui comando c'è Akiva Ben Canaan, zio di Ari Ben Canaan. A causa dell'attività terroristica di tale organizzazione, Akiva è stato disconosciuto dal fratello Barak, padre di Ari, che invece dirige l'Agenzia Ebraica per la Palestina: questa si trova in conflitto con l'Irgun, poiché punta a creare uno Stato ebraico tramite mezzi politici e diplomatici e teme che le azioni dei militanti di Akiva vanifichino tali sforzi. Ari, Kitty e Karen raggiungono il kibbutz di Gan Dafna, fondato molti anni prima da Barak Ben Canaan. Presso il villaggio ebraico sorge la cittadina araba di Abu Yesha, il cui mukhtār (capovillaggio) è Taha (John Derek), amico d'infanza di Ari. In effetti, i rapporti tra gli abitanti di Gan Dafna (per lo più adolescenti e bambini) e quelli di Abu Yesha sono di grande fratellanza, ma questa situazione è di lì destinata a cambiare a causa dell'evolvere degli eventi. Ari e Kitty nel frattempo si innamorano e riescono pure a trovare il padre di Karen. Karen viene condotta dal padre, che si trova ammalato in un ospedale di Gerusalemme e non è in grado di riconoscere la figlia.

Nello stesso momento, a pochi chilometri di distanza, l'Irgun compie, per mano di Dov (divenuto un esperto dinamitardo ad Auschwitz), un sanguinoso attentato al King David Hotel, che causa 91 vittime. Poco dopo, tuttavia, Akiva, ideatore dell'atto terroristico, e altri militanti dell'Irgun vengono arrestati e condannati a morte; Dov, invece, scampa all'arresto nascondendosi in una chiesa ortodossa, per poi cercare rifugio a Gan Dafna. Pur non condividendone le idee, Ari decide di mettere in atto un piano per liberare lo zio e gli altri compagni dell'Irgun, imprigionati nel carcere di Acri. A questo scopo, Dov si fa incarcerare, in modo da usare la sua conoscenza degli esplosivi per creare una via di fuga dalla prigione di Acri. Tutto si svolge secondo i piani: centinaia di detenuti, anche arabi, riescono a fuggire. Ari, Akiva e Dov scappano in automobile, ma, nella fuga, Akiva viene ucciso dai soldati britannici mentre cerca di forzare un blocco stradale creato per bloccare gli evasi. Ari, che è alla guida, è ferito gravemente. Riesce a raggiungere Abu Yesha, ma le sue condizioni sono disperate. Kitty, condotta al villaggio arabo da Taha, riesce a salvare la vita dell'amato. Nel frattempo, la nascita dello Stato di Israele è ormai prossima. Barak, di fronte a una folla trepidante, legge a Gerusalemme i risultati della votazione con cui l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato il Piano di partizione della Palestina (29 novembre 1947). Gli eventi non sono però approvati dagli arabi e un loro gruppo estremista, con a capo il Gran Mufti di Gerusalemme e fomentati dall'ex-ufficiale nazista von Storch, progetta un attacco a Gan Dafna per ucciderne gli abitanti. Ari riceve un avvertimento riguardo all'attacco da parte di Taha e, di conseguenza, decide di far fuggire tutti i ragazzi più giovani durante la notte precedente l'attacco, lasciando invece gli altri a difesa del kibbutz.

Karen, che aveva conosciuto Dov già nel campo di Karaolos, raggiunge il giovane in un posto di osservazione attorno a Gan Dafna e gli dichiara il suo amore. Dov contraccambia e le promette che un giorno si sarebbero sposati, ma rimanda la ragazza al villaggio, dato il pericolo dell'imminente attacco arabo. Purtroppo, i timori di Dov si riveleranno fondati: Karen viene, infatti, catturata in un'imboscata e uccisa da alcuni arabi mentre rientra al kibbutz e il suo cadavere viene ritrovato l'indomani dalla squadra di Dov. Gli ebrei di Gan Dafna attaccano la vicina Abu Yesha, come avevano pianificato per cogliere di sorpresa gli arabi prima che questi li attaccassero, ma trovano il villaggio deserto. In compenso, rinvengono il corpo di Taha impiccato e con incisa una Stella di Davide. Gli stessi estremisti arabi che hanno ucciso Karen, l'avevano ritenuto un traditore per aver informato Ari dell'attacco. Karen e Taha vengono sepolti insieme. In assenza di un rabbino o di un imam, viene svolta una breve cerimonia laica, durante la quale Ari giura sui loro corpi che un giorno arabi ed ebrei condivideranno insieme la stessa terra non solo nella morte ma anche nella vita.


Differenze dalla realtà storica



Produzione e distribuzione


Il film venne girato interamente negli stessi luoghi in cui è ambientato: in Israele, a Cipro e in Italia.

Il film è stato prodotto per la Alpha e la Carlyle Productions e distribuito dalla United Artists. Il soggetto del film è tratto dal romanzo Exodus di Leon Uris, mentre la sceneggiatura è di Dalton Trumbo. La fotografia con proiezione in Super Panavision 70 è di Sam Leavitt.


Premi e candidature


La colonna sonora, scritta da Ernest Gold, vinse l'Oscar alla migliore colonna sonora del 1960. Il motivo musicale principale del film è stato spesso remixato ed eseguito da molti artisti (tra cui il pianista Anthony Burger per il pezzo intitolato I Do Believe, contenuto in Homecoming; nonché dal pianista techno-crossover Maksim Mrvica, che lo utilizzò come motivo per il pezzo Bankhead di T.I.), mentre la versione originale è stata usata come colonna sonora dal professional wrestler "Mr. Perfect" Curt Hennig. Un altro professional wrestler, Bill Goldberg, usa una versione del pezzo principale come musica d'entrata alla WCW in riferimento alla sua discendenza ebraica. Ancora, Howard Stern la usa per avere un effetto comico quando parla di aspetti della vita ebraica. Il tema principale fu portato al successo anche per merito del duo pianistico Ferrante & Teicher.

Ernest Gold raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per 14 settimane e vinse il Grammy Award per la miglior colonna sonora e per la canzone dell'anno durante il Grammy Awards del 1961.


Note


  1. Attentato al King David Hotel, in Palestine 1945-1948, Britain's Small Wars Site. URL consultato il 17 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2006).
  2. President Warfield, in Dictionary of American Naval Fighting Ships, Naval History & Heritage Command - Department of the Navy - Naval historical Center. URL consultato il 17 aprile 2012.
  3. EXODUS 1947, su controvoci.com, Controvoci. URL consultato il 17 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Exodus (Film)

Exodus ist ein US-amerikanischer fast dreieinhalbstündiger Monumentalfilm aus dem Jahr 1960, dem der gleichnamige Roman von Leon Uris zugrunde liegt. Regisseur und Produzent war Otto Preminger, den Soundtrack komponierte Ernest Gold, das Drehbuch schrieb Dalton Trumbo.[2][3][4][5] Ihm wird eine hohe Bedeutung bei der Wahrnehmung des Nahostkonflikts in den USA zu Gunsten Israels beigemessen.[6][7][8]

[en] Exodus (1960 film)

Exodus is a 1960 American epic historical drama film on the founding of the State of Israel starring Paul Newman and Eva Marie Saint. It was made by Alpha and Carlyle Productions and distributed by United Artists. Produced and directed by Otto Preminger, the screenplay was written by Dalton Trumbo based on the 1958 novel Exodus by Leon Uris. The picture features an ensemble cast including Ralph Richardson, Peter Lawford, Lee J. Cobb, Sal Mineo, John Derek and George Maharis. The film's soundtrack music was written by Ernest Gold.

[es] Éxodo (película)

Éxodo (Exodus) es una película estadounidense de 1960 basada en la novela homónima de 1958, escrita por Leon Uris, que trata de la fundación del Estado de Israel en 1948.
- [it] Exodus (film)

[ru] Исход (фильм, 1960)

«Исход» (англ. Exodus) — художественный драматический фильм продюсера и режиссёра Отто Премингера, снятый по мотивам одноименного романа Леона Юриса.



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