Il cosmo sul comò è un film del 2008, suddiviso in quattro episodi, diretto da Marcello Cesena e distribuito nel circuito cinematografico italiano il 19 dicembre 2008[1]. Si tratta del settimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il cosmo sul comò | |
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Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2008 |
Durata | 94 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | comico, commedia |
Regia | Marcello Cesena |
Soggetto | Aldo, Giovanni e Giacomo e Valerio Bariletti |
Sceneggiatura | Aldo, Giovanni e Giacomo, Valerio Bariletti, Marcello Cesena |
Produttore | Paolo Guerra |
Casa di produzione | Medusa Film AGIDI Srl |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Agostino Castiglioni |
Montaggio | Danilo Torchia |
Musiche | Paolo Silvestri |
Scenografia | Paolo Monzeglio |
Costumi | Valeria Campo |
Trucco | Lorenzo Tamburini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Episodi | |
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La storia si articola in quattro episodi, a cui fa da cornice la storia del Maestro Tsu'Nam.
Tsu'Nam, un sedicente maestro orientale cieco, è sempre seguito dai suoi fedelissimi discepoli Pin e Puk. Il maestro è solito meditare ed esprimere continuamente "pillole di saggezza" all'ombra di un Ginkgo biloba. Quando lo fa percuote un potente gong (il Sacro Gong della Saggezza) che provoca ogni volta delle catastrofi (valanghe o eruzioni vulcaniche).
È il 3 agosto in una Milano deserta. Aldo, Giovanni e Giacomo devono partire per le vacanze con le rispettive famiglie. Aldo, padre di famiglia piuttosto sbrigativo e superficiale, sbaglia auto, scassinandone per errore una uguale alla sua e parcheggiata lì vicino, ed è costretto a subire le spese esagerate della moglie e a sopportare la bisbetica suocera. Giovanni, uomo estremamente pignolo e perfezionista, costringe i familiari ad aspettare chiusi in casa per 3 giorni per partire evitando l'esodo, ad attenersi alle sue rigide procedure e a seguirlo in vacanza partendo alle 5.30 del mattino. Giacomo cerca invece di convincere la moglie e la figlia, senza successo, a seguirlo in vacanza nel luogo previsto. Alla fine, dopo varie liti e peripezie, il gruppo non parte per il mare e trascorre le vacanze bivaccando all'interno dello Stadio Giuseppe Meazza.
In una piccola parrocchia di provincia con la chiesa che cade a pezzi, il parroco Padre Bruno e il sagrestano Mario sono alle prese con diversi problemi economici, causati anche dal fatto che Mario (che ha anche la cattiva abitudine di origliare le confessioni), conteggiando le misere offerte dei parrocchiani dopo ogni messa, ne ruba di nascosto la maggior parte per cercare di realizzare un suo sogno: comprarsi una moto.
Amico dei due è Beniamino, un ragazzo innamorato della commessa di un negozio di articoli per animali domestici, al punto che, pur di vederla, va tutti i giorni al negozio e compra un sacchetto di biscotti per cani (che inizialmente tiene e poi inizia ad offrire a un cane randagio che incontra quotidianamente) e un pesce rosso (che mette nella fontanella della chiesa, che contiene quindi ormai decine di pesci). Non riesce però mai a dichiararsi alla ragazza, neanche consegnandole una lettera, a causa della sua timidezza.
Un giorno Beniamino entra per caso in possesso di una valigia piena di banconote da 500 euro, lanciata da un ladro durante un inseguimento, e lo confessa a Don Bruno in presenza del sagrestano. I tre cercano di nascondere parte dei soldi in un sacchetto, ma il cane lo ruba e lo lascia in strada, dove viene gettato nel camion tritarifiuti. Alla fine Don Bruno, convintosi a non voler restituire più il maltolto, riesce ad utilizzare il denaro restante per far ristrutturare la chiesa, mentre Mario scappa con i soldi che aveva rubato comprandosi la moto e Beniamino infila la sua lettera d'amore nella cassetta per le offerte per gli animali abbandonati, riuscendo quindi, a quanto pare, a dichiararsi.
L'episodio è ispirato alla saga di Harry Potter; in una stanza di un castello ci sono alcuni famosi quadri che, in assenza di esseri umani, si animano e parlano tra loro. Ad un certo punto Aldo vuole andare a trovare il quadro di Maria Antonietta e lo fa riuscendo a staccarsi dal muro e muovendosi con la tela in equilibrio. Anche Giovanni prova a raggiungere allo stesso modo la Dama con l'ermellino, ma a metà strada perde l'equilibrio e gli cade la tela; riesce comunque ad arrivare a destinazione scivolando sul pavimento. Giacomo invece si vede arrivare, sempre in equilibrio, suo malgrado, il quadro di un marchese effeminato.
Dopo la nascita dei tre figli di Aldo e dei due figli di Giovanni, anche Giacomo e sua moglie, sposati da anni, desiderano disperatamente avere un figlio, ma purtroppo lui è quasi sterile. Ai due viene detto che per riuscire a concepire, occorre consumare un rapporto nel momento in cui la temperatura basale di lei si trova al valore utile di 38 gradi. Questo causa diversi inconvenienti e porta la coppia a recarsi da due dottoresse e da un luminare indiano che pratica la medicina ayurvedica, nel tentativo di ottenere la fecondazione. Tutti e tre però si rivelano piuttosto incompetenti e le loro cure provocano solo ulteriore frustrazione a Giacomo. Alla fine, quando è ormai rassegnato, Giacomo trova per caso due neonati in un cassonetto della spazzatura e li porta a casa, decidendo di adottarli.
Il film è diretto da Marcello Cesena, già regista degli spot pubblicitari televisivi per la Wind Telecomunicazioni interpretati dal trio dal 2005.[2]
Le riprese del film sono iniziate nel mese di giugno 2008[3] e si sono svolte per 10 settimane[4] a Milano e dintorni. Per l'episodio L'autobus del peccato è stata utilizzata come location la Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio e per gli interni della chiesa quella di San Vito di Gaggiano[5].
Nelle prime 5 settimane di programmazione, il film ha raccolto un incasso totale di 13,1 milioni di euro, di cui 2,4 nel primo weekend.[1]
Sul sito IMDb il film detiene un punteggio di 4.7/10.[6]
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