Premiato con l'Orso d'oro alla 9ª edizione del Festival di Berlino,[1] rappresenta uno dei primi esempi della nascente Nouvelle vague francese. Tra i protagonisti ci sono Gérard Blain, Jean-Claude Brialy e Juliette Mayniel.
Il film segnò l'inizio di una lunga collaborazione di Chabrol con lo sceneggiatore Paul Gégauff e con l'attrice Stéphane Audran, musa e futura moglie del regista francese.[2]
Trama
Il giovane e timido Charles si trasferisce dalla provincia a Parigi per terminare gli studi insieme al cugino, il frivolo e amorale Paul. Nonostante la profonda differenza di carattere, i due iniziano a frequentare gli stessi amici e a condurre una vita sregolata, finché Charles s'innamora di Florence e le dichiara il suo amore. La ragazza sceglie però di diventare l'amante di Paul e Charles decide di gettarsi anima e corpo nello studio per consolarsi. Dopo essere stato bocciato agli esami, al contrario di Paul che riesce a superarli senza fatica grazie alla sua improntitudine, Charles cade nella disperazione e tenta di uccidere nel sonno il cugino, ma sarà quest'ultimo ad ucciderlo incidentalmente.
Colonna sonora
I seguenti brani della colonna sonora, scritti dal compositore e paroliere francese Paul Misraki, sono inclusi nella raccolta Musiques Originales de Films Vol. 2 - Nouvelle Vague pubblicata nel 1998 dalla Larghetto Music:[3]
Primo movimento, dalla Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart – London Symphony Orchestra diretta da Josef Krips
La morte di Sigfrido, da Il crepuscolo degli dei di Richard Wagner – Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire diretta da Carl Schuricht
Preludio della morte di Isotta, da Tristano e Isotta di R. Wagner – Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire diretta da Carl Schuricht
La cavalcata delle Valchirie, da La Valchiria di R. Wagner – Wiener Philharmoniker diretta da Hans Knappertsbusch
Distribuzione
Il film è stato distribuito nelle sale francesi dall'11 marzo 1959.[5]
Nel 1990 è stato proiettato di nuovo al Festival di Berlino, nella retrospettiva "40 Years Berlinale" dedicata ad alcuni dei film più significativi delle passate edizioni.[6]
Date di uscita
Francia (Les Cousins) – 11 marzo 1959
Svezia (Kusinerna) – 14 settembre 1959
Germania Ovest (Schrei, wenn du kannst) – 9 ottobre 1959
Giappone (いとこ同志) – 10 ottobre 1959
Stati Uniti (Les Cousins) – 23 novembre 1959
Finlandia (Rohkea nuoruus) – 30 novembre 1959
Danimarca (Fætrene) – 14 marzo 1960
Italia (I cugini) – 14 gennaio 1961
Spagna (Los primos) – 17 gennaio 1969
Accoglienza
Critica
Il sito Rotten Tomatoes riporta il 93% di recensioni professionali con giudizio positivo e un voto medio di 8,3 su 10.[7]
Alla sua uscita, il critico Bosley Crowther scrisse sul New York Times che Claude Chabrol «è più abile con la macchina da presa che con la penna e il film è più credibile per gli occhi di quanto non lo sia per una mente scettica, ma non è meno travolgente».[7]
Note
I cugini - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
I cugini - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии