La regista Žbanić, al suo primo lungometraggio, è anche autrice della sceneggiatura originale.
Il titolo originale si riferisce all'omonimo quartiere di Sarajevo in cui vivono le due protagoniste, uno dei più colpiti e rimasti segnati dalla guerra in Bosnia ed Erzegovina degli anni novanta.[1]
È stato proiettato in anteprima mondiale alla 56ª edizione del Festival di Berlino, dove si è aggiudicato l'Orso d'oro, il Premio della giuria ecumenica e il Peace Film Award.[2][3]
Nel 2007 è stato designato come film rappresentante il cinema bosniaco alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero, venendo però escluso dalla candidatura.
Trama
Sarajevo, 2006. Esma è una donna bosniaca che lavora come cameriera e vive con la figlia adolescente Sara a Grbavica, un quartiere profondamente segnato dalla guerra dei Balcani. Le ferite lasciate dagli assedi serbo-bosniaci sono ancora presenti nel tessuto urbano così come nell'animo delle persone.
Sara non ha mai conosciuto suo padre ed è convinta che sia un eroe di guerra, come quello del coetaneo Samir a cui è molto legata. Quando la scuola organizza una gita alla quale i figli degli eroi di guerra possono prendere parte senza pagare, Sara scopre di non essere nella lista. Nonostante Esma faccia di tutto per raccogliere la somma necessaria, la figlia insiste per conoscere la verità sulla morte del padre e la donna decide di rivelarle il suo doloroso segreto: Esma ha subito continue violenze nel campo profughi e Sara è nata da questi soprusi.
Sara è sconvolta dalla rivelazione mentre Esma trova la forza di raccontare la sua drammatica storia anche alle riunioni nel centro di assistenza, dove confessa quanto abbia odiato la creatura che portava in grembo e come questo sentimento sia svanito una volta presa in braccio la figlia la prima volta.
Il giorno della gita, tra madre e figlia c'è il silenzio più assoluto e niente sembra poter ricucire un filo spezzato da una verità nascosta troppo a lungo. Quando il pullman parte, seduta in fondo Sara guarda la madre e la saluta con la mano appoggiata al vetro: il gesto basta a Esma per ritrovare il sorriso.
Produzione
Jasmila Žbanić ha tratto la sceneggiatura da ciò che ha vissuto durante l'adolescenza, trascorsa in uno dei distretti più traumatizzati durante l'assedio di Sarajevo: «Quello che mi interessava di più da adolescente era il sesso, o meglio parlare di sesso, sognarlo come la più alta realizzazione dell'amore» ha dichiarato la regista in un'intervista.
«Ma nel 1992 tutto è cambiato», ha proseguito, «il sesso veniva usato come parte di una strategia di guerra per umiliare le donne e distruggere un gruppo etnico! Durante la guerra, 20.000 donne furono sistematicamente violentate in Bosnia... Da allora, lo stupro e le sue conseguenze sono diventati un'ossessione per me, ho letto e seguito tutto ciò che riguardava questo argomento. Ancora non sapevo perché lo facevo... Quando ho dato alla luce mio figlio, che era un frutto dell'amore... questo mi ha scioccato completamente. Mi sono chiesta che significato emotivo poteva avere la maternità per una donna che ha un bambino concepito nell'odio. È stato il momento in cui ho saputo quello che volevo da Grbavica e l'ho scritto».[4]
Distribuzione
Il film è stato distribuito in Bosnia Erzegovina dal 1º marzo 2006, dopo l'anteprima del 12 febbraio al Festival di Berlino.[5]
Date di uscita
Bosnia Erzegovina (Grbavica) – 1º marzo 2006
Austria (Grbavica) – 3 marzo 2006
Serbia (Grbavica) – 6 marzo 2006
Germania (Esmas Geheimnis - Grbavica) – 6 luglio 2006
Paesi Bassi (Grbavica) – 7 settembre 2006
Francia (Sarajevo, mon amour) – 20 settembre 2006
Italia (Il segreto di Esma) – 6 ottobre 2006
Svezia (Grbavica - läker tiden alla sår?) – 13 ottobre 2006
Israele (Grbavic) – 9 novembre 2006
Portogallo (Filha da Guerra) – 23 novembre 2006
Spagna (El secreto de Esma) – 24 novembre 2006
Belgio (Grbavic) – 6 dicembre 2006
Regno Unito (Esma's Secret - Grbavica) – 15 dicembre 2006
Grecia (Σεράγεβο σ' αγαπώ) – 28 dicembre 2006
Polonia (Grbavica) – 19 gennaio 2007
Stati Uniti (Grbavica: The Land of My Dreams) – 16 febbraio 2007
Turchia (Grbavica - Esma'nin sirri) – 6 aprile 2007
Bulgaria (Гърбавица: Земята на моите мечти) – 20 aprile 2007
Danimarca (Sarajevo - Håbets sang) – 20 aprile 2007
Ungheria (Szerelmem, Szarajevó) – 17 maggio 2007
Messico (La revelación de Sara) – 25 maggio 2007
Giappone (サラエボの花) – 1º dicembre 2007
Corea del Sud (그르바비차) – 3 gennaio 2008
Festival internazionali
Festival internazionale del cinema di Berlino – 12 febbraio 2006
Festival cinematografico internazionale di Mosca – 23 giugno 2006
Brussels Film Festival – Giugno/Luglio 2006
Jerusalem Film Festival – Luglio 2006
Festival International du Film de la Rochelle – 6 luglio 2006
Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary – 7 luglio 2006
Gindou Film Festival – 20 agosto 2006
Indie - World Film Festival – 25 agosto 2006
Espoo Ciné International Film Festival – 27 agosto 2006
Toronto International Film Festival – 13 settembre 2006
Reykjavík International Film Festival – 3 ottobre 2006
Morelia International Film Festival – 15 ottobre 2006
Panorama of European Cinema – 18 ottobre 2006
AFI Fest – Novembre 2006
Festival internazionale del cinema di Salonicco – 20 novembre 2006
Tallinn Black Nights Film Festival – 3 dicembre 2006
Portland International Film Festival – 14 febbraio 2007
Festival internazionale del cinema di Mar del Plata – 14 marzo 2007
Cinema Spring International Film Festival – 24 marzo 2007
Hong Kong International Film Festival – 2 aprile 2007
Wisconsin Film Festival – 14 aprile 2007
New Horizons Film Festival – 22 luglio 2007
Refugee Film Festival – 23 giugno 2008
Accoglienza
Incassi
Complessivamente il film ha incassato circa 820.000 dollari, di cui oltre la metà in Germania e Spagna (550.000 dollari, circa 470.000 euro).[6]
Germania – 300022$
Spagna – 250275$
Messico – 56105$
Stati Uniti – 43460$
Norvegia – 37580$
Italia – 31233$
Argentina – 23859$
Corea del Sud – 23392$
Repubblica Ceca – 14152$
Turchia – 14071$
Taiwan – 10378$
Regno Unito – 7397$
Uruguay – 4044$
Ungheria – 1682$
Romania – 1588$
Bulgaria – 932$
Brasile – 377$
Critica
Il film ha ottenuto soprattutto recensioni positive da parte della critica. Il sito Rotten Tomatoes riporta il 98% di recensioni professionali con giudizio positivo e un voto medio di 7,5 su 10, mentre il sito Metacritic assegna al film un punteggio di 71 su 100 basato su 21 recensioni.[7][8]
«Mentre film eccellenti come No Man's Land di Danis Tanović e Svjedoci di Vinko Brešan hanno descritto la stessa guerra, pochi ne hanno affrontato le conseguenze e nessuno con la potenza dolorosa e l'empatia di Il segreto di Esma» (Kenneth Turan, Los Angeles Times)[9]
«Il punto essenziale del film... non è tanto la rivelazione culminante della vera parentela di Sara, o la narrativa stranamente indolente in cui è incastonata, ma piuttosto la lugubre esistenza quotidiana nel dopoguerra di Sarajevo» (Andrew Sarris, The New York Observer)[10]
«Un potente dramma umano che espone le dinamiche familiari e le profonde ferite che la guerra esige» (Doris Toumarkine, Film Journal International)[11]
«Il segreto di Esma è un film femminile nel senso migliore: Jasmila Žbanić ha un senso profondamente femminile di come la crisi viene filtrata attraverso i momenti della vita quotidiana» (Ella Taylor, The Village Voice)[12]
«Sostenuta da un'interpretazione meravigliosamente sfumata di Mirjana Karanović come donna che tenta di sfuggire ai tormenti del suo passato mentre cerca di difendere il futuro di sua figlia, il film di Jasmila Žbanić pone una domanda piuttosto complessa: è possibile una storia d'amore all'indomani della tortura e del genocidio?» (Ken Fox, TV Guide)[13]
«Jasmila Žbanić, che ha vissuto la guerra bosniaca a Sarajevo, è un talento insolito. Qui, ci fa provare l'inferno che i suoi personaggi hanno vissuto, così come il dolore pungente che ne è rimasto» (Michael Wilmington, Chicago Tribune)[9]
«La performance centrale di Mirjana Karanović è sin dall'inizio accattivante. Sfortunatamente, il film si muove sulla sua capacità attoriale di evocare simpatia e la lascia arenata in questa storia che è molto impostata ma poco remunerativa» (Russell Edwards, Variety)[14]
Riconoscimenti
2006 – Festival internazionale del cinema di Berlino Orso d'oro a Jasmila Žbanić Premio della giuria ecumenica a Jasmila Žbanić Peace Film Award a Jasmila Žbanić
2006 – European Film Awards Candidatura per il miglior film a Barbara Albert, Damir Ibrahimovich e Bruno Wagner Candidatura per la miglior attrice a Mirjana Karanović
2006 – Brussels Film Festival Migliore attrice a Mirjana Karanović Prix Canvas TV per il miglior film a Jasmila Žbanić
2006 – AFI Fest Gran premio della giuria a Jasmila Žbanić
2006 – Jerusalem Film Festival Premio Spirit for Freedom per il miglior lungometraggio a Jasmila Žbanić
2006 – Reykjavík International Film Festival Golden Puffin per il miglior film
2006 – Festival internazionale del cinema di Salonicco Premio Woman & Equality a Jasmila Žbanić
2006 – Sundance Film Festival Candidatura per il Gran premio della giuria a Jasmila Žbanić
2007 – Portland International Film Festival Premio del pubblico a Jasmila Žbanić
2007 – Association of Polish Filmmakers Critics Awards Menzione d'onore per il miglior film straniero a Jasmila Žbanić
2008 – Sun in a Net Awards Miglior film in lingua straniera a Jasmila Žbanić
2008 – Premio Chlotrudis Candidatura per la migliore attrice a Mirjana Karanović
Grbavica: The Land of My Dreams, su filmjournal.com, www.filmjournal.com. URL consultato il 18 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2018).
Post-War, by Ella Taylor, su villagevoice.com, www.villagevoice.com. URL consultato il 18 luglio 2018.
Grbavica, su tvguide.com, www.tvguide.com. URL consultato il 18 luglio 2018.
Grbavica, su variety.com, www.variety.com. URL consultato il 18 luglio 2018.
Voci correlate
Film bosniaci proposti per l'Oscar al miglior film straniero
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