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Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), noto più semplicemente anche come Il dottor Stranamore, è un film del 1964 diretto da Stanley Kubrick.

Disambiguazione – "Il dottor Stranamore" rimanda qui. Se stai cercando il romanzo, vedi Il dottor Stranamore (romanzo).
Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Sterling Hayden nel ruolo del generale psicopatico Jack D. Ripper
Titolo originaleDr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb
Lingua originaleinglese, russo
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno1964
Durata93 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1 (negativo)
1,66:1 (cinema europei)
1,85:1 (cinema americani) 1,66:1 (home video)
Generecommedia, satirico, guerra, fantascienza
RegiaStanley Kubrick
SoggettoPeter George (romanzo)
SceneggiaturaStanley Kubrick, Terry Southern, Peter George
ProduttoreStanley Kubrick
Produttore esecutivoLeon Minoff
Casa di produzioneColumbia Pictures,
Hawk Films
Distribuzione in italianoC.E.I.A.D. Columbia Pictures
FotografiaGilbert Taylor
MontaggioAnthony Harvey
Effetti specialiWally Veevers
MusicheLaurie Johnson
ScenografiaKen Adam
CostumiBridget Sellers
TruccoStewart Freeborn
Interpreti e personaggi
  • Peter Sellers: col. Lionel Mandrake/presidente Merkin Muffley/dott. Stranamore
  • George C. Scott: gen. "Buck" Turgidson
  • Sterling Hayden: gen. Jack D. Ripper
  • Keenan Wynn: col. "Bat" Guano
  • Slim Pickens: pilota magg. T.J. "King" Kong
  • Peter Bull: ambasciatore sovietico Alexei De Sadesky
  • Tracy Reed: miss Scott
  • James Earl Jones: bombardiere ten. Lothar Zogg
  • Jack Creley: Steines
  • Frank Berry: ten. H.R. Dietrich, D.S.O.
  • Glenn Beck: ufficiale di rotta ten. W.D. Kivel
  • Shane Rimmer: copilota cap. G.A. "Ace" Owens
  • Paul Tamarin: marconista ten. B. Goldberg
  • Gordon Tanner: gen. Faceman
  • Robert O'Neil: amm. Randolph
  • Roy Stephens: Frank
Doppiatori italiani
  • Giuseppe Rinaldi: col. Lionel Mandrake
  • Carlo Romano: presidente Merkin Muffley
  • Oreste Lionello: dott. Stranamore
  • Nando Gazzolo: gen. "Buck" Turgidson
  • Mario Feliciani: gen. Jack D. Ripper
  • Vinicio Sofia: pilota magg. T.J. "King" Kong
  • Gualtiero De Angelis: col. "Bat" Guano
  • Luciano De Ambrosis: bombardiere ten. Lothar Zogg
  • Rita Savagnone: miss Scott
  • Cesare Barbetti: marconista ten. B. Goldberg
  • Francesco Mulè: ambasciatore sovietico Alexei De Sadesky

La pellicola, prodotta e sceneggiata dallo stesso regista statunitense, è liberamente tratta dal romanzo Red Alert (1958) di Peter George. Nel 1989, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha inserito la pellicola nel primo gruppo di film selezionati per la conservazione nel National Film Registry.

Nel 1998 l'American Film Institute ha classificato il film al 26º posto nell'elenco dei 100 migliori lungometraggi di sempre, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso alla 39ª posizione.

La pellicola è stata anche inserita, al terzo posto, nella AFI's 100 Years...100 Laughs.


Trama


Il generale Jack D. Ripper[1][2], comandante di una base aerea statunitense, trasmette al suo stormo di bombardieri strategici B-52 in volo[3] l'ordine esecutivo del piano "R", piano di attacco contro l'Unione Sovietica, lasciando intendere che avrebbe decapitato il potere del presidente degli Stati Uniti. Gli equipaggi dei bombardieri, in particolare quello comandato dal maggiore T.J. "King" Kong, accolgono increduli la direttiva ma, ricevuta conferma dalla base, eseguono gli ordini e si dirigono verso i rispettivi obiettivi.

Trailer originale del film Dr. Strangelove (1964)

L'offensiva sovietica, in realtà, non si è mai verificata. Il colonnello Mandrake, un ufficiale britannico della Royal Air Force, coadiutore del generale Ripper, lo scopre casualmente intercettando un programma musicale alla radio e ne chiede ragione al generale. A tali domande, Ripper risponde barricandosi con lui nel suo ufficio dove, armatosi di pistola, rifiuta di richiamare gli aerei, spiegando al colonnello che l'ordine è una sua iniziativa personale per abbattere la "minaccia comunista", da un mondo che il generale disprezza visceralmente. Ripper pronuncia, poi, un discorso di incoraggiamento agli uomini della sua base: utilizzando come scusa la sicurezza assoluta dell'operazione, ordina di fare fuoco a qualunque mezzo, anche all'apparenza alleato, che si avvicini alla base, barricandosi così al suo interno, dopo aver tagliato ogni mezzo di comunicazione con l'esterno.

Nello stesso momento, il Pentagono e la Casa Bianca vengono informati dell'ordine e il generale Turgidson s'incarica di mettere al corrente il presidente Merkin Muffley di quanto sta accadendo. Il Comando aereo strategico non può richiamare gli aerei perché l'ordine esecutivo del piano "R" prevede per ragioni di sicurezza assoluta che tutte le trasmissioni debbano essere precedute da un codice di cui solo il generale Ripper è a conoscenza e questi, prima di dare il via al piano, ha dato comunicazione che tale manovra debba essere seguita dall'attacco con tutte le forze di cui gli Stati Uniti dispongono, per evitare la rappresaglia dei sovietici.

Il presidente, vista l'impossibilità di comunicare con il generale, ordina a una divisione di fanteria di irrompere nella base e di metterlo in contatto con lui. Il generale Turgidson, visto il poco tempo a disposizione, consiglia comunque di proseguire con il piano di Ripper e di lanciare i missili contro l'Unione Sovietica, rimproverando al presidente il suo atteggiamento "pacifista", ma viene da questi zittito, per poi trasecolare nel momento in cui Muffley convoca nella War Room l'ambasciatore sovietico Alexei De Sadeski, per mettersi in comunicazione con il Premier Dmitrij Kisov.

Mentre inizia l'attacco alla base i due capi di Stato iniziano la conferenza e, dopo che Muffley mette al corrente dell'accaduto l'omologo sovietico, scopre che uno dei bombardieri è diretto alla base missilistica di Laputa[4]. Quello è solo uno dei tanti inneschi per l'asso nella manica dell'Unione Sovietica, nato per creare un'opposizione alla superpotenza statunitense troppo superiore in ambito nucleare, il cosiddetto ordigno della fine di mondo: un dispositivo che, in caso di attacco, è progettato per far esplodere senza possibilità di disinnesco una serie di ordigni nucleari rivestiti da "Cobalto Torio G", causando una pioggia radioattiva che cancellerebbe la vita sulla Terra per circa 93 anni[5].

Il generale Ripper, mentre la sua base è sotto assedio, tenta di spiegare a Mandrake il motivo del suo gesto e il colonnello, sempre più convinto dell'instabilità mentale del suo superiore, scopre che l'attacco è dovuto in particolare al suo desiderio di reagire alla "fluorizzazione dell'acqua". Il ruolo nelle teorie della fluorocontaminazione": un ipotetico folle sabotaggio ordito dai sovietici, secondo cui questi contaminerebbero l'acqua potabile. Tale teoria altro non è che una vaneggiante giustificazione della sua impotenza sessuale. Nel frattempo, al Pentagono, il dottor Stranamore[6], uno scienziato ex nazista naturalizzato americano e direttore per lo sviluppo delle armi nucleari, spiega al presidente il funzionamento dell'ordigno, aggiungendo che l'effetto deterrente viene meno nel momento in cui il nemico non ne è a conoscenza, domandando quindi a De Sadeski come mai non abbiano dichiarato ufficialmente e globalmente l'esistenza di tale arma. L'ambasciatore risponde che l'annuncio sarebbe stato dato durante il congresso del PCUS che si sarebbe tenuto la settimana successiva poiché «...al presidente piacciono le sorprese».

La base di Burpelson viene conquistata; il generale Ripper, ritenendo che dopo la cattura sarà torturato per ottenere il codice per fermare i bombardieri, decide di suicidarsi per non essere costretto a rivelarlo. Mandrake, osservando i suoi appunti, scopre le lettere che compongono il famoso codice. Il colonnello Bat Guano, un ottuso militare totalmente fuori dai giochi e quindi ignaro di tutto, intende arrestarlo, ma Mandrake riesce faticosamente a convincerlo a sparare contro un distributore di bibite per trovare gli spiccioli necessari a chiamare il SAC (Comando aereo strategico) da un telefono pubblico e permettere il richiamo dei bombardieri. La telefonata viene effettuata e gli aerei vengono richiamati. Uno dei bombardieri però, quello comandato dal maggiore Kong, che si dirigeva verso Laputa, non risulta né abbattuto, né tra quelli che hanno ricevuto l'ordine di ritorno alla base.

Il presidente insiste con il collega sovietico affinché l'aereo venga abbattuto, ma questo, seppure danneggiato, continua a volare rasoterra risultando invisibile ai radar; inoltre la base non può comunicargli il codice per la ritirata dato che la radio è inutilizzabile dopo che un missile è esploso nelle sue vicinanze. Il generale Turgidson spiega che il maggiore "King" Kong ha abbastanza esperienza da raggiungere l'obiettivo malgrado le difficoltà e, nonostante tutti i tentativi dei sovietici di abbatterlo, il maggiore, che a causa del danneggiamento ha perso molto carburante ed è stato costretto a modificare il suo bersaglio, riesce comunque ad arrivare nei pressi di una base russa; mentre sta per sganciare le bombe un'avaria blocca il portello e "King" Kong per portare a termine la missione ad ogni costo è costretto a scendere a riparare personalmente il guasto: riesce a disincagliare il portello appena in tempo, rimanendo a cavalcioni della bomba e cadendo sul bersaglio urlando di gioia, agitando il suo cappello da cowboy come se fosse a cavallo di uno stallone ad un rodeo.

L'esplosione innesca l'olocausto nucleare e il dottor Stranamore propone al presidente di mantenere in vita la nazione, approntando le miniere più profonde come luoghi di riproduzione, in attesa che l'effetto delle radiazioni cessi e permetta il ritorno in superficie, avvisandolo che probabilmente anche i russi agiranno allo stesso modo, e che quindi è opportuno iniziare già da ora a organizzarsi per preparare la guerra futura. Dopo che l'ambasciatore sovietico si allontana scattando le ultime foto della War Room, le gigantesche esplosioni illuminano il cielo sulle note di We'll Meet Again di Vera Lynn, canzone della seconda guerra mondiale ottimistica e sentimentale, ma dotata anche di una vena di tristezza.[7]


Produzione


Le riprese si sono svolte tra il 28 gennaio e il 23 aprile 1963 in Inghilterra nei pressi di Londra. È uscito negli Usa il 29 gennaio 1964, mentre il Italia il 17 aprile successivo.


Sceneggiatura


Kubrick ha la felice intuizione di raccontare l'assurdità della distruzione mutua assicurata come una commedia nera, perché descrivere la fine dell'umanità e la distruzione del pianeta è impresa davvero ardua in chiave drammatica: le situazioni e le azioni perfettamente logiche conducono all'annientamento nucleare formando un meccanismo talmente perverso che si può descrivere con un umorismo nero, graffiante, acido, che raggela più che divertire[8].

«La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione.»

(Stanley Kubrick, fonte: Macmillan International Dictionary of Films and Filmmakers, vol. 1, p. 126)
(EN)

«"And it was at this point I decided to treat the story as a nightmare comedy. Following this approach, I found it never interfered with presenting well-reasoned arguments. In culling the incongruous, it seemed to me to be less stylized and more realistic than any so-called serious, realistic treatment, which in fact is more stylized than life itself by its careful exclusion of the banal, the absurd, and the incongrous. In the context of impending world destruction, hypocrisy, misunderstanding, lechery, paranoia, ambition, euphemism, patrioism, heroism, and even reasonableness can evoke a grisly laugh»

(IT)

«Fu a questo punto che decisi di trattare la storia come una commedia-incubo. Seguendo questo approccio, trovai che non interferiva mai con la presentazione di argomenti ben elaborati. Mentre eliminavo le incongruenze, mi sembrò meno stilizzata e più realistica di qualsiasi cosiddetta seria o realistica trattazione, che di fatto è più stilizzata rispetto alla vita stessa, per via della meticolosa esclusione delle banalità, dell'assurdo e delle incongruenze. Nel contesto dell'imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l'ambizione, gli eufemismi, il patriottismo, l'eroismo e anche la ragionevolezza possono evocare un'orribile risata.»

(Stanley Kubrick[9])

Dialoghi

I dialoghi sono stati sviluppati da Kubrick con la collaborazione di Terry Southern, surreali eppure sempre credibili:

(EN)

«Gentlemen, you can't fight in here. This is the War Room!»

(IT)

«Signori, non potete fare a botte in centrale operativa! (letteralmente: signori, non potete combattere qui! Questa è la sala della guerra!)»

(Presidente Muffley)

La sopracitata battuta è stata inserita nel 2005 nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall'American Film Institute, nella quale figura al 64º posto.

Gli attori principali, Peter Sellers e George C. Scott, in alcune scene improvvisano, con un risultato spesso esilarante:

«Dispiace anche a me, Dmitrij. Mi dispiace molto. Va bene, dispiace più a te che a me, però dispiace anche a me. A me dispiace quanto a te, Dmitrij. Non dire che a te dispiace più che a me, perché io ho il diritto di essere dispiaciuto quanto lo sei tu, né più né meno. Ci dispiace ugualmente, va bene? D'accordo.»

(Presidente Muffley)
Peter Sellers nei panni del dottor Stranamore
Peter Sellers nei panni del dottor Stranamore

Peter Sellers sin dai tempi di Lolita, altro lungometraggio di Kubrick, aveva dimostrato di essere un maestro della versatilità recitativa, vestendo i panni di personaggi diversi nel medesimo film. In Stranamore Sellers interpreta il giovane Mandrake, il presidente Muffley e, ovviamente, il ruolo dello stesso dottor Stranamore, che lo renderà celebre. La vera abilità sta nel caratterizzare fino alla caricatura ogni personaggio, giocando in particolare su accenti e gestualità: il braccio che scatta in aria per il saluto nazista, la mano ribelle che cerca di strangolare il suo proprietario non erano parte del copione ma soltanto geniali improvvisazioni di Sellers. Sempre a lui doveva spettare anche la parte del focoso pilota di B-52 ma a causa della slogatura di una caviglia e per la sua difficoltà di simulare un accento texano, fu costretto a rinunciare alla quarta parte.

Sebbene Peter Sellers sfrutti a dovere anche l'espressività del volto, Scott fa di meglio, con un continuo ma sempre azzeccatissimo esercizio di smorfie e contorsioni con i muscoli della faccia che lo avvicinano quasi ad un Jerry Lewis.[senza fonte] Anche Scott ama l'improvvisazione: per tutta la durata del film mastica furiosamente chewing gum, scimmiottando un atteggiamento tipicamente americano, e quando, durante le riprese, nella foga della recitazione scivola sul lucido pavimento rovinando per terra, è poi in grado di rialzarsi con tale naturalezza, come se la scena fosse programmata, che Kubrick, divertito, decide di non tagliare l'incidente.


Scenografia


«Bellissime le scenografie di Ken Adam, come la sala da guerra del Pentagono.»

(dal Dizionario dei film di Paolo Mereghetti)

La cabina del B-52 è una riproduzione perfettamente credibile sebbene uscita quasi completamente dalla fantasia degli scenografi[10] e anche la War Room, imponente e maestosa, è completamente opera di fantasia[11], infatti non esisteva niente del genere nella realtà; nonostante questo è entrata nell'immaginario collettivo: basti pensare che, poco dopo essere stato eletto, il presidente USA Ronald Reagan, non appena entrato nella Casa Bianca, chiese di poter visionare la War Room, suscitando stupore tra i presenti, i quali dovettero comunicargli, non senza qualche imbarazzo, che non esisteva nessuna War Room[12] (la stanza della Casa Bianca che più le si avvicina è la Situation Room, che però è di dimensioni più contenute). Nella mappa con le rotte dei velivoli, queste erano evidenziate da centinaia di lampadine a incandescenza per il cui raffreddamento, onde evitare la combustione della stessa struttura, necessitava un imponente sistema di ventilazione.

Kubrick volle che la superficie del tavolo della War Room fosse verde, in modo tale da far sembrare che i leader mondiali stessero giocandosi a poker – con i relativi bluff e macchinazioni propri del gioco – il destino del mondo. Tuttavia, la pellicola fu girata in bianco e nero a causa del budget limitato e quindi questo dettaglio non può apparire agli occhi dello spettatore.[13]


Colonna sonora


La colonna sonora del film è stata composta da Laurie Johnson; la musica che accompagna le scene del bombardiere è la melodia della canzone When Johnny Comes Marching Home, che fa parte del patrimonio storico delle melodie delle forze armate statunitensi. Durante la scena finale il brano in sottofondo è We'll Meet Again, interpretato da Vera Lynn, molto celebre negli anni della Seconda guerra mondiale.


Contesto storico e influenze


Il film ha trovato l'ispirazione nell'attualità, visto che è stato ideato e prodotto in piena guerra fredda, con la crisi dei missili di Cuba che si era appena conclusa. Dalla fine degli anni cinquanta il tema della guerra nucleare, che appariva all'epoca sempre più ineluttabile, è stato affrontato da molti libri e film: tra questi Il dottor Stranamore è tra quelli che più hanno influenzato l'immaginario collettivo, probabilmente perché permeato da un cinismo corrisposto dal pubblico.[14] Molti americani vivevano la costante minaccia atomica in modo apatico e con rassegnazione:[15] il film mostra come l'attuale sistema difensivo, basato sulla deterrenza, sia prono all'errore e alla follia umana. Il processo di annientamento, una volta innescato, è irreversibile e la collaborazione tra le superpotenze "dopo l'insorgere del problema" risulta inefficace: l'atto d'accusa per la mancata collaborazione è evidente.

(EN)

«For a majority of Americans, the bomb "became the unifying symbol of American safety and consensus," but for a small but growing minority it represented "American insecurity, immorality, insanity, and rebelliousness" (xxii). The emergence of a "culture of dissent" became evident as early as the late 1940s, particularly in popular culture forms such as film, fiction, and music. The explosive Cold War crises of the Kennedy administration incited a "moral awakening" about the bomb, according to Henrikson, as everyday Americans faced the real threat of nuclear annihilation for the first time. This awakening is best exemplified by Stanley Kubrick's classic 1964 film Dr. Strangelove, the first open critique of the bomb in popular culture. After Kubrick's film, the "culture of dissent" grew into the activism and rebellion of the 1960s and 1970s, which ultimately helped weaken the power of the Cold War state that controlled the bomb.»

(IT)

«Per la maggioranza degli Americani, la bomba "divenne il simbolo unificante della sicurezza e del consenso americano", ma per una piccola ma crescente minoranza rappresentava "l'insicurezza, l'immoralità, l'insanità e la ribellione americana". L'emergere della "cultura del dissenso" divenne evidente già dalla fine degli anni quaranta, in particolar modo in forme di cultura popolare come film, fiction e musica. Secondo Henrikson, le crisi dirompenti della Guerra Fredda sotto l'amministrazione Kennedy incitarono un "risveglio morale" riguardo alla bomba, perché gli americani medi fronteggiavano il pericolo dell'annientamento nucleare per la prima volta. Questo risveglio è esemplificato al meglio dal classico del 1964 di Stanley Kubrick, Il dottor Stranamore, la prima aperta critica alla bomba nella cultura popolare. Dopo il film di Kubrick, la cultura del dissenso crebbe nell'attivismo e nella ribellione degli anni '60 e '70, che alla fine contribuirono a indebolire il potere degli stati della guerra fredda che controllavano la bomba.»

(Mark D. Van Ells commentando il libro Dr. Strangelove's America: Society and Culture in the Atomic Age)

Il film rimane sempre attuale per il persistere di sistemi politici contrapposti armati con ordigni di distruzione di massa.


Sessualità


Secondo Paolo Mereghetti «...la catastrofe atomica che incombe sull'umanità è vissuta come un lungo, insistito rapporto erotico [...] senza che lo sberleffo nasconda l'attacco ai miti cardine del potere».[16]

Sarà la frustrazione dell'istinto sessuale del generale Ripper (che impazzisce piuttosto che ammettere la propria impotenza) a dare il via alla sequenza di avvenimenti descritti dal film.[17]

Già Herman Kahn aveva ipotizzato una "guerra non voluta" scatenata dai motivi più vari come l'errore umano, il guasto meccanico, il falso allarme o comportamenti non autorizzati. Kubrick, che si era documentato su molti libri tra cui Thinking about the Unthinkable di Kahn, enfatizza la natura sessuale dell'impulso alla guerra nel film dimostrandosi oltretutto lungimirante in quanto come motivo di una guerra nucleare non sarebbe stato credibile l'istinto sessuale fino alla fine degli anni '60.[senza fonte] Il film è pieno di riferimenti sessuali: oltre ad approssimarsi la rivoluzione sessuale, occorre considerare la partecipazione alla sceneggiatura di Terry Southern, già famoso in quegli anni con il romanzo Candy per il suo umoristico approccio al sesso:


Riconoscimenti


Candidato ai Premi Oscar 1965 con quattro nomination (miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale), non ne vinse neanche uno (nelle prime tre categorie prevalse My Fair Lady, nell'ultima Becket e il suo re). Fu invece riconosciuto dai Premi BAFTA come miglior film, miglior film britannico e migliore scenografia britannica in b/n.

Nel 1989 è stato inserito fra i film conservati nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[18]

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventiseiesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[19] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al trentanovesimo posto.[20] Nel 2000 l'ha inserito al terzo posto della classifica delle migliori cento commedie statunitensi del cinema americano.[21]

È al 78º posto nella classifica dei 250 film migliori di tutti i tempi, stilata dai frequentatori dell'Internet Movie Database.

Premi

Documentario


Inside the Making of Dr. Strangelove è un film documentario prodotto nel 2000 e diretto da David Naylor in cui i protagonisti del film, ovvero alcuni degli attori e il cast che ha lavorato dietro le quinte ne raccontano la genesi. Il merito di questo documentario di soli 45 minuti è quello di apportare molte informazioni utili ad una fruizione consapevole del film. Il documentario è stato pubblicato per la prima volta nel DVD del film Edizione Speciale per il 40º Anniversario dalla Columbia TriStar Home Entertainment.


Citazioni e riferimenti



Note


  1. Il personaggio del generale Ripper contiene evidenti riferimenti ai generali statunitensi Curtis LeMay e Thomas S. Power, energici assertori negli anni 50 e 60 dell'impiego senza esitazioni delle armi nucleari e della rappresaglia massiccia nucleare; in (EN) Truth Stranger Than Strangelove, su nytimes.com. URL consultato il 25 agosto 2016.
  2. Il nome del generale è un riferimento per assonanza al celeberrimo assassino di fine '800 Jack lo squartatore, Jack the ripper in inglese
  3. Durante la guerra fredda, dal 1960 al 1968 fu attivata l'operazione Chrome Dome: un certo numero di bombardieri strategici erano tenuti in volo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno come deterrente contro eventuali attacchi a sorpresa e per essere immediatamente e autonomamente operativi in caso di attacco a sorpresa sovietico che avesse disorganizzato la catena di comando americana.
  4. Laputa è l'isola degli "scienziati pazzi", descritta nel romanzo I viaggi di Gulliver, di Jonathan Swift.
  5. L'ordigno era stato effettivamente ipotizzato dallo scienziato Edward Teller.[senza fonte]
  6. Il dottor Stranamore, da Merkwürdigliebe, il suo nome tedesco, basato su aspetti di Herman Kahn e Wernher von Braun (alcuni critici hanno voluto riconoscere anche atteggiamenti e tic dello scienziato ungherese fuoruscito Edward Teller, padre della bomba H). Secondo altri interpreti del film invece il personaggio del dottor Stranamore sarebbe ispirato alla figura di John Von Neumann, ideatore dell'Architettura dei calcolatori e strenuo sostenitore della guerra atomica contro l'Unione Sovietica. La voce del dottor Stranamore è presumibilmente basata su quella del fotografo austriaco-americano Weegee, che collaborò con Kubrick come consulente.
  7. La canzone e la cantante sono citate esplicitamente dai Pink Floyd nella canzone Vera (Waters) tratta dall'album The Wall (1979)
  8. Tempi Moderni.com Archiviato il 20 novembre 2007 in Internet Archive.
  9. A Commentary on Dr. Strangelove, su visual-memory.co.uk. URL consultato il 9 marzo 2014.
  10. Il Pentagono non ha collaborato alla realizzazione del film.
  11. La War Room è un enorme locale asettico, dalla sezione triangolare (pavimento e parete sono i cateti, il soffitto l'ipotenusa). Sulla parete la mappa dell'Urss con le rotte dei bombardieri. Nel centro della War Room c'è l'enorme tavolo rotondo intorno a cui siedono il presidente, il suo staff e le altissime cariche dello Stato Maggiore. In fondo alla stanza, tra il tavolo e l'angolo acuto, è allestito un buffet su un tavolo rettangolare.
  12. Raccontato nel documentario Inside the Making of Dr. Strangelove https://www.youtube.com/watch?v=iJ6BiRtGTAk&feature=youtu.be&t=2635
  13. Il Dottor Stranamore - Triva
  14. (EN) Articolo sul film, su tags.library.upenn.edu. URL consultato il 10 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  15. (EN) Articolo Dr. Strangelove's America: Society and Culture in the Atomic Age
  16. Paolo Mereghetti, Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008, Baldini Castoldi Dalai, 2007, p. 914.
  17. Gene D. Phillips, Dr Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb , a cura di Alison Castle, in: "The Stanley Kubrick Archives", Taschen, 2008
  18. (EN) National Film Registry, su loc.gov, National Film Preservation Board. URL consultato il 3 gennaio 2012.
  19. (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  20. (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2015).
  21. (EN) AFI's 100 Years... 100 Laughs, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 4 gennaio 2015.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[en] Dr. Strangelove

Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb, known simply and more commonly as Dr. Strangelove, is a 1964 black comedy film that satirizes the Cold War fears of a nuclear conflict between the Soviet Union and the United States. The film was directed, produced, and co-written by Stanley Kubrick and stars Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden, and Slim Pickens. The film was made in the United Kingdom. The film is loosely based on Peter George's thriller novel Red Alert (1958).

[es] Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb

Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb[4] (en España, ¿Teléfono rojo? Volamos hacia Moscú;[5] en Hispanoamérica, Dr. Insólito o: Cómo aprendí a dejar de preocuparme y amar la bomba) es una película angloamericana[6] de 1964 del género de comedia de humor negro, producida y dirigida por Stanley Kubrick.[7]
- [it] Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba

[ru] Доктор Стрейнджлав, или Как я перестал бояться и полюбил бомбу

«До́ктор Стре́йнджлав, или Как я переста́л волноваться и полюби́л атомную бо́мбу» (англ. «Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb»[К 1]) — кинофильм 1964 года режиссёра Стэнли Кубрика, вышедший в разгар Холодной войны, немногим более года после Карибского кризиса как антимилитаристская сатира на военные программы правительства США того времени и гонку вооружений в целом. Снят по мотивам триллера Питера Джорджа «Красная тревога[en]», впервые опубликованного в 1958 году, в котором отражена обстановка всеобщего страха перед ядерным апокалипсисом. Причём Кубрик переосмыслил первоисточник, сделав чёрную комедию. Картина рассказывает об одержимом американском генерале Джеке Д. Риппере (другой вариант перевода — Джек Потрошиллинг), который на почве антикоммунистической паранойи, в обход высшего командования США и Президента, начинает ядерную атаку на СССР, и о последующих событиях.



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