Il mio miglior nemico è un film italiano del 2006, diretto e interpretato dal regista Carlo Verdone.
Il mio miglior nemico | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 2006 |
Durata | 106 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia |
Regia | Carlo Verdone |
Soggetto | Carlo Verdone, Silvio Muccino, Pasquale Plastino, Silvia Ranfagni |
Sceneggiatura | Carlo Verdone, Silvio Muccino, Pasquale Plastino, Silvia Ranfagni |
Produttore | Aurelio De Laurentiis |
Produttore esecutivo | Luigi De Laurentiis |
Casa di produzione | Filmauro |
Distribuzione in italiano | Filmauro |
Fotografia | Danilo Desideri |
Montaggio | Claudio Di Mauro |
Effetti speciali | Fabio Luongo |
Musiche | Paolo Buonvino |
Scenografia | Maurizio Marchitelli |
Interpreti e personaggi | |
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«A volte bisogna perdere tutto prima di capire ciò che davvero è importante» |
(Orfeo) |
Achille De Bellis è un ricco manager di una grande catena alberghiera, da generazioni appartenente alla famiglia della sua consorte Gigliola. Possiede una bella casa e ha tutto ciò che un uomo possa desiderare. Mentre Gigliola è alle prese con i preparativi della festa per il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio, Achille, un giorno, licenzia per il furto di un costoso portatile Annarita, una cameriera dell'hotel depressa cronica. Il figlio della donna, Orfeo, un cameriere ventiquattrenne costantemente pressato dalle crisi depressive della madre e da una situazione economica non esattamente delle più felici, cerca, pienamente convinto della sua innocenza, di convincere Achille a riassumerla.
Amareggiato ed arrabbiato per la totale indifferenza dimostratagli da Achille, il giovane cameriere decide di rovinargli la vita. Dopo averlo pedinato fino ad un luogo appartato fuori città, Orfeo lo scopre copulare con la giovane ed attraente cognata Ramona. Immortalata la scena in una serie di fotografie, il giovane comincia a perseguitare i due fedifraghi attraverso messaggi intimidatori e piccoli atti vandalici, sino ad arrivare a minacciare apertamente Achille di rivelare alla sua famiglia tutto sulla sua tresca. Intanto, a seguito di un incidente stradale, Orfeo conosce Cecilia, una ragazza da poco ritornata da Londra, dove frequenta l'università, con la quale instaura col passare del tempo una profonda storia d'amore. Alla festa del venticinquesimo anniversario di matrimonio di Achille con la moglie Gigliola, Orfeo, ignaro però del fatto che il padre di Cecilia sia proprio Achille, irrompe sul palco dell'orchestra e mostra agli invitati le compromettenti foto dell'infedeltà di Achille. In un solo colpo, Achille perde così la famiglia, il lavoro e l'affetto della figlia.
Cecilia, scossa e disgustata dall'ipocrisia del padre e dall'incoscienza e l'insensibilità dimostrate dal gesto di Orfeo, decide di fuggire. Dopo che la madre di quest'ultimo confessa al figlio di essere la reale colpevole del furto, commesso per aiutare lavorativamente il suo amante già sposato, i due, pur non provando reciproca simpatia nei confronti dell'altro, decidono di unire le forze mettendosi in viaggio alla ricerca della ragazza. Dopo molte peripezie, all'ennesimo litigio tra i due, Achille decide di proseguire la sua ricerca ad Istanbul, in passato meta di una vacanza familiare della quale la stessa Cecilia, in una sua poesia, la rammenta come un raro momento di genuina felicità, mentre Orfeo, seguendo una sua pista, memore di quando la ragazza aveva menzionato la Svizzera come la patria delle regole, della puntualità e della precisione - tutte cose che lei agognava - si reca a Ginevra. Quest'ultimo ha infatti la meglio, trovando la ragazza lavorare come cameriera in un bar della città elvetica, il Grand Cafè Istanbul. I due giovani, per far piacere ad Achille, si recano in Turchia, facendo credere ad Achille che sia stato lui a ritrovare sua figlia e tutto si conclude con una dolce foto tra padre e figlia scattata da Orfeo e con quest'ultimo che vede, nel trio formato da tutti loro assieme, la sua nuova e vera famiglia.
Il film di Verdone è stato girato in scene tra Roma, Frascati, Sabaudia, il Lago di Como, Ginevra e Istanbul, luogo dove si conclude la vicenda. Il film ha ricevuto 12 candidature ai David di Donatello 2006, senza vincerne nessuno.
Nel film sono presenti esempi di pubblicità indiretta:
Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 10 marzo 2006.
Il film è stato campione di incassi in Italia. Nel weekend d'esordio ha incassato ben 5.000.000 euro. In totale ha realizzato un box-office di circa € 18.598.000, risultando essere il maggiore successo commerciale di Verdone in Italia.
Il film ha avuto una versione in DVD, con l'aggiunta di 20 minuti di scene inedite, guida al backstage, e il trailer originale del film.
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