Il danno (Damage) è un film del 1992 diretto da Louis Malle, il cui soggetto è tratto dal romanzo Il danno di Josephine Hart.
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Il danno | |
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Titolo originale | Damage |
Paese di produzione | Francia, Regno Unito |
Anno | 1992 |
Durata | 112 min |
Genere | drammatico, erotico |
Regia | Louis Malle |
Sceneggiatura | David Hare |
Produttore | Skreba Nef. |
Fotografia | Peter Biziou |
Montaggio | John Bloom |
Musiche | Zbigniew Preisner |
Scenografia | Brian Morris |
Costumi | Milena Canonero |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Stephen Fleming è un rispettato ed importante politico inglese che viene improvvisamente travolto dalla passione amorosa, scatenata dalla conoscenza di Anna Barton, sofisticata ed elegante esperta di una casa d'aste, fidanzata del figlio Martyn.
In un crescendo irrefrenabile di passione l'uomo maturo, fino ad allora serenamente sposato, medico affermato e politico di grandi responsabilità, perde il controllo sulla propria esistenza fino a rendersi responsabile della morte del figlio, quando questi, in maniera assolutamente casuale, scopre la sconvolgente verità della relazione.
La storia di passione finisce nel dramma, ma, mentre Stephen abbandona completamente la propria precedente esistenza e si annulla in un contesto di isolamento, Anna, avendo già in precedenza attraversato una circostanza tragica, sopravvive alla sciagura. E ci viene detto da Stephen di averla vista solo un’altra volta per caso, con Peter, il suo fidanzato dell'adolescenza e un bambino in braccio.
«Ricordatelo, chi ha subìto un danno è pericoloso: sa di poter sopravvivere...» |
(Anna Barton/Juliette Binoche) |
Il danno cui fa riferimento il personaggio di Anna Barton è dovuto al legame morboso che la protagonista aveva vissuto con suo fratello di un anno più grande di lei sino alla prima adolescenza, quando però quest'ultimo, nell'incapacità di accettare che la sorella riuscisse a maturare delle relazioni amorose normali, finì per suicidarsi all'età di 16 anni. I risvolti psicologici del rapporto di passione che Anna intesse col padre del suo fidanzato creano una situazione complessa che ripropone l'impostazione sentimentale vissuta da Anna con il fratello. La storia è destinata tragicamente a ripetersi con una nuova morte, stavolta della persona da lei tradita e ignara di tutto.
La vicenda si svolge in un contesto di squisita eleganza formale (non passa inosservata certo la perfezione stilistica dei personaggi, creata anche per tramite della celebre costumista italiana Milena Canonero) che trasmette una londinese freddezza glaciale, in netto contrasto con il turbine di passione che travolge i due protagonisti.
La regia di un indiscusso maestro del cinema e la prova dei due grandi protagonisti tuttavia non sono bastati per fare centro nel cuore del pubblico (migliore l'esito in VHS e DVD che non al botteghino) mentre la critica si è divisa sulla completa riuscita del film. Unanimi i consensi per l'interpretazione di Miranda Richardson, moglie amorevole, colta e premurosa, ma lontana dal poter scatenare nel marito le emozioni di una passione spregiudicata e fatale. Fatale è, del resto, il titolo della versione francese, in relazione alla fatalità degli eventi nella trasposizione cinematografica, mentre come nella versione italiana, anche quella inglese riprende il titolo del romanzo di Josephine Hart, Damage.
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