Harriet è un film biografico del 2019 diretto da Kasi Lemmons. Il film racconta la vita dell'attivista Harriet Tubman, che per tutta la vita ha combattuto per l'abolizione della schiavitù e poi per il suffragio femminile.
Protagonista del film è Cynthia Erivo, nel ruolo di Harriet Tubman, fanno parte inoltre del cast principale Leslie Odom Jr., Joe Alwyn, Jennifer Nettles, Clarke Peters e Janelle Monáe.
Trama
La vera Harriet Tubman nel 1885
L'abolizionista Harriet Tubman conduce alla libertà centinaia di schiavi lungo la Ferrovia Sotterranea.
Produzione
Cast
Nel 2015, l'attrice Viola Davis avrebbe dovuto recitare e produrre un film biografico su Harriet Tubman, ma il progetto non è mai stato realizzato.[1] Lo sviluppo di un nuovo film è iniziato a maggio 2016.[2] Nel febbraio 2017, Cynthia Erivo è stata scelta per il ruolo di Tubman, con Seith Mann alla regia su una sceneggiatura di Gregory Allen Howard.[3]
Kasi Lemmons è stata ingaggiata come regista a settembre 2018, nonostante il passato fallimento del film da lei diretto Un Natale speciale a New York.
Riprese
Le riprese hanno avuto luogo totalmente in Virginia, da ottobre a dicembre del 2018.[4][5] In particolare per le scene di schiavitù e lavori forzati nelle piantagioni è stata utilizzata l'antica zona nella contea di Charles City.
Distribuzione
La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 10 settembre 2019.[6]
Il film è anche stato pubblicato in home video dal 6 agosto dello stesso anno.[8]
Accoglienza
Incassi
A fronte di un budget di 17 milioni di dollari, Harriet ha incassato oltre 43 milioni tra Stati Uniti e Canada, altri 200mila in tutti gli altri Paesi del mondo, per un totale mondiale di circa $ 44 milioni (con l'aggiunta poi di altri 4,2 milioni con la vendita di home video[9]).[10]
Inoltre il film ha incassato 3,9 milioni di dollari soltanto durante il suo primo weekend di apertura al cinema, arrivando al termine della prima settimana a quasi $ 12 milioni, e posizionandosi quarto nella classifica dei migliori incassi del mese (per poi venir sorpassato da Terminator - Destino oscuro[11]).
Critica
L'aspetto sicuramente più apprezzato del film è stata la performance attoriale di Cynthia Erivo, candidata infatti anche all'Oscar alla miglior attrice.
Sul sito web Rotten Tomatoes, il film riceve il 73% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 6,6/10, basato su 232 recensioni; il consenso critico del sito: "Harriet funge da sincero tributo a un periodo fondamentale nella storia americana, sebbene peggiorato da un approccio frustrante e pieno di stereotipi".[12]
Anche su Metacritic il film riceve un punteggio medio di 66 su 100, basato su 41 critiche, indicando "recensioni generalmente favorevoli";[13] invece il pubblico intervistato da CinemaScore, apprezzando molto il film, ha assegnato un raro voto pieno di "A+" (su una scala da A+ a F).[14]
Il periodico The New York Observer ha scritto del film:
Con abbastanza suspence da soddisfare il pubblico di oggi, ma anche con abbastanza velocità da salvarsi dal classico modello di biopic tradizionale, Harriet mantiene vivo l'interesse dello spettatore, e invita a non dimenticare mai tempi bui come quelli. Non è ancora la grande epopea sulla Guerra di secessione che ci si aspettava, ma è così ben strutturato da funzionare, e soprattutto la performance complessa della protagonista Cynthia Erivo è semplicemente meravigliosa!".[15]
Sul Chicago Sun-Times, il film ha ottenuto un buon voto di 3 stelle su 4, venendo definito per la Erivo "convincente" e "potente", così come per l'approccio di Kasi Lemmons alla storia vera: "La sceneggiatura entusiasmante incornicia molto bene la straziante missione [di Harriet Tubman] con un ritmo frenetico".[16]
Vi sono state però, anche se poche, pure delle recensioni negative; per esempio, IndieWire ha dato al film un voto di "B−", scrivendo che il film "non tenta di svecchiare il modello di film biografico, affidandosi invece al talento emergente Cynthia Erivo."[17]
Infine la statunitense Variety ha pubblicato la seguente recensione: "Cynthia Erivo interpreta in maniera sublime la schiava fuggita dalle catene Harriet Tubman con una furia lacerata dal dolore… Ma per il resto il biopic di Kasi Lemmons è più bisognoso di affetto che ispirato!".[18]
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