Il grande Paese (The Big Country) è un film western del 1958 diretto da William Wyler.
Il grande Paese | |
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Titolo originale | The Big Country |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1958 |
Durata | 165 min |
Rapporto | 2,35 : 1 |
Genere | western |
Regia | William Wyler
John Waters e Robert Swink (registi 2a unità) |
Soggetto | Donald Hamilton (Romanzo) |
Sceneggiatura | Robert Wilder, James R. Webb, Sy Bartlett, Jessamyn West e Robert Wyler (adattamento) |
Produttore | Gregory Peck e William Wyler
Robert Wyler (associato) |
Casa di produzione | Anthony Productions e Worldwide Productions |
Distribuzione in italiano | Dear Film |
Fotografia | Franz Planer (come Franz F. Planer) |
Montaggio | Robert Belcher, John Faure |
Musiche | Jerome Moross |
Scenografia | Frank Hotaling Edward G. Boyle (realizzatore) |
Costumi | Emile Santiago e Yvonne Wood |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il comandante di marina James McKay, scapolo e non più giovanissimo, si innamora (ricambiato) a Baltimora della graziosa e irruente Patricia Terrill, figlia di un ranchero del West. l'ex maggiore Henry Terrill, rispedisce la fidanzata a casa fin tanto che sistema le sue cose, per poi raggiungerla. Arrivato dopo svariati mesi nel villaggio di San Rafael, nel Nuovo Messico, viene accolto entusiasticamente sia dalla fidanzata sia dal futuro suocero, ma non così dal fattore del ranch, Steve Leech, giovane e rude cowboy che nutriva qualche speranza riguardo alla figlia del padrone, vedovo e privo di eredi maschi.
La situazione al ranch è tesa. Tre sono le grosse proprietà terriere del luogo: quella del maggiore; quella degli Hannassey, famiglia patriarcale diretta dal rude Rufus che comanda a bacchetta anche i quattro scapestrati figli, il peggiore dei quali è Buck, violento, attaccabrighe e sottaniere, in fondo codardo e poco intelligente, e infine quella dei Maragon, il cui ultimo discendente è la graziosa maestrina Julie, cara amica di Patricia, che sta lasciando andare in rovina la proprietà non essendo in grado di gestirla da sola. Ma quest'ultima terra ha un prezioso requisito: un rio che ha perennemente acqua, anche nella stagione secca, al quale si abbeverano per antica consuetudine, favorita dal nonno di Julie, le bestie di chiunque, compresi gli Hannassey. Vani sono stati fino ad ora i tentativi dei due vicini per ottenerne la vendita da parte di Julie: quelli del maggiore Terrill, che vorrebbe così, oltre ad ampliare i propri possedimenti, far crepare di sete le bestie degli Hannassey, costringendoli così ad andarsene, e quelli del rivale, per evidenti motivi di sopravvivenza.
Alla prima passeggiata in calesse dei futuri sposi, i quattro Hannassey decidono di dare il benvenuto al nuovo arrivato, strappandolo dal calesse con i lazo e divertendosi un po' a "scozzonarlo", come dirà lui, minimizzando il fatto, al futuro suocero. Ma questi piglia il cappello: come si permettono, quei farabutti, di maltrattare un mio ospite e, per giunta, futuro parente? Parte così una spedizione punitiva al ranch rivale. Il patriarca è in giro con i suoi bovini e i giovani a far baldoria in paese. Dopo aver sforacchiato a revolverate un serbatoio d'acqua gli uomini del maggiore, da questo guidati, stanano in paese tre dei quattro giovani e li riempiono di legnate mentre il quarto, Buck, appena gettato fuori di casa da una delle tante gonnelle cui sta dietro, si nasconde nel fondo di un carro guardandosi bene dall'intervenire.
Anche i rapporti fra James e Patricia si guastano. Il primo esce a cavallo per un'escursione di un paio di giorni armato di mappa e bussola magnetica, ma già alla sera in casa Terrill si fa strada il timore che egli si sia perso: come può uno straniero, per giunta marinaio, orientarsi in quelle lande? Così gli uomini del maggiore, comandati da un seccatissimo Leech, partono alla sua ricerca. James invece sta benissimo, ha trascorso la notte all'addiaccio senza problemi e, sulla via del ritorno, fa una capatina da Julie, che convince a vendere a lui, anziché a uno degli altri due, la sua proprietà terriera.
Di ritorno la seconda sera, viene intercettato dalla squadra di ricerca di Leech che, al rientro al ranch dei Terrill, lo accusa pubblicamente di essere un bugiardo per non voler ammettere di essersi perso. Nonostante il fatto voglia, secondo il costume locale, una scazzottatura fra i due contendenti, James rifiuta di battersi in pubblico, guadagnandosi un giudizio poco lusinghiero anche da parte della futura sposa. Due giorni dopo Jim lascia, la mattina presto, il ranch (già Patricia ne era avvisata) per una pausa di riflessione (come si direbbe oggi) sul loro matrimonio, non prima però di essere andato da Leech ed aver "consumato" la scazzottatura rifiutata trentasei ore prima.
I rapporti fra gli Hannassey e i Terrill precipitano, dopo che gli uomini del maggiore hanno cacciato le mandrie dei primi dal rio di Julie (che però ora è di James, ma questo lo sa solo l'ufficiale del catasto che ha registrato in paese il contratto di cessione). Rufus Hannassey ordina ai figli di andare a prelevare Julie (Buck gli aveva fatto credere che la maestra avesse un debole per lui) per fargli sposare il figlio o, in alternativa, obbligarla a vendere a lui le terre bagnate dal prezioso fiumiciattolo. Ma gli va tutto storto: scopre che il figlio gli aveva, in proposito, propinato la solita menzogna, cioè a Julie di lui non importa un fico secco, e poi che Julie non è più proprietaria della terra contesa, avendola venduta a James McKay. Nel frattempo, informato del ratto di Julie, il maggiore Terrill aduna i suoi uomini per andarla a liberare e chiudere una volta per tutte i conti con gli odiati vicini. Ma il ranch degli Hannassey è nascosto in una valle che si raggiunge solo attraversando un lungo e stretto canyon sulle pareti del quale pochi uomini ben appostati e armati possono bloccare un esercito.
Mentre il maggiore discute con Leech la tattica da seguire, se ne arriva James, disarmato e in compagnia dello stalliere. Breve scambio di battute con il maggiore e poi i due raggiungono indisturbati la fattoria sotto assedio. Qui, dopo che l'ex marinaio ha provato al patriarca i propri diritti sulla terra dei Maragon, avviene un alterco con Buck e il padre Rufus propone un duello alla pistola (un solo colpo) fra i due arbitrato da lui: chi infrangerà le regole della tenzone verrà ucciso dallo stesso arbitro. Buck, pur sparando prima dell'ordine "fuoco", manca il colpo e ora che tocca a James, Buck corre a nascondersi. James spara in terra volutamente e Buck, frustrato, strappa la rivoltella a un cow boy e sta per far secco il povero James ma il padre è più svelto e spara al proprio figlio, concludendo ciò che James non ha voluto fare.
James e Julie (e lo stalliere) se ne vanno con il viatico del patriarca, mentre il maggiore decide di attaccare: mal gliene incoglie, poiché rimane incastrato con i suoi uomini (inizialmente restii a intraprendere l'attacco) nella gola del canyon, ostruita da ambo le parti da rudimentali cavalli di Frisia gettati dagli uomini di Rufus. Alla fine si decide di risolvere la questione con un duello fra i due ostinati rancheros, che ci lasciano le penne entrambi.
Distribuito dall'United Artists, il film uscì nelle sale cinematografiche USA il 1º ottobre 1958.
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