fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Il dottor Živago (Doctor Zhivago) è un film del 1965 diretto da David Lean, con Omar Sharif, Julie Christie e Geraldine Chaplin.

Il dottor Živago
Il dottor Živago e Lara
Titolo originaleDoctor Zhivago
Paese di produzioneRegno Unito, Italia, Stati Uniti d'America
Anno1965
Durata200 min
Rapporto2,40:1
Generedrammatico, sentimentale, guerra, epico
RegiaDavid Lean
Soggettodall'omonimo romanzo di Boris Pasternak
SceneggiaturaRobert Bolt
ProduttoreCarlo Ponti
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer, Carlo Ponti Production, Sostar S.A.
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaFreddie Young
MontaggioNorman Savage
MusicheMaurice Jarre
ScenografiaTerence Marsh, Gil Parrondo, Dario Simoni
CostumiPhyllis Dalton
Interpreti e personaggi
  • Omar Sharif: dottor Jurij Živago
  • Julie Christie: Lara Antipova
  • Geraldine Chaplin: Tonja Gromeko
  • Rod Steiger: Viktor Komarovskij
  • Alec Guinness: generale Evgraf Živago
  • Tom Courtenay: Pasha Antipov / Strel'nikov
  • Siobhán McKenna: Anna
  • Ralph Richardson: Aleksandr Gromeko
  • Rita Tushingham: Tanja, figlia di Živago e Lara
  • Jeffrey Rockland: Sasha
  • Tarek Sharif: Yuri a 8 anni
  • Bernard Kay: il bolscevico
  • Klaus Kinski: Kostoed Amurskij
  • Gérard Tichy: Liberius
  • Noel Willman: Razin
  • Geoffrey Keen: professore medico
  • Adrienne Corri: Amelia, madre di Lara
  • Jack MacGowran: Petja
  • Wolf Frees: delegato
  • Lucy Westmore: Katja
  • Lili Muráti: donna che sale sul treno in corsa
  • José Nieto: prete
Doppiatori italiani
  • Giuseppe Rinaldi: dottor Jurij Živago
  • Maria Pia Di Meo: Lara Antipova
  • Fiorella Betti: Tonja Gromeko
  • Bruno Persa: Viktor Komarovskij
  • Manlio Busoni: generale Evgraf Živago
  • Sergio Tedesco: Pascha Antipov
  • Giovanna Scotto: Anna
  • Nino Pavese: Aleksandr Gromeko
  • Cesare Barbetti: Kostoed Amurskij
  • Renato Turi: Liberius
  • Arturo Dominici: professore medico
  • Rosetta Calavetta: Amelia, madre di Lara
  • Gino Baghetti: Petja
  • Lauro Gazzolo: delegato
  • Liliana Sorrentino: Katja
  • Luigi Pavese: prete
  • Mario Mastria: tenente, passeggero sul treno
  • Nino Marchetti: cameriere
  • Dina Perbellini: signora alla festa
  • Gualtiero De Angelis: soldato nel vagone

Tratto dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak, fu presentato al 19º Festival di Cannes[1]. Vinse cinque Golden Globe e cinque Oscar, tra cui quello per la musica con il celebre Tema di Lara di Maurice Jarre, che vendette centinaia di migliaia di copie e raggiunse la prima posizione nella Billboard 200.

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al trentanovesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.[2]


Trama


Il film si svolge principalmente sullo sfondo degli anni tra la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa del 1917 e la guerra civile russa. La storia inizia alla fine degli anni '40 o all'inizio degli anni '50 e coinvolge il tenente generale del KGB Evgraf Andreevič Živago alla ricerca della figlia del fratellastro, il dottor Jurij Andrèevič Živago, e Larissa ("Lara"). Evgraf crede che una giovane donna, Tanja Komarova, possa essere sua nipote e le racconta la storia della vita di suo padre.

Nel 1913 Jurij Andrèevič Živago è un giovane laureato in medicina, ma appassionato di poesia, in attesa della specializzazione. Dopo la morte della madre in giovane età, è stato allevato dal ricco Aleksandr Gromeko e dalla moglie Anna. Durante i suoi studi a Mosca, Jurij ha modo di constatare la brutalità delle repressioni dell'esercito zarista contro la popolazione che manifesta pacificamente per invocare migliori condizioni di vita. Inoltre il giovane fa la conoscenza di Lara, figlia diciassettenne di una modista, donna ambiziosa, mantenuta da Viktor Ippolitovich Komarovskij, un uomo privo di scrupoli, che non esita ad approfittare della giovane. Lara, presa dalla rabbia e dalla frustrazione per quanto le è accaduto, durante la notte di Natale intende uccidere Komarovskij con una pistola di proprietà di Paša Antipov, un suo amico rivoluzionario, coraggioso e integerrimo, da sempre innamorato di lei, ma l'attentato, avvenuto durante una festa, fallisce e Komarovskij viene solo ferito ad un braccio. L'uomo concede alla giovane di allontanarsi, in cambio dell'omertà.

Cosacchi zaristi attaccano una manifestazione di pace
Cosacchi zaristi attaccano una manifestazione di pace

Allo scoppio della prima guerra mondiale Jurij è sposato con Tonja, figlia del suo benefattore Aleksandr, ed è padre di un figlio, Sasha. Parte per il fronte come medico e ritrova casualmente Lara, che lavora come infermiera nel suo reparto: lei lo informa di essersi sposata con Paša dopo la notte in cui ha attentato a Komarovskij, ma che il marito si è arruolato e che da quel momento i due sono rimasti divisi. Tra Jurij e Lara sboccia l'amore che, con grande sforzo, rimane allo stato platonico. Durante il terzo anno di guerra gli insuccessi al fronte e le condizioni di estrema povertà in cui continua a versare la popolazione russa provocano le prime diserzioni nell'esercito e le prime ribellioni nelle città, che presto culmineranno in una rivoluzione.

Al termine del servizio di leva Jurij viene congedato e ritorna a Mosca, dove fa la conoscenza del figlio. Questa però non è l'unica novità che lo attende: la rivoluzione ha modificato profondamente le regole della società e il modo di vita della famiglia: Tonja può occupare solo due stanze dell'antico palazzo, in quanto gran parte delle proprietà sono state collettivizzate e concesse gratuitamente ai cittadini e anche trovare la legna da utilizzare nella stufa per riscaldare il piccolo spazio è un grande problema. Proprio durante un furto di legna durante la notte Jurij ritrova il fratellastro Evgraf, un bolscevico che gode di ottima considerazione in seno al partito e che in quel momento svolge incarichi di polizia; un suo schiocco di dita infatti è sufficiente per calmare gli inquilini della casa, che intendevano espropriare le ultime proprietà dei Gromeko.

Evgraf avverte Jurij che le poesie che sta scrivendo sono invise al partito e, nonostante la loro qualità, non può confessarlo al fratellastro, suscitando in lui grande delusione. L'uomo aggiunge che, data la situazione, è più conveniente per lui e per la famiglia trasferirsi nella tenuta che loro hanno vicino ai monti Urali, nei pressi della città di Juriatin, in una zona dove i combattimenti sembrano radi. Durante il lungo viaggio in treno verso gli Urali la famiglia passa attraverso le zone in cui infuria la guerra tra l'Armata Rossa e l'Armata Bianca, assistendo allo scempio dei villaggi dati alle fiamme dalle truppe rosse capeggiate da Strel'nikov, uno spietato comandante di cui la popolazione ha paura. Durante una sosta Jurij viene preso dalle truppe che si trovano sul treno su cui viaggia proprio Strel'nikov, diretto anche lui nella zona degli Urali, scoprendo così che si tratta di Paša che, dopo la fine della guerra, si è unito alla fazione bolscevica sotto falso nome. Il militare, dopo essere stato riconosciuto da Jurij, sapendo che egli non costituisce una minaccia, gli consente di riunirsi alla famiglia per continuare il viaggio. Da Paša, Jurij apprende che la moglie di questi, Lara, si trova proprio a Juriatin, e che si è separato da costei, facendo prevalere gli ideali comunisti sul rapporto matrimoniale borghese.

Arrivati a destinazione i Gromeko scoprono che la loro villa è stata posta sotto sequestro dalle autorità e non possono stabilirvisi, e quindi ripiegano su una piccola fattoria in abbandono poco distante; Jurij inizia la sua nuova vita, coltivando i campi e rimandando il momento di visita alla cittadina, forse per evitare d'incontrare Lara, finché un giorno, recandovisi in biblioteca, la ritrova. I due intrecciano una relazione mentre in tutta l'Unione Sovietica infuria la guerra civile russa. Dopo qualche tempo Tonja resta incinta del secondo figlio e Jurij decide di porre termine alla relazione adulterina, ma mentre è sulla strada del ritorno a casa, dopo aver comunicato la sua decisione all'amante, viene catturato dai partigiani rossi e arruolato a forza come medico, riuscendo a fuggire solo due anni dopo, quando diserta e torna a casa tra terribili stenti attraversando la steppa. Arrivato a Juriatin, scopre che Tonja, dopo avere conosciuto Lara quando ella lo aveva cercato, non vedendolo più tornare era riuscita a espatriare riparando a Parigi.

I due decidono di continuare la loro vita insieme nella casa di Lara, ma una notte Komarovskij si presenta alla porta e comunica a Jurij che si trova sotto mandato d'arresto per diserzione e che Lara è ugualmente ricercata in quanto moglie di Strel'nikov, nel frattempo caduto in disgrazia; i due rifiutano l'invito dell'uomo a recarsi a Vladivostok per imbarcarsi al fine di raggiungere la Francia o qualunque destinazione essi vogliano e decidono di stabilirsi segretamente nella vecchia villa abbandonata dove, nelle gelide notti d'inverno, Jurij comincia a scrivere un libro di poesie dedicate a Lara.

La loro intensa storia sembra scorrere felice, a dispetto delle lacerazioni che il loro Paese sta vivendo, ma Komarovskij, che, grazie alla sua abilità, è riuscito ad acquistare credito presso i bolscevichi, offre ai due un'ultima possibilità di espatriare informandoli che Strel'nikov si era suicidato per evitare la fucilazione, e che l'unico motivo per cui la di lui moglie Lara non era ancora stata arrestata era la sua funzione di esca nei confronti del marito. Questi infatti, nonostante gli ideali boscevichi professati, era stato catturato proprio mentre si recava dalla moglie. A questo punto Lara si trova quindi indifesa. Jurij sembra accettare la proposta di Komarovskij, e manda Lara, nel frattempo rimasta incinta, insieme all'uomo, ma poi non li segue e rimane in Russia, salvando però l'amata. La stessa Lara appare consapevole che Jurij non si sarebbe mai messo alla mercé di Komarovskij e che si tratta di un addio. Gli eventi precipitano: Komarovskij e Lara spariscono durante i disordini che infiammano la Mongolia, mentre Jurij viene ritrovato in pessimo stato di salute a Mosca da Evgraf, divenuto generale; un giorno, mentre è a bordo di un tram, gli sembra di scorgere Lara mentre cammina per strada, ma un infarto lo uccide prima che possa raggiungerla.

La folla che segue i funerali del medico poeta è un postumo riconoscimento per la sua opera, e una vena di malinconia pervade l'anziano generale, che non è mai riuscito a riconoscerne il valore. Al funerale Evgraf viene avvicinato da Lara, che si presenta a lui e gli dice di conoscere suo fratello. Evgraf spiega a Tanja anche che su richiesta di Lara lui la aiutò a cercare la figlia dispersa negli orfanotrofi, ma senza alcun esito. Il generale dice anche a Tanja che dopo le ricerche infruttuose della figlia, Lara sparì da un giorno all'altro per non ritornare mai più. Probabilmente fu arrestata per strada e altrettanto probabilmente finì in un campo di prigionia dove morì dimenticata. "A quei tempi succedeva spesso," le disse. Nel finale Evgraf è quasi certo che la giovane orfana che ha davanti sia proprio la figlia di Lara e di suo fratello, tanto cercata per anni; la ragazza, evidentemente traumatizzata, non ricorda nulla degli avvenimenti che l'hanno portata alla separazione dalla madre, ma ha un inspiegabile talento nel suonare la balalaica, dote che anche la madre di Jurij possedeva, e questo lascia la speranza in Evgraf che un giorno ella possa ricordare l'identità della donna e del padre.


Produzione


Dai contenuti speciali del film in DVD, si apprende che il produttore Carlo Ponti propose al regista David Lean di scritturare la moglie Sophia Loren per la parte di Lara. Il regista rifiutò perché la Loren era troppo anziana per interpretare una giovane di 17-18 anni. In effetti all'epoca del film, il 1965, Julie Christie aveva 24 anni e la Loren 31. Lean, quindi, optò semplicemente per l'attrice più giovane.

Le riprese durarono circa 10 mesi, non potendo girare il film in Russia, dove il libro era ancora proibito, il regista scelse la Spagna dove aveva già realizzato alcune parti di Lawrence d'Arabia. La scelta si rivelò sfortunata dato che la speranza di avere la neve invernale venne delusa da uno degli inverni spagnoli più caldi. Per simulare la neve fu necessario utilizzare la polvere di marmo che veniva prelevata poco distante dalla location scelta.

Altre scene in esterno furono girate in Finlandia e Canada.


Distribuzione



Data di uscita



Incassi


In Italia, con un incasso pari a sei miliardi di lire, fu il maggior successo della stagione 1966-67 superando pellicole quali Il buono, il brutto, il cattivo e La Bibbia.[3]


Riconoscimenti


Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 27º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.[4]


Note


  1. (EN) Official Selection 1966, su festival-cannes.fr. URL consultato il 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  2. (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
  3. Stagione 1966-67: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  4. (EN) The BFI 100, su bfi.org.uk. URL consultato il 18 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2008).

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 184776363 · LCCN (EN) n94097500 · BNF (FR) cb14291800c (data)
Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[de] Doktor Schiwago (1965)

Doktor Schiwago ist ein episches Liebesdrama unter Regie von David Lean aus dem Jahr 1965. Das Drehbuch wurde von Robert Bolt nach dem gleichnamigen Roman von Boris Leonidowitsch Pasternak geschrieben. Erzählt wird die Geschichte eines Arztes im Russland der Revolutionszeit, der sich zwischen zwei Frauen hin- und hergerissen fühlt. Den zeitgeschichtlichen Hintergrund bilden der Erste Weltkrieg, die Oktoberrevolution 1917 und der anschließende Bürgerkrieg. Während bei Pasternak das persönliche Erleben der gesellschaftlichen Umwälzungen im Vordergrund steht, rückt im Film die Liebeshandlung in den Vordergrund. Das sehr umfangreiche Personal des Romans wird auf wenige Figuren reduziert und viele Situationen des Romans erscheinen im Film in ganz anderen Zusammenhängen. Die Hauptrollen spielen Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin, Rod Steiger und Sir Alec Guinness. Der mit hohem Budget realisierte Film war an den Kinokassen weltweit sehr erfolgreich und erhielt fünf Oscars.

[en] Doctor Zhivago (film)

Doctor Zhivago (/ʒɪˈvɑːɡoʊ/) is a 1965 epic historical romance film directed by David Lean with a screenplay by Robert Bolt, based on the 1957 novel by Boris Pasternak. The story is set in Russia during World War I and the Russian Civil War. The film stars Omar Sharif in the title role as Yuri Zhivago, a married physician and poet whose life is altered by the Russian Revolution and subsequent civil war, and Julie Christie as his love interest Lara Antipova. Geraldine Chaplin, Tom Courtenay, Rod Steiger, Alec Guinness, Ralph Richardson, Siobhán McKenna, and Rita Tushingham play supporting roles.

[es] Doctor Zhivago (película)

Doctor Zhivago (en ruso, Доктор Живаго, transliterado académicamente como Doktor Živago) es una película italo-británico-estadounidense histórica y romántica de 1965 dirigida por David Lean con guion de Robert Bolt, ambientada en Rusia durante la Primera Guerra Mundial, la Revolución rusa de 1917 y la Guerra Civil Rusa. Está protagonizada por Omar Sharif en el papel principal como Yuri Zhivago, un médico y poeta casado cuya vida se ve alterada por la Revolución Rusa y la posterior Guerra Civil, y por Julie Christie como su interés amoroso Lara Antipova. Geraldine Chaplin, Tom Courtenay, Rod Steiger, Alec Guinness, Ralph Richardson, Siobhán McKenna y Rita Tushingham hacen papeles secundarios.
- [it] Il dottor Živago (film)

[ru] Доктор Живаго (фильм, 1965)

«До́ктор Жива́го» (англ. Doctor Zhivago) — эпическая драма режиссёра Дэвида Лина, созданная по мотивам одноимённого романа Бориса Пастернака, над которым автор работал на протяжении 10 лет. Будучи чрезвычайно популярной на Западе, книга была запрещена в СССР на протяжении нескольких десятилетий, а сам писатель подвергнут травле, вынудившей его отказаться от Нобелевской премии. Одна из наиболее успешных картин в истории киностудии MGM. Картина завершила историческую трилогию главных работ в фильмографии режиссёра, в которую также входят «Мост через реку Квай» и «Лоуренс Аравийский»[1].



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии