Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto è un film del 1975 diretto da Juan Bosch.
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Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Spagna, Italia |
Anno | 1975 |
Durata | 85 minuti |
Rapporto | 2.35:1 |
Genere | western, commedia |
Regia | Juan Bosch |
Soggetto | Juan Bosch, Renato Izzo |
Sceneggiatura | Juan Bosch, Renato Izzo |
Produttore | Alberto Grimaldi |
Casa di produzione | Producciones Cinematográficas Cine XX, Produzioni Europee Associate |
Distribuzione in italiano | 20th Century Fox |
Fotografia | Julio Pérez de Rozas |
Montaggio | Eugenio Alabiso |
Musiche | Marcello Giombini |
Scenografia | Juan Alberto Soler, Massimo Tavazzi |
Costumi | Adriana Spadaro |
Trucco | Elisa Aspachs, Franco Di Girolamo |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Dallas, un pistolero senza fissa dimora, trova l'amico Lumacone in gabbia e in attesa di esecuzione sommaria da parte dei fratelli Maldonado, offesi per motivi muliebri. Liberatolo e messi in fuga i vendicatori, Dallas trascina Lumacone in un villaggio ove vanta dei diritti sulla fattoria, terreno e miniera, momentaneamente ereditata dalla giovane e indifesa Glenda. Secondo la volontà dei rispettivi genitori, Dallas e la ragazza dovrebbero disputarsi la proprietà - già del padre del pistolero - continuando una partita a poker. Ma Glenda non sa giocare e, d'altra parte, la sua proprietà è insidiata da Rompimani e dai fratelli Breidt; inoltre, dalla sua ha soltanto lo zio sceriffo ubriacone. Dallas e Lumacone si schierano dalla parte della giovane; umiliano e mettono in fuga gli avversari; quindi riprendono le loro peregrinazioni.
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