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I criminali della galassia (Wild, Wild planet nella edizione statunitense) è un film di fantascienza del 1965 diretto e prodotto da Antonio Margheriti sotto lo pseudonimo di Anthony M. Dawson. È stata la prima[1] pellicola pubblicata del cosiddetto "quartetto Gamma Uno"[1] (dal nome della stazione spaziale usata come ambientazione), una serie di quattro film a basso costo girati contemporaneamente da Margheriti per il mercato statunitense.[2]

I criminali della galassia
Titolo originaleI criminali della galassia
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneItalia
Anno1965
Durata88 min
Generefantascienza, drammatico
RegiaAntonio Margheriti (come Anthony Dawson)
SoggettoIvan Reiner, Renato Moretti
SceneggiaturaRenato Moretti, Ivan Reiner
ProduttoreJoseph Fryd, Antonio Margheriti
Produttore esecutivoGiovanni Masini (come John Masin)
Casa di produzioneMercury Film International
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaRiccardo Pallottini
MontaggioOtello Colangeli
Effetti specialiAurelio Pennacchia
MusicheAngelo Francesco Lavagnino
ScenografiaPiero Poletto
CostumiBerenice Sparano
Interpreti e personaggi
  • Tony Russel (come Tony Russell): Mike Halstead
  • Lisa Gastoni (come Jane Fate): Connie Gomez
  • Massimo Serato: Professor Nurmi
  • Carlo Giustini : Caine
  • Franco Nero: Jack
  • Enzo Fiermonte: Professor Cuppin
  • Umberto Raho : Generale Halstead
  • Vittorio Bonos : Anton Fryd, un nano
  • Aldo Canti
  • Franco Doria
  • Margherita Horowitz: la Signora Fowler
  • Carlo Kechler : Werner
  • Rodolfo Lodi : Claridge
  • Renato Montalbano:
  • Piero Pastore
  • Isarco Ravaioli: un sergente
  • Franco Ressel : il tenente Jeffries
  • Claudio Scarchilli
  • Moa Tahi (come Moha Tahi): il Capo A.G.
  • Victoria Zinny (come Victoria Zinn): un'agente A.G.
  • Aldo D'Ambrosio (non accreditato): Anton Fryd
  • Lino Desmond (non accreditato): Schneider
  • Michel Lemoine (non accreditato)
  • Sandro Mondini (non accreditato): il Dottor Delfos
  • Giuliano Raffaelli (non accreditato): Francini
  • Kitty Swan (non accreditata): un'agente A.G.
  • Goffredo Unger (non accreditato): Charles De Lauty
Doppiatori italiani
  • Riccardo Cucciolla: Mike Halstead
  • Mirella Pace: Connie Gomez
  • Renato Izzo: il professor Nurmi
  • Giacomo Piperno: Jack
  • Silvano Tranquilli: Ken
  • Giorgio Piazza: il Generale Paul Maitland
  • Renato Mori: il tenente Jeffries
  • Sergio Rossi: Charles De Lauty

Trama


In una epoca futura non meglio precisata, si verifica una serie di sparizioni di persone. Un ufficiale militare indaga infiltrandosi nel laboratorio del Professor Nurmi, responsabile dei sequestri, che utilizza i soggetti per folli esperimenti genetici.


Produzione


Il film fu prodotto con costi assai ridotti dalla Mercury Film International per conto della Metro Goldwyn Mayer, assieme ad altri tre (I diafanoidi vengono da Marte, Il pianeta errante e La morte viene dal pianeta Aytin) girati contemporaneamente da Margheriti nel giro di dodici settimane, sfruttando stesse scenografie e la maggior parte del cast. Inizialmente realizzati per il mercato televisivo statunitense,[2] con l'intento di dare vita a un nuovo genere "made in Italy" (dopo quello spaghetti western) economico, differenziandosi dai lungometraggi americani ad elevato budget. Il ciclo è rimasto noto come Quartetto Gamma Uno dal nome dell'immaginaria stazione spaziale usata come ambientazione. Per il resto, le quattro storie sono completamente diverse tra loro e i protagonisti dei primi due film cambiano nei successivi.[1]

Tutto il cast italiano era accreditato con pseudonimi anglosassoni, per dare l'impressione che si trattasse di un film statunitense.


Distribuzione


La Metro Goldwyn Mayer decise di lanciare questo e gli altri tre film della serie sul mercato cinematografico statunitense prima dello sfruttamento televisivo.[1] Il film uscì nel 1965 negli Stati Uniti, distribuito dalla MGM, con il titolo Wild, Wild Planet.[1]

Fu distribuito nelle sale italiane dalla Titanus il 1º luglio 1966.


Accoglienza



Critica


«Uno scienziato pericoloso nella sua folle genialità, donne misteriose che circuiscono le vittime designate, umanoidi dotati di quattro braccia: sono questi alcuni degli ingredienti che Margheriti impiega per rilanciare la fantascienza all'italiana ed esportarla sul mercato americano. Il film, accolto con indifferenza dalla critica nostrana, è stato rivalutato nel corso degli anni come opera originale, ricca di spunti e di citazioni [...].»

(Fantafilm[3])

«Primo dei quattro episodi della saga dedicata alla stazione orbitante Gamma uno, "I Criminali della Galassia" è forse il migliore tra i quattro film, dove ambientazione, scenografie e musica si combinano mirabilmente, creando un effetto kitsch che mantiene intatto il suo fascino.»

(Fabio Giovannini, Danze macabre. Il cinema di Antonio Margheriti, 2004)

Note


  1. I Criminali della Galassia Archiviato il 14 marzo 2012 in Internet Archive.
  2. Gennaio con Antonio Margheriti ∂ Fantascienza.com
  3. Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), I criminali della galassia, in Fantafilm. URL consultato il 9 aprile 2012.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


Portale Cinema
Portale Fantascienza

На других языках


[en] Wild, Wild Planet

Wild, Wild Planet (Italian: I Criminali della Galassia, lit. 'Criminals of the Galaxy') is a 1966 Italian science fiction film directed by Anthony Dawson and written by Renato Moretti and Ivan Reiner. Tony Russel stars as Commander Mike Halstead.[2][1]

[es] Wild, Wild Planet

Wild, Wild Planet, cuyo título original es, en italiano, Criminal della Galassia("Los criminales de la galaxia"), es una película italiana, de 1965, de los géneros ciencia ficción y terror, dirigida por Antonio Margheriti, escrita por Renato Moretti e Ivan Reiner. Está protagonizada por Tony Russel, como el comandante Mike Halstead; también destacan Lisa Gastoni, Franco Nero, Massimo Serato.
- [it] I criminali della galassia



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