Infelici e contenti è un film del 1992 diretto da Neri Parenti ed interpretato da Renato Pozzetto ed Ezio Greggio.
Infelici e contenti | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1992 |
Durata | 95 minuti |
Genere | commedia |
Regia | Neri Parenti |
Soggetto | Vittorio Cecchi Gori, Rodolfo Sonego |
Sceneggiatura | Neri Parenti, Rodolfo Sonego |
Produttore | Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori |
Casa di produzione | Cecchi Gori Group, Silvio Berlusconi Communications |
Fotografia | Sandro D'Eva |
Montaggio | Sergio Montanari |
Musiche | Bruno Zambrini |
Scenografia | Maria Stilde Ambruzzi |
Interpreti e personaggi | |
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Dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale, Aldo, ex campione di pallanuoto ed ex impiegato di banca, è costretto a passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle. Quando la moglie Alessandra decide di partire per le vacanze di Ferragosto, prenota per il loro cane Peppino un soggiorno al canile e per il marito una camera in una casa di riposo gestita da suore e infermiere. Qui Aldo conosce il cieco Vittorio, un trafficante di mercanzia contraffatta e che spesso molesta la spagnola Suor Teresa, con cui dovrà condividere la stanza e che lo coinvolgerà in un viaggio fino a Sanremo, inseguendo un'improbabile quanto losca vendita di Rolex finti.
Durante il viaggio ci saranno una serie di peripezie: l’incontro con le giovani Ornella e Sara, conosciute alla casa di riposo, che poi si scoprono essere due ladre che ruberanno loro i Rolex successivamente recuperati, successivamente una scappatella di Vittorio con Valeria, la sorella di Aldo, durante una visita a casa sua, e infine lo scampato pericolo con alcuni creditori con cui Vittorio aveva un conto in sospeso. Più in là, Aldo e Vittorio incontrano una sera in un casinò l'ingegner Petrilli, colui che tre anni prima investì Aldo con l'automobile, il quale si dimostra amichevole regalando un milione in fiches ad Aldo. Quest'ultimo però, in seguito, decide di restituire a Petrilli i soldi.
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I due vanno così a trovare Petrilli nella sua villa a Portofino; tuttavia, stavolta questi dissimula a malapena la sua scontentezza nel rivederli, e acconsente controvoglia a ospitarli per la notte, nonostante la contrarietà di Vittorio, conscio che ci sia qualcosa che non va. Durante la notte, infatti, Vittorio scopre che nella villa c'è anche Alessandra, che tra l'altro ha intrecciato una relazione con Petrilli: questa confessa a Vittorio la sua decisione di lasciare il marito, esausta dai tre anni passati accanto a lui a causa della sua disabilità e intenzionata a volersi rifare una vita.
Consapevole che il colpo sarebbe troppo forte per l'amico, Vittorio non racconta niente ad Aldo della scoperta fatta. Tuttavia, poco prima di ripartire per ritornare alla casa di riposo, riesce ad intrufolarsi nello yacht di Petrilli e ad aggredirlo con il suo bastone. Una volta tornati, Alessandra si ripresenta a prendere Aldo, che apprende dalla televisione la notizia dell'incidente occorso a Petrilli e che anche lui, d'ora in poi, sarà costretto su una sedia a rotelle. Vittorio nel frattempo si defila per sempre, dopo essersi assicurato che il suo amico continui ad avere al suo fianco la moglie.
Il film è stato girato tra Roma, Milano, Santa Margherita Ligure, Paraggi, Camogli, Santa Severa, Vecchia Stazione ferroviaria di Sanremo, Sanremo, Nettuno, Portofino.[1]
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