Femme fatale è un film del 2002 scritto e diretto da Brian De Palma, interpretato da Rebecca Romijn e Antonio Banderas, presentato fuori concorso al 55º Festival di Cannes.[1]
Femme fatale | |
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Titolo originale | Femme Fatale |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Francia, Stati Uniti d'America, Spagna |
Anno | 2002 |
Durata | 114 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | thriller |
Regia | Brian De Palma |
Sceneggiatura | Brian De Palma |
Produttore | Tarak Ben Ammar, Marina Gefter |
Produttore esecutivo | Mark Lombardo |
Casa di produzione | Quinta Communications, Epsilon Motion Pictures |
Distribuzione in italiano | Medusa Distribuzione |
Fotografia | Thierry Arbogast |
Montaggio | Bill Pankow |
Effetti speciali | Philippe Hubin, Agnès Berger Sébenne |
Musiche | Ryūichi Sakamoto |
Scenografia | Anne Pritchard, Dennis Renault, Françoise Benoît-Fresco |
Costumi | Olivier Bériot |
Trucco | Jean-Luc Russier |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La vicenda prende slancio al Festival di Cannes del 2001, alla première del film Est-ovest - Amore-libertà (che fu una vera première del Festival nel 1999). Il regista Régis Wargnier e la star del film Sandrine Bonnaire (nel ruolo di loro stessi) sfilano sul tappeto rosso accanto a Veronica, una bellissima modella bruna, vestita solamente di un gioiello d'oro a forma di serpente e tempestato di diamanti. La ladra mercenaria Laure Ash, fingendosi una fotografa, riesce ad entrare indisturbata e a sedurre Veronica. Nelle toilette del teatro si svolge un conturbante incontro lesbico, in cui la ladra cerca di rubare il serpente d'oro. Non tutto fila liscio come pianificato: i complici vengono presi, e Laure decide allora di fare tutto da sola e abbandona il resto del gruppo.
A Parigi, una serie di eventi fa sì che Laure venga scambiata per il suo stesso sosia, una donna parigina di nome Lily, recentemente scomparsa, sconvolta per la morte del marito e del figlio. I genitori di Lily la scambiano per la loro figlia e la conducono a casa. Mentre Laure si rilassa in una vasca a casa di Lily, la vera Lily ritorna e si suicida mentre Laure osserva segretamente, fornendo a Laure l'opportunità di prendere la sua identità per sempre, lasciando il paese per gli Stati uniti d'America.
Sette anni dopo, Laure (nella sua identità di Lily) riappare a Parigi come moglie di Bruce Watts, il nuovo ambasciatore americano in Francia. Dopo essere arrivata in Francia, un paparazzo spagnolo di nome Nicolas Bardo le scatta una foto. L'immagine è esposta in giro per Parigi, e il suo complice Black Tie, che è stato casualmente rilasciato dalla prigione sette anni dopo essere stato arrestato per la rapina, vede la foto scattata da Bardo. Laure, esposta ai suoi ex complici vendicativi, decide quindi di manipolare Bardo, con cui ha anche una relazione sessuale. Alla fine la coppia si incontra con Bruce per un riscatto, ma Bardo ha una crisi di coscienza all'ultimo momento, sabotando il piano. Per rappresaglia, Laure uccide sia Bruce che Bardo.
La scena cambia e tutti gli eventi del film dopo che Laure è entrata nella vasca di casa di Lily si rivelano un sogno. Laure spia Lily che entra in casa come prima, ma questa volta le impedisce di suicidarsi. Sette anni dopo, Laure e Veronica, che si è rivelata essere la compagna di Laure da sempre, parlano del successo del loro colpo. Black Tie e Racine arrivano in cerca di vendetta, ma vengono uccisi dallo stesso camion che ha ucciso Veronica nel sogno di Laure. Bardo, testimone di tutti questi eventi, si presenta a Laure, giurando di averla incontrata prima, con Laure che risponde "Soltanto nei miei sogni".
Brian De Palma all'inizio non riuscì a trovare la ragazza giusta per la parte di Veronica. Fu Rebecca Romijn a convincerlo che una delle sue amiche, la modella danese Rie Rasmussen, sarebbe stata perfetta. Una volta incontrata, De Palma scritturò subito Rie, soprattutto perché si innamorò del modo in cui camminava. Non accreditato, nel piccolo ruolo di un agente, recita John Stamos, all'epoca marito di Rebecca Romijn.
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