fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Il partigiano Johnny è un film del 2000 diretto da Guido Chiesa, tratto dall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio.

Il partigiano Johnny
Stefano Dionisi in una scena del film
Titolo originaleIl partigiano Johnny
Paese di produzioneItalia
Anno2000
Durata135 min
Generedrammatico, guerra
RegiaGuido Chiesa
Soggettodall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio
SceneggiaturaGuido Chiesa, Antonio Leotti
ProduttoreDomenico Procacci
Casa di produzioneFandango
FotografiaGherardo Gossi
MontaggioLuca Gasparini
MusicheAlexander Bălănescu
ScenografiaDavide Bassan
CostumiMarina Roberti
TruccoMaurizio Nardi
Interpreti e personaggi
  • Stefano Dionisi: Johnny
  • Fabrizio Gifuni: Ettore
  • Andrea Prodan: Pierre
  • Alberto Gimignani: Biondo
  • Giuseppe Cederna: Nemega
  • Umberto Orsini: Pinin
  • Chiara Muti: Elda
  • Lina Bernardi: madre di Johnny
  • Toni Bertorelli: padre di Johnny
  • Claudio Amendola: Nord
  • Barbara Lerici: Sonia
  • Flavio Bonacci: Pietro Chiodi
  • Antonio Petrocelli: Leonardo Cocito
  • Sergio Troiano: Ivan
  • Andrea Bruschi: Set
  • Franco Ravera: Anselmo
  • Lucio Zagaria: Tarzan
  • Massimo Mirani: Blister
  • Maximilian Nisi: Alessandro
  • Maurizio Santilli: Michele
  • Marilena Biestro: Rina
  • Nicola Panelli: Kyra
  • Fausto Paravidino[1]: Gilera
  • Fulvio Milani: Geo
  • Marco Piras: Tito
  • Umberto Procopio: Fulmine
  • Renzo Lori: Don Mario
  • Giovanni Esposito: partigiano meridionale
  • Francesco Procopio: partigiano meridionale
  • Felice Andreasi: mugnaio
  • Fabio De Luigi: disertore fascista
  • Flavio Insinna: spia

Trama


Johnny, studente universitario appassionato di letteratura inglese, dopo l'8 settembre 1943 diserta dall'esercito a Roma e ritorna a casa, ad Alba. Inizialmente rifugiatosi in una villa in collina, dove si dedica ai suoi studi, dopo la morte di un amico decide di agire in prima persona, lascia quindi la città e si aggrega alla prima formazione partigiana che incontra, i "rossi" guidati dal Biondo, dei quali non condivide l'ideologia comunista, ma solo il desiderio di combattere i fascisti.

Rimasto solo dopo che il gruppo si è sbandato sotto l'attacco tedesco, riesce a raggiungere la formazione dei badogliani detti anche "azzurri" o "autonomi", guidati dal carismatico comandante Nord, in contatto con gli alleati angloamericani, meglio equipaggiati ed organizzati. Tra di loro ritrova il suo caro amico Ettore e insieme partecipano alla temporanea, simbolica occupazione di Alba.

Ma tanti, piccoli scontri decimano e disperdono le loro forze, Ettore viene catturato e condannato a morte, e Johnny si ritrova ad affrontare il duro inverno del 1944 di nuovo solo. In primavera, Nord riunisce gli uomini e riprendono le attività di guerriglia. Il film si chiude su un'immagine fissa di Johnny impegnato in combattimento, forse sopraffatto dai nemici, seguita dalla scritta "Due mesi dopo la guerra era finita".


Produzione



Sceneggiatura


Per Guido Chiesa Il partigiano Johnny è «un progetto fortemente desiderato e voluto».[2] Il regista lesse per la prima volta il romanzo all'università e nel 1984, appena laureato, scrisse una sceneggiatura intitolata La guerra di Johnny, basata su racconti tratti da I ventitré giorni della città di Alba.[2] Nel 1998 realizzò un documentario televisivo sulla vita di Fenoglio, Una questione privata.

Chiesa definisce il romanzo di Fenoglio «antirealistico, epico, pieno di poesia».[2] Inizialmente affascinato soprattutto dal tema della "guerra civile" «con il passare del tempo il centro della mia attenzione si è spostato sulla "questione privata", sull'odissea umana narrata da Fenoglio, ovvero sul suo faticoso e quotidiano farsi uomo nel tragico scenario della caduta del fascismo e della guerra».[2]

Il rapporto con la fonte letteraria è reso particolarmente complesso dal fatto che si tratti di un romanzo incompiuto, di cui esistono più versioni. Per la sceneggiatura Guido Chiesa ed Antonio Leotti hanno attinto alle varie stesure del libro, colmando alcune lacune narrative rifacendosi alla vita dello scrittore[3] ed utilizzando anche un romanzo precedente che aveva per protagonista il personaggio di Johnny, Primavera di bellezza.[2]


Cast


Stefano Dionisi venne scelto anche per la somiglianza fisica con il giovane Beppe Fenoglio.[4]


Distribuzione


Il film è stato presentato in concorso il 4 settembre 2000 alla Mostra del cinema di Venezia ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 17 novembre 2000.


Incassi


Il partigiano Johnny ha confermato lo scarso interesse del pubblico per il tema della Resistenza.[5] Già gli ultimi film che avevano trattato l'argomento, Porzûs di Renzo Martinelli e I piccoli maestri di Daniele Luchetti, erano stati degli insuccessi commerciali (il secondo aveva incassato 1.618.593.000 £, 88° incasso della stagione cinematografica 1998/99)[6] e il film di Chiesa non ha avuto un esito migliore, incassando appena un miliardo di lire[5].


Note


  1. Erroneamente accreditato come Paradivino.
  2. Claudio Carabba, Oh bella ciak!, Il Corriere della Sera - Sette, p. 119
  3. Scheda-locandina di Ciak.
  4. Recensione
  5. Lucherini & Pignatelli, Successi e flop: questione di lancio, Ciak
  6. La classica dei 100 film dell'anno, Ciak agosto 1999

Collegamenti esterni


Portale Cinema
Portale Seconda guerra mondiale

На других языках


[en] Johnny the Partisan

Il partigiano Johnny, internationally released as Johnny the Partisan, is a 2000 Italian war drama film set in the Second World War and directed by Guido Chiesa. It is based on the novel of the same name by Beppe Fenoglio.[1]
- [it] Il partigiano Johnny (film)



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии