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Gabriela (Gabriela, cravo e canela) è un film del 1983 diretto da Bruno Barreto.

Gabriela
Marcello Mastroianni e Sônia Braga in una scena del film
Titolo originaleGabriela, cravo e canela
Lingua originalePortoghese
Paese di produzioneBrasile, Italia
Anno1983
Durata102 min
Generecommedia
RegiaBruno Barreto
SoggettoJorge Amado
ProduttoreIbrahim Moussa e Harold Nebenzal
FotografiaCarlo Di Palma
MusicheAntônio Carlos Jobim
Interpreti e personaggi
  • Sônia Braga: Gabriela
  • Marcello Mastroianni: Nacib Saad
  • Antonio Cantafora: Tonico Bastos
  • Tânia Boscoli: Glória
  • Nicole Puzzi: Malvina
  • Paulo Goulart: João Fulgêncio
  • Ricardo Petraglia: Josué
  • Lutero Luís: Manuel das Onças
  • Flávio Galvão: Mundinho Falcão
  • Jofre Soares: Ramiro Bastos
  • Maurício do Valle: Amâncio Leal
  • Nildo Parente: Maurício Caires
  • Ivan Mesquita: Melk Tavares
  • Luís Linhares: Jesuíno Mendonça
  • Emile Edde: il poeta Argileu
  • Nélson Xavier: il capitano
  • Nuno Leal Maia: Rômulo
  • Cláudia Jimenez: dona Olga
  • Chico Díaz: Chico Moleza
  • Zeni Pereira: dona Arminda
Doppiatori italiani
  • Rita Savagnone: Gabriela
  • Antonio Cantafora: Tonico Bastos
  • Anna Rita Pasanisi: Glória
  • Gianni Marzocchi: João Fulgêncio
  • Michele Gammino: Mundinho Falcão
  • Giorgio Piazza: Ramiro Bastos
  • Luciano De Ambrosis: Amâncio Leal
  • Roberto Villa: Melk Tavares
  • Sandro Acerbo: Chico Moleza
  • Deddi Savagnone: dona Arminda
  • Giorgio Lopez: mercante
  • Dario Penne: mercante

Il soggetto è basato sul romanzo Gabriella, garofano e cannella di Jorge Amado.


Trama


Ilhéus, stato di Bahia, 1925. Nacib Saad, detto "il turco" - ma vero brasiliano, anche se di madre napoletana e padre arabo, questo almeno nel film: nel romanzo originale di Amado, Nacib era d'origine interamente siriana - gestisce il «bar Vesuvio».

L'uomo scopre del tutto casualmente che il colonnello Jesuino Mendonça ha ucciso a revolverate sua moglie, dona Sinhazinha Guedes Mendonça e il dottor Osmundo Pimentel, dentista, amante della donna. Nacib ha anche un altro problema, stavolta personale: è rimasto improvvisamente senza cuoca. Così finisce per portarsi a casa, come domestica, Gabriela, incontrata casualmente, tutta sporca di fango, al "mercato degli schiavi". Presto però, se n'innamora e se la sposa, producendo, su interessamento dell'avvocato Tonico Bastos, documenti falsi dal momento che la fidanzata è senza famiglia e senza patria. Si amano passionalmente ed istintivamente, anche se le diverse origini e cultura comportano cambiamenti di vita e d'abitudini per entrambi.

Un giorno, Nacib sorprende la moglie tra le braccia di Tonico: secondo la legge brasiliana potrebbe ucciderla, ma, consigliato dagli amici, si separa da lei dopo la dichiarazione di annullamento di matrimonio per errore di persona. I due però, pur vivendo separati, non si rassegnano: è lei che prende l'iniziativa e lui la riaccetta. E tutto ricomincia daccapo, come prima del matrimonio.


Produzione


Contrastanti le dichiarazioni di Mastroianni in merito. Prima d'iniziare il film, infatti, Marcello comunica ai giornali: «Non prevedo difficoltà a fare questo personaggio: Nacib è arabo, è mediterraneo, quindi molto simile all'italiano. È semplice, vuole vivere, sopravvivere e amare. Ed io mi sento molto vicino a lui [...]. Ho letto il libro e mi è subito piaciuto, ho letto il soggetto e l'ho trovato ottimo, ho conosciuto Barreto e abbiamo subito simpatizzato. Perché non avrei dovuto accettare? Non ho comunque visto Donna Flor e i suoi due mariti, il film di Barreto presentato anche in Italia, ma tutti lo hanno elogiato».[1]. In seguito, durante una partecipazione televisiva alla trasmissione-contenitore domenicale di RAI 1, Domenica in (edizione 1983-84), a una domanda del conduttore Pippo Baudo su Sônia Braga, l'attore risponde testualmente «È una "cozza" nera!» Sorpreso e convinto che si tratti di una gaffe, Baudo riprende affettuosamente l'attore, magnificando la Braga quale sex-symbol e diva delle tele-novelas, al che Marcello rincara la dose e tentando di riparare, perfeziona la frase in «Beh, è una BELLA cozza nera!»[2]

Secondo i critici brasiliani il film è costato tre milioni di dollari; il solo Mastroianni avrebbe percepito 600.000 dollari[3]


Critica


In seguito alla sua prima distribuzione in Brasile, il film scontenta parecchi critici locali. Il noto quotidiano «O estado de S. Paolo», definisce la pellicola «la grande delusione dell'anno». Lo stesso Jorge Amado, dopo aver assistito alla proiezione, elogia simpaticamente gli attori e pronostica un notevole successo di pubblico, ma critica altresì il fatto che il personaggio interpretato da Mastroianni, il siriano Nacib Saad, sia stato quasi trasformato in un italiano. I giornali locali aggiungono che «gli attori non hanno colpa del fallimento». Per «O Globo» sono inoltre eccessive le scene d'erotismo.[3]


Note


  1. "Stampa Sera", n. 107, 4 maggio 1982, p. 33
  2. Teche RAI
  3. dati riportati da "La Stampa", n. 73, del 27 marzo 1983, p. 23

Collegamenti esterni


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[en] Gabriela (1983 film)

Gabriela is a 1983 Brazilian romance film directed by Bruno Barreto. It was shot in the cities of Paraty, in the state of Rio de Janeiro, and in Garopaba, Santa Catarina.[1] It is based on Brazilian author Jorge Amado's 1958 book Gabriela, Clove and Cinnamon.
- [it] Gabriela (film 1983)



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