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Il labirinto del silenzio (Im Labyrinth des Schweigens) è un film del 2014 diretto da Giulio Ricciarelli.

Il labirinto del silenzio
Alexander Fehling in una scena del film
Titolo originaleIm Labyrinth des Schweigens
Paese di produzioneGermania
Anno2014
Durata124 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaGiulio Ricciarelli
SoggettoElisabeth Bartel
SceneggiaturaAmelie Syberberg, Elisabeth Bartel e Giulio Ricciarelli
Distribuzione in italianoGood Films
FotografiaMartin Langer e Roman Osin
MontaggioAndrea Mertens
MusicheSebastian Pille e Niki Reiser
ScenografiaManfred Döring e Janina Jaensch
Interpreti e personaggi
  • Alexander Fehling: Johann Radmann
  • André Szymanski: Thomas Gnielka
  • Friederike Becht: Marlene Wondrak
  • Gert Voss: Fritz Bauer
  • Johannes Krisch: Simon Kirsch
  • Johann von Bülow: Otto Haller
  • Robert Hunger-Bühler: Walter Friedberg
  • Hansi Jochmann: Segretaria
  • Tim Williams: Maggiore Parker
Doppiatori italiani
  • Francesco Pezzulli: Johann Radmann
  • Gianfranco Miranda: Thomas Gnielka
  • Valentina Mari: Marlene Wondrak
  • Stefano De Sando: Fritz Bauer
  • Franco Mannella: Simon Kirsch
  • Andrea Lavagnino: Otto Haller
  • Gianni Giuliano: Walter Friedberg

Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival ed è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2016 per il miglior film straniero, non entrando nella cinquina dei candidati.


Trama


Francoforte sul Meno, Germania Ovest, 1958: dopo i tragici eventi della Seconda guerra mondiale, nessuno vuol ricordare il periodo nazista.

Johann Radmann è un giovanissimo procuratore della neonata Repubblica Federale Tedesca che, solitamente, è incaricato di risolvere casi di infrazioni stradali. Un giorno il giovane procuratore si imbatte in alcuni documenti portati dal giornalista Thomas Gnielka che aiuteranno a dare, successivamente, il via al processo contro il professor Schulz che ha prestato servizio ad Auschwitz e continua ad insegnare in un liceo della città, nonostante le disposizioni di legge vietino la presenza di ufficiali SS nell'amministrazione dello Stato.

Sul caso si solleva un notevole interesse e Radmann, con l'appoggio del procuratore generale Fritz Bauer, decide di espandere la ricerca indagando su tutte le persone che hanno prestato servizio come SS e hanno commesso crimini di guerra.

Durante una festa organizzata da Gnielka, Radmann ha l'occasione di conoscere varie persone che avranno un peso nella propria vita. Incontra Marlene Wondrak, un'ex imputata in un processo da lui svolto tempo prima, di cui si innamora, e Simon Kirsch, un sopravvissuto ebreo, il quale ha conservato in una valigia dei documenti riservati con i nomi di alcune SS che prestavano servizio ad Auschwitz. Radmann e Gnielka entrano in possesso di questi documenti all'insaputa di Simon Kirsch.

Per attribuire agli ex militari tedeschi la giusta sanzione, il giovane avvocato inizia ad interrogare gli ebrei sopravvissuti. Uno di essi è proprio Simon Kirsch che, titubante, racconta del medico delle SS Josef Mengele, detto anche “dottor morte”, il quale prestava servizio ad Auschwitz e aveva fatto delle piccole figlie di Simon le cavie per i suoi esperimenti.

Venuti a conoscenza dei fatti, Radmann e Gnielka iniziano a dargli la caccia. Durante la ricerca Radmann e Gnielka riescono a far arrestare alcuni degli ex ufficiali delle SS come Fritzsch, l'aiutante di campo di Rudolf Höß, primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e Robert Mulka, suo aiutante.

Mentre le indagini procedono con difficoltà, Radmann viene a sapere da sua madre che anche suo padre era un ufficiale del partito nazista. A ciò si aggiunge la notizia che Simon Kirsch è in ospedale e, insieme a Gnielka, gli fa una visita. Simon, che è in pessime condizioni di salute, chiede ai due amici di andare ad Auschwitz al proprio posto e recitare il Kaddish per le sue figlie morte, ma Radmann rifiuta per concentrarsi sul lavoro.

Dopo aver lasciato l'ospedale, Radmann ascolta la confessione di Gnielka, che da giovane era stato soldato nazista in forza ad Auschwitz; così litiga con lui. Tutte queste rivelazioni provocano nel giovane procuratore una forte crisi di coscienza che lo porta prima alla rottura del fidanzamento con Marlene e, in seguito, alla consegna delle proprie dimissioni dall'incarico che aveva intrapreso con grande determinazione ma che ora gli sembra inassolvibile per l'enorme e generalizzata quantità di responsabilità che gran parte del popolo tedesco sembra nascondere. Dopo un breve periodo di lavoro presso lo studio di un famoso avvocato di Francoforte, ben presto si rende conto che non può abbandonare l'indagine e si reca dal procuratore generale Fritz Bauer a ritirare le proprie dimissioni. Riprende di nuovo le indagini e decide di recitare il Kaddish per le figlie di Simon, riuscendo a chiarirsi con Gnielka davanti al campo di concentramento.

Ritornati a Francoforte, nel 1963 inizia il processo di Francoforte (o Secondo Processo di Auschwitz) che durerà fino al 1965.


Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Im Labyrinth des Schweigens

Im Labyrinth des Schweigens ist ein deutsches Filmdrama aus dem Jahr 2014, das die Vorgeschichte der Frankfurter Auschwitzprozesse thematisiert. Der Film hatte seine Premiere beim Toronto International Film Festival am 6. September 2014. In den deutschen Kinos lief er am 6. November 2014 an. Im Labyrinth des Schweigens wurde im August 2015 als deutscher Kandidat für eine Oscar-Nominierung in der Kategorie Bester fremdsprachiger Film benannt.[3] In Folge wurde der Film im Dezember 2015 in die neun Filme umfassende „Shortlist“ aufgenommen,[4] letztlich jedoch nicht nominiert.

[en] Labyrinth of Lies

Labyrinth of Lies (German: Im Labyrinth des Schweigens) is a 2014 German drama film directed by Giulio Ricciarelli. Based on true events, it was screened in the Contemporary World Cinema section at the 2014 Toronto International Film Festival.[1] It was selected as the German submission for the Academy Award for Best Foreign Language Film at the 88th Academy Awards,[2][3] making the December shortlist of nine films, but it was not nominated.[4][5]

[es] La conspiración del silencio

La conspiración del silencio (en alemán, Im Labyrinth des Schweigens, En el laberinto del silencio) es una película dramática alemana de 2014 dirigida por Giulio Ricciarelli.[1] La película, un drama legal basado en hechos reales, se desarrolla en torno a los hechos que llevaron a los juicios de Auschwitz a principios de los años 1960. Aunque se basa en hechos reales, su protagonista, Johann Radmann, es un personaje ficticio, mientras que otros personajes, como el fiscal general Fritz Bauer o el periodista Thomas Gnielka, son personas que existían de verdad.[2] La película recoge muchas situaciones sensibles, desde la localización de los acusados, entre ellos Richard Baer, último comandante de Auschwitz, hasta las historias personales de los supervivientes del campo de exterminio, quienes ejercerían de testigos en el juicio.
- [it] Il labirinto del silenzio

[ru] В лабиринте молчания

«В лабиринте молчания» (нем. Im Labyrinth des Schweigens) — немецкий фильм-драма режиссёра Джулио Риччарелли[de], вышедший на экраны в 2014 году. В главной роли снялся актёр Александр Фелинг[de].



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