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Il cantico dei cantici (The Song of Songs) è un film drammatico del 1933 diretto da Rouben Mamoulian e interpretato da Marlene Dietrich e Brian Aherne.

Disambiguazione – Se stai cercando il testo contenuto nella Bibbia, vedi Cantico dei cantici.
Il cantico dei cantici
Da sinistra, Rita La Roy, Morgan Wallace e Marlene Dietrich recitano una scena del film
Titolo originaleThe Song of Songs
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1933
Durata90 min (2.483 metri)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico
RegiaRouben Mamoulian
Soggettodal romanzo Das Hohe Lied (1908) di Hermann Sudermann
Edward Sheldon (lavoro teatrale)
SceneggiaturaLeo Birinsky e Samuel Hoffenstein
Benjamin Glazer, Rouben Mamoulian, Edwin Justus Mayer (non accreditati)

Josephine Lovett, S.K. Lauren (trattamento, non accreditati)

Casa di produzioneParamount Pictures
Distribuzione in italianoParamount (1934)
FotografiaVictor Milner
ScenografiaHans Dreier (non accreditato)
S. Cartaino Scarpitta (scultore, non accreditato)
CostumiTravis Banton (non accreditato)
Eugene Joseff (gioielli) (non accreditato)
Interpreti e personaggi
  • Marlene Dietrich: Lily Czepanek
  • Brian Aherne: Richard Waldow
  • Lionel Atwill: Barone von Merzbach
  • Alison Skipworth: Mrs. Rasmussen
  • Hardie Albright: Walter Von Prell
  • Helen Freeman: Fräulein Von Schwertfeger
  • Wilson Benge: Maggiordomo (non accreditato)
  • Richard Bennett: Barone von Merzbach (rimpiazzato da Lionel Atwill) (non accreditato)
  • Adrienne D'Ambricourt: insegnante francese (non accreditato)
  • James A. Marcus: Cleric (non accreditato)
  • Paul Panzer: (non accreditato)
  • Florence Roberts: negozio di libri (non accreditato)
  • Hans Schumm: (non accreditato)
  • Morgan Wallace: ammiratore (non accreditato)
  • Rita La Roy: non accreditata
  • Eric Wilton: maggiordomo dal Barone von Merzbach (non accreditato)
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale (1934)
  • Tina Lattanzi: Lily Czepanek
  • Romolo Costa: Richard Waldow
  • Gino Cervi: Barone von Merzbach

Il romanzo Das Hohe Lied del 1908 di Hermann Sudermann, era stato adattato per il teatro da Edward Sheldon. Il lavoro di Sheldon aveva debuttato a Broadway, all'Eltinge 42nd Street Theatre il 22 dicembre 1914 restando in cartellone per 191 rappresentazioni[1].

Il lavoro era già stato portato sullo schermo in due film muti: la prima versione cinematografica era stata nel 1918 The Song of Songs di Joseph Kaufman; la seconda, aveva preso il titolo di Lily of the Dust. Diretto da Dimitri Buchowetzki, la pellicola del 1924 aveva come protagonisti Pola Negri e Ben Lyon.


Trama


Lily è una contadina, la quale si reca a Berlino a lavorare nella libreria della vecchia zia, Mrs. Rasmussen.

Costretta a sottostare alle rigide regole della donna, la ragazza trova un po' di sollievo nelle scappatelle notturne avente luogo lo studio dello scultore Richard Waldow.

Quest'ultimo durante il primo incontro con Lily nella libreria della zia, le aveva proposto di posare per lui.

Anche se all'inizio riluttante, la ragazza finisce per superare le sue inibizioni e a posare senza veli per lui.

Col passare del tempo entrambi si innamorano, lui però ad opera compiuta lascia senza lo studio e Berlino senza preavviso.

Lily rimane sola e con il Barone von Merzbach, suo pretendente, infatuato dalla carica erotica emanata dalla statua.

Non avendo prospettive Lily accetta la proposta di matrimonio del Barone e oltre ad acquisire un nome e una posizione in società, viene anche istruita al canto, alla musica, al francese, alla storia e alla geografia.

Anche se è diventata una lady a tutti gli effetti, si accorge di non sopportare la compagnia dell'alta società e soprattutto i modi goffi del marito.

Un giorno viene a far visita nella loro residenza Richard stesso, con l'incarico di portare loro la statua di Lily che il Barone ha acquistato.

Lily infuriata con Richard per averla lasciata, finge una fuga d'amore nella capanna del giardiniere, suo ammiratore, per far ingelosire Richard.

La capanna però prende fuoco quindi Lily e il giardiniere vengono scoperti sotto lo sdegno dei presenti.

Il marito furibondo la caccia e lei trova come unica soluzione una vita promiscua.

Diventa difatti una prostituta d'alto bordo che si aggira per la sala d'azzardo in cerca di qualche fortunato al gioco che le paghi champagne e sigarette.

Richard in seguito a varie ricerche la trova e la convince a venire ancora una volta nel suo studio, Lily però vede la statua e in un impeto di rabbia la distrugge a martellate.

La statua oltre a ritrarla, mostrava quella spensieratezza e ingenuità presenti al momento che fu scolpita.

Per Lily, gioventù e la prospettiva di una vita felice con il suo amato sono ormai un ricordo lontano e la seconda forse tuttora irrealizzabile.


Produzione


Il film fu prodotto dalla Paramount Pictures.


Distribuzione


Distribuito dalla Paramount Pictures, il film uscì nelle sale cinematografiche USA il 19 luglio 1933. Ebbe una distribuzione internazionale: in Austria uscì nello stesso anno come Das Hohe Lied, titolo che venne ripreso anche quando fu trasmesso dalla tv della Germania Federale il 19 aprile 1975 e dalla tv della DDR il 18 dicembre 1983[2].


Note


  1. The Song of Songs su IBDB
  2. IMDb release info

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Das Hohe Lied (1933)

Das Hohe Lied (Originaltitel: The Song of Songs) ist ein US-amerikanisches Filmdrama aus dem Jahre 1933. Unter der Regie von Rouben Mamoulian spielte Marlene Dietrich die Hauptrolle.

[en] The Song of Songs (1933 film)

The Song of Songs is a 1933 American Pre-Code romantic drama film starring Marlene Dietrich as a naive German peasant named Lily who moves to Berlin and suffers from a considerable amount of heartache. This particular version of the film was based on the 1908 novel by Hermann Sudermann, Das Hohe Lied. The novel's title, which translates to English as "The High Song," does indeed refer to the Song of Solomon, which is often described in German as "Das Hohe Lied der Liebe." However, that is not the only possible inference. "HoheLied" has been translated as "ode" "hosannas" "praises" and used in purely secular as well as religious contexts.[1] Most telling in this case is the use in German of the entire phrase to describe the "great song of love" or "ode to love" in Paul's First Epistle to the Corinthians. This creates a double layer of meaning to the title of the novel in German, one that could not be duplicated in an English rendition.
- [it] Il cantico dei cantici

[ru] Песнь песней (фильм, 1933)

«Песнь песней» (англ. The Song of Songs) — художественный фильм режиссёра Рубена Мамуляна.



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