«Era strano che durante la guerra potessimo sentirci così in pace»
(Maurice)
Trama
Maurice Bendrix scrive un libro che inizia con la frase "Questo è un diario dell'odio".
Nel 1946, a Londra lo scrittore incontra casualmente i coniugi Sarah ed Henry Miles. Nel periodo bellico aveva stretto una breve, intensa relazione con la donna, di cui, peraltro, il devoto marito era a conoscenza. Alcune confidenze di Henry sul comportamento della moglie lo inducono, forse in un soprassalto di gelosia, a rivolgersi ad un'agenzia di investigazioni, per avere lumi sulla vita segreta di Sarah.
Entra così in possesso del suo diario, dalle cui pagine viene a sapere come l'improvviso abbandono di lei fosse stato il risultato di una conversione religiosa, un estremo atto d'amore, un disperato voto rivolto a Dio perché restituisse alla vita l'amato, che credeva essere stato ucciso nella caduta di una bomba, durante uno dei loro segreti incontri avvenuto due anni prima.
Maurice cerca infatti di convincere Sarah a tornare con lui; nonostante lei, infelice della vita che il marito le ha reso, non abbia mai smesso di amare Maurice, non riesce a sottrarsi alla promessa fatta a Dio. Passato un weekend con la donna, Maurice scopre da Henry che Sarah ha una malattia incurabile e che le resta poco da vivere. Così, Maurice resta accanto a Sarah e Henry in quelli che saranno gli ultimi istanti della sua vita.
Dopo la morte di Sarah, Maurice scrive un romanzo sulla loro storia d'amore riconoscendo odio verso Dio, colpevole di avergli portato via Sarah e perciò la sua felicità e pregandolo di lasciarlo in pace.
Riconoscimenti
2000 - Premio Oscar
Nomination Miglior attrice protagonista a Julianne Moore
Nomination Miglior fotografia a Roger Pratt
2000 - Golden Globe
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Migliore regia a Neil Jordan
Nomination Miglior attrice in un film drammatico a Julianne Moore
Nomination Miglior colonna sonora a Michael Nyman
2000 - Premio BAFTA
Migliore sceneggiatura non originale a Neil Jordan
Nomination Miglior film a Stephen Woolley e Neil Jordan
Nomination Migliore regia a Neil Jordan
Nomination Miglior attore protagonista a Ralph Fiennes
Nomination Miglior attrice protagonista a Julianne Moore
Nomination Migliore fotografia a Roger Pratt
Nomination Migliore scenografia a Anthony Pratt
Nomination Migliori costumi a Sandy Powell
Nomination Miglior trucco a Christine Beveridge
Nomination Miglior colonna sonora a Michael Nyman
2000 - Screen Actors Guild Award
Nomination Miglior attrice protagonista a Julianne Moore
1999 - Chicago Film Critics Association Award
Nomination Miglior attrice protagonista a Julianne Moore
1999 - New York Film Critics Circle Awards
Nomination Miglior attrice protagonista a Julianne Moore
2000 - Evening Standard British Film Awards
Miglior sceneggiatura a Neil Jordan
2001 - London Critics Circle Film Awards
Nomination Film britannico dell'anno
Nomination Attrice dell'anno a Julianne Moore
Nomination Attore britannico dell'anno a Ralph Fiennes
Nomination Sceneggiatore britannico dell'anno a Neil Jordan
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