Il cadavere di Helen non mi dava pace (La casa de las muertas vivientes) è un film del 1972 diretto da Alfonso Balcázar con lo pseudonimo di Al Bagran.[1]
Il cadavere di Helen non mi dava pace | |
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Titolo originale | La casa de las muertas vivientes |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Spagna, Italia |
Anno | 1972 |
Durata | 87 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | thriller, orrore |
Regia | Al Bagran |
Soggetto | Alfonso Balcázar, José Ramón Larraz |
Sceneggiatura | Alfonso Balcázar, Giovanni Simonelli |
Produttore esecutivo | Antonio Liza |
Casa di produzione | Balcázar Producciones Cinematográficas, International Apollo Films |
Distribuzione in italiano | Fida Cinematografica |
Fotografia | Jaime Deu Casas |
Montaggio | Teresa Alcocer |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Alberto Boccianti |
Costumi | Luciana Marinucci |
Trucco | Elisa Aspachs |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La pellicola è conosciuta anche con il titolo Una tomba aperta... una bara vuota.[2]
Oliver Bromfield è discendente di una ricca famiglia inglese. Dedito all'alcol, l'uomo è convinto di aver causato la morte della sua prima moglie, Helen Bromfield.
Vessato dai continui sensi di colpa, scaturenti soprattutto dai rimproveri della sua giovane matrigna Sarah, decide di partire alla ricerca della felicità. Dopo un lungo viaggio in Italia torna nella sua tenuta accompagnato da una nuova giovane moglie, Ruth.
Ruth non è vista di buon occhio né da Jenny, sorella di Oliver, né da Sarah. Col passare dei giorni è sempre più evidente che Sarah è segretamente innamorata di Oliver e, col suo comportamento, cerca di allontanare i due sposi. Jenny, dal canto suo, è ostile nei confronti di Ruth e dimostra un carattere perverso e vizioso. Oliver, nonostante l'amore di Ruth, comincia a dare segni di squilibrio dovuti, soprattutto, a quell'antico rimorso che si porta dentro: la convinzione di avere causato la morte della precedente moglie, facendola franare rovinosamente dalle scale, in un momento in cui la sua mente era annebbiata dall'alcol. Il clima della casa, già inquietante per l'innaturale aspetto gotico, diventa ancor più insopportabile quando una serie di eventi sembrano minacciare la vita di Ruth. La giovane sposa, quindi, decide di rivolgersi ad un detective privato del luogo. L'uomo accorso nella casa dei Bromfield inizia le sue indagini ma viene quasi subito assassinato da una figura misteriosa. Seguono la stessa sorte anche la cameriera Clara e la stessa Jenny, che probabilmente aveva individuato l'identità dell'assassino. Ruth resta sola, dovendo scoprire la vera identità dell'assassino.
Il film è stato distribuito nei cinema italiani dalla Fida Cinematografica a partire dal mese di gennaìo del 1972.[3]
Alcune date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state:
Nella sua prima uscita cinematografica italiana, agli inizi del 1972, la pellicola è stata distribuita con il titolo "Il cadavere di Helen non mi dava pace"[6] per poi cambiare in "Una tomba aperta... una bara vuota" nella seconda metà dello stesso anno.[2][7]
Nel 2017 è stata distribuita, dalla Dorado Films, una versione in Blu-ray con solo audio inglese intitolata "The Night of the Scorpion".[8]
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