Il principe consorte (The Love Parade) è un film del 1929 diretto da Ernst Lubitsch, tratto dalla commedia in tre atti Le Prince consort di Jules Chancel e Leon Xanrof.
Albert Roccardi: Ministro degli Esteri (non accreditato)
Carl Stockdale: ammiraglio (non accreditato)
Ben Turpin: valletto strabico (non accreditato)
Anton Vaverka: gabinetto ministeriale (non accreditato)
William von Hardenburg: gabinetto ministeriale (non accreditato)
È il primo film parlato e cantato girato da Lubitsch, insieme alla coppia Jeanette MacDonald / Maurice Chevalier[1].
Chevalier era uno chansonnier parigino che, nel film, sfoggia imperturbabile il suo accento francese (anche se tutti gli altri interpreti - abitanti dell'inventato regno di Sylvania - parlano in un perfetto inglese/americano); Jeanette MacDonald è qui al suo esordio cinematografico. Nel 1931, l'attore francese fu candidato all'Oscar nella categoria "miglior attore". Nella stessa edizione del premio, ottenne una seconda candidatura per La conquista dell'America, ma l'Oscar fu poi assegnato a George Arliss.
Il film/operetta ebbe successo, grazie alla regia di Lubitsch che utilizzava al meglio le doti canore e recitative dei due protagonisti.
Trama
Nello stato di Sylvania[2], la regina Luisa è alla disperata ricerca di un marito. Dopo aver considerato varie possibilità, sceglie come principe consorte il conte Alfred Renard, ambasciatore di Sylvania. Renard è non solo uno dei personaggi più in vista del paese, ma è anche conosciuto come un impenitente dongiovanni. Tanto che è stato appena richiamato in patria proprio a causa dello scandalo che provocano le sue continue avventure sentimentali.
Dopo il matrimonio reale, il conte Renard si accorge subito di essere considerato poco o nulla. Tutto il potere è nelle mani della sovrana, mentre lui viene considerato alla stregua di un gradevole elemento d'arredo. Confinato nelle stanze da letto ad aspettare in pigiama che la regina torni da lui dopo aver passato in rassegna le truppe o altri incarichi similari, Alfred non ci sta. La storia d'amore dei due novelli sposi è in pericolo. Ma il conte riuscirà da buon diplomatico a risistemare i suoi rapporti con la consorte e a salvare il matrimonio.
Deciso a farsi valere, dato che non gli riesce diversamente, prepara i bagagli per andarsene. La regina, all'inizio, gli ordina di rimanere. Quindi, glielo chiede gentilmente. Alla fine, supplica di non lasciarla. Vengono alla luce anche gli illustri antenati del conte, che risalgono sì a relazioni extraconiugali, però di altissimo rango. Forse Alfred è il bis-bis nipote illegittimo di un re... Di conseguenza, adesso viene visto con occhio diverso dai varÎ dignitari che in precedenza lo snobbavano. Assurto a rango di principe consorte a tutti gli effetti, Renard riafferma i suoi diritti di marito (e maschio), mettendo in punizione la moglie, condannata a restargli sempre a fianco.
Produzione
Musica
Tutte le musiche del film sono firmate da Victor Schertzinger e dal paroliere Clifford Grey, a parte la musica del balletto.
Ouverture: My Love Parade, Champagne, Dream Lover
Champagne eseguita da Lupino Lane
Paris, Stay the Same eseguita da Chevalier, Lane e il cane Jiggs
Dream Lover eseguita da MacDonald con Fealey, Bruce, Friend, Hall, Charles
Anything to Please the Queen eseguita da Jeanette MacDonald e Maurice Chevalier
My Love Parade eseguita da Maurice Chevalier e Jeanette MacDonald
Dream Lover, ripresa MacDonald e coro
Sylvania's Queen eseguita dal coro
Let's Be Common eseguita da Lupino Lane e Lillian Roth
March of the Grenadiers eseguita da MacDonald e coro maschile
Nobody's Using It Now eseguita da Maurice Chevalier
The Queen is Always Right eseguita da Roth e Lane con il coro
Dream Lover ripresa con MacDonald che continua poi in
March of the Grenadiers ripresa, insieme al coro maschile
Valse Tatiana balletto di O. Potoker
Finale: My Love Parade ripresa da Chevalier e MacDonald
Distribuzione
Il film, distribuito dalla Paramount Pictures, venne presentato in prima mondiale a New York il 19 novembre nel 1929 e poi, due mesi dopo, sulla costa occidentale, a Los Angeles.
Hong Kong 24 aprile 2004 (Hong Kong International Film Festival)
Conosciuto con il titolo Liebesparade o Der Prinzgemahl in tedesco, El desfile del amor in Spagna, Erotiki parelasis in Grecia, Parada do Amor in Portogallo, Parade d'amour in Francia e Prinsgemalen in Danimarca.
Riconoscimenti
1930 - Premio Oscar
NominationMiglior film alla Paramount Famous Lasky
NominationMigliore regia a Ernst Lubitsch
NominationMiglior attore protagonista a Maurice Chevalier
NominationMigliore fotografia a Victor Milner
NominationMigliore scenografia a Hans Dreier
NominationMiglior sonoro a Franklin Hansen
1929 - National Board of Review Award
Migliori dieci film
Note
Sempre per la Paramount, i tre si ritrovarono ancora a lavorare insieme: con MacDonald, Lubitsch gira Montecarlo. Con Chevalier, la rivista/omnibus Paramount on Parade e, nel 1931, L'allegro tenente. Il trio si riformerà nel 1932 con Un'ora d'amore e con una nuova versione della Vedova allegra nel 1934.
Stato completamente inventato che entra nella geo-politica hollywoodiana quando viene ripreso nel 1933 in La guerra lampo dei fratelli Marx, come stato confinante - e in guerra - con quello di Freedonia, governato da Groucho/Firefly.
Bibliografia
Lubitsch di Guido Fink, Il Castoro Cinema, La Nuova Italia Editrice, Firenze - maggio 1977
Collegamenti esterni
(EN) Il principe consorte, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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