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Grand Hotel è un film del 1932 diretto da Edmund Goulding e tratto dal romanzo di Vicki Baum Menschen im Hotel (People at a Hotel). Fu presentato alla prima edizione della Mostra del cinema di Venezia.

Grand Hotel
Greta Garbo e John Barrymore
Titolo originaleGrand Hotel
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1932
Durata112 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generecommedia, drammatico
RegiaEdmund Goulding
SoggettoWilliam A. Drake, Vicki Baum
SceneggiaturaWilliam A. Drake, Vicki Baum, Béla Balázs
Produttore esecutivoIrving Thalberg
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer (1934)
FotografiaWilliam H. Daniels
MontaggioBlanche Sewell
MusicheCharles Maxwell
ScenografiaCedric Gibbons
CostumiAdrian
TruccoCecil Holland
Interpreti e personaggi
  • Greta Garbo: la ballerina madame Grusinskaya
  • John Barrymore: il Barone Felix von Geigern
  • Joan Crawford: la dattilografa Flaemmchen
  • Wallace Beery: l'industriale Preysing
  • Lionel Barrymore: l'impiegato Otto Kringelein
  • Lewis Stone: Dr. Otternschlag
  • Jean Hersholt: il portiere Senf
  • Robert McWade: Meierheim
  • Purnell Pratt: Zinnowitz
  • Ferdinand Gottschalk: Pimenov
  • Rafaela Ottiano: Suzette
  • Morgan Wallace: autista
  • Tully Marshall: Gerstenkorn
  • Frank Conroy: Rohna
  • Murray Kinnell: Schweimann
  • Edwin Maxwell Dr. Waitz
Doppiatori italiani
  • Francesca Braggiotti: la ballerina madame Grusinskaya

Ridoppiaggio (1952)

  • Anna Proclemer: la ballerina madame Grusinskaya
  • Ivo Garrani: il Barone Felix von Geigern
  • Gemma Griarotti: la dattilografa Flaemmchen
  • Vittorio Sanipoli: l'industriale Preysing
  • Giorgio Piamonti: l'impiegato Otto Kringelein
  • Gianrico Tedeschi: Dr. Otternschlag

Trama


In un fittizio Grand Hotel di Berlino, durante gli ultimi anni della Repubblica di Weimar, si intrecciano le storie di svariati personaggi: madame Grusinskaya, star del balletto, eccentrica diva, si trova in una fase di calo della popolarità e, dopo un'esibizione non apprezzata dal pubblico, pensa di togliersi la vita. Viene fermata dallo spiantato barone von Geigern, un nobile decaduto che sopravvive con piccoli traffici e che si è introdotto nella camera della ballerina per tentare di rubare le sue perle, un colpo che lo aiuterebbe a far fronte a un debito di 5.000 marchi con degli strozzini.

L'industriale Preysing è in albergo per incontrare i rappresentanti di una ditta manifatturiera per la firma di un contratto che potrebbe risollevare le sorti della ditta del suocero sull'orlo del fallimento. A tale scopo assume la segretaria Flaemchen, soprannominata Fiamma, con lo scopo non troppo nascosto di sedurla.

La ragazza aveva incontrato il barone e con lui il contabile Kringelein, dipendente di Preysing, che dopo aver ricevuto notizie gravi riguardanti la sua salute ha deciso di lasciare il lavoro e godersi la vita negli ultimi mesi che gli rimangono.

Anche lei bisognosa di soldi, Flaemchen accetta la proposta di Preysing di partire con lui per Londra, mentre il contabile Kringelein viene invitato a una partita a poker dove - fortuna del principiante - sbanca il tavolo mentre il barone perde anche i pochi soldi che aveva.

La ballerina, innamoratasi del barone e spronata da lui, ritorna a teatro dove la sua esibizione raccoglie un successo clamoroso e si prepara a partire con lui per un breve periodo di vacanza che trascorrerà sulle Alpi, ma l'uomo ha bisogno di soldi. Avendo rinunciato a rubare le perle e non riuscendo a tradire il buon Kringeleim rubandogli la vincita, il barone entra nella stanza dell'industriale Preysing, mentre questi sta tentando di sedurre Flaemchen, ma viene sorpreso dall'uomo con il suo portafogli in mano e ucciso in uno scatto d'ira.

Il mattino seguente il corpo del barone viene portato via da un'uscita secondaria per non disturbare gli ospiti; Grusinskaya è raggiante per le prossime vacanze che trascorrerà a Tremezzo con il suo nuovo amore: nessuno del suo entourage ha avuto il coraggio di dirle la verità; Preysing viene condotto in galera mentre Flaemchen ha deciso di accompagnare Kringelein a Parigi per rendergli felici gli ultimi mesi che lo aspettano.

Partite queste persone, ne arrivano subito delle nuove con altre storie e forse altri drammi.


Produzione


La produzione del film fu affidata a Irving Thalberg il più importante produttore esecutivo della MGM degli anni trenta. Thalberg pensò di comporre il cast con più stelle del cinema del periodo, cosa che allora rappresentava una novità assoluta. Il film divenne così il prototipo degli all star movies, i film contenenti cast composti da più stelle del cinema e sorretti da una grossa campagna pubblicitaria.[1]

A Thalberg spettò anche il merito di convincere gli attori riluttanti a partecipare al lungometraggio. Greta Garbo era sul punto di rifiutare la parte perché voleva John Gilbert come co-protagonista (al posto di John Barrymore) e perché pensava di essere troppo vecchia (a 27 anni!) per interpretare una ballerina. Barrymore invece accettò un contratto di tre film con la MGM solo per apparire assieme alla Garbo. Wallace Beery, che riteneva il suo personaggio troppo sgradevole, fu convinto garantendogli che sarebbe stato l'unico personaggio a parlare con accento tedesco. Joan Crawford temeva che le sue scene fossero di minore rilevanza rispetto a quelle della Garbo e che sarebbero state cancellate (come in effetti poi avvenne in alcuni stati conservatori).[1]

Gli attori si confondono con i loro personaggi in maniera quasi totale: troviamo una Greta Garbo primadonna pretenziosa, una Joan Crawford "serva" e "disponibile", un Wallace Beery burbero e autoritario e un John Barrymore farfallone e sempre al verde.

Per evitare tensioni tra le dive protagoniste, i personaggi di Greta Garbo e di Joan Crawford non compaiono mai assieme in una stessa scena durante il film. Tuttavia un "rumor" non accreditato, dice che la Crawford si vendicò del fatto che la divina l'avesse spuntata nell'apparire per prima tra i titoli di testa: sapendo del disprezzo della Garbo per Marlene Dietrich (anch'esso più una leggenda che vero) e per i ritardatari, l'attrice si assicurò di arrivare sul set sempre in ritardo e che venissero suonate le canzoni della Dietrich durante le pause. In realtà Greta Garbo incontrando la Crawford, che per lei nutriva una totale ammirazione, si disse dispiaciuta di non condividere nemmeno una scena con lei. Fu, a detta di Joan Crawford, una delle esperienze più emozionanti della sua vita.


Riconoscimenti



Omaggi e parodie



Note


  1. Speciali DVD Warner Bros. Home Video
  2. (EN) Librarian of Congress Announces National Film Registry Selections for 2007, su loc.gov, Library of Congress, 27 dicembre 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  3. (EN) American Film Institute, AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES, su afi.com. URL consultato il 16 dicembre 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 78145067047366631383 · GND (DE) 7622575-6 · BNF (FR) cb14662182x (data)
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На других языках


[de] Menschen im Hotel (1932)

Menschen im Hotel (Originaltitel: Grand Hotel) ist der erste Spielfilm mit Starbesetzung, die unter anderem Greta Garbo, Joan Crawford und John Barrymore umfasste. Regie führte Edmund Goulding. Der Film wurde am 12. April 1932 in den US-Verleih gebracht und basiert auf dem gleichnamigen Bühnenstück von Vicki Baum.

[en] Grand Hotel (1932 film)

Grand Hotel is a 1932 American pre-Code drama film directed by Edmund Goulding and produced by Metro-Goldwyn-Mayer. The screenplay by William A. Drake is based on the 1930 play of the same title by Drake, who had adapted it from the 1929 novel Menschen im Hotel by Vicki Baum. To date, it is the only film to have won the Academy Award for Best Picture without being nominated in any other category.

[es] Grand Hotel (película de 1932)

Grand Hotel (en inglés, Grand Hotel, /ˈɡrænd hoˈtɛl/) es una película dramática pre-code estadounidense de 1932, dirigida por Edmund Goulding y producida por Metro-Goldwyn-Mayer. El guion de William A. Drake está basado en su obra de teatro de 1930 del mismo título, adaptada previamente de una novela de 1929 Menschen im Hotel de Vicki Baum. Ganadora del Premio de la Academia a mejor película,[1] hasta la fecha es la única película que ha ganado este premio sin haber sido nominada en ninguna otra categoría.[1]
- [it] Grand Hotel (film 1932)

[ru] Гранд-отель (фильм)

«Гранд-отель» (англ. Grand Hotel) — классический американский драматический фильм 1932 года, снятый режиссёром Эдмундом Гулдингом в стиле ар-деко. Основан на романе австрийской писательницы Вики Баум «Люди в отеле» (нем. Menschen im Hotel, 1929), адаптированный Уильямом Дрейком и Белой Балаж. Премьера состоялась 12 апреля 1932.



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