Io, mia moglie e la vacca (Ma femme, ma vache et moi) è un film del 1952 diretto da Jean-Devaivre.
Io, mia moglie e la vacca | |
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Titolo originale | Ma femme, ma vache et moi |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1952 |
Durata | 93 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | commedia |
Regia | Jean-Devaivre |
Soggetto | Gerard Carlier, André Tabet |
Sceneggiatura | Gerard Carlier, André Tabet |
Produttore | Paul de Saint-André |
Casa di produzione | Les Films Artistiques |
Distribuzione in italiano | Lux Film |
Fotografia | Lucien Joulin |
Montaggio | Louis Devaivre |
Musiche | Louiguy |
Interpreti e personaggi | |
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Francia, Marinette stanca della vita di campagna decide di tornare a Parigi dove, prima di sposarsi con Mario e andare a vivere in provincia, faceva la ballerina. Il marito, appresa la notizia della partenza della moglie, decide di andare a cercarla incamminandosi verso la capitale francese con al seguito la piccola figlia e una mucca.
L'impresa sarà tutt'altro che facile e non priva di imprevisti.
La regia del film è a cura di Jean-Devaivre apprezzato nel suo paese di origine anche come sceneggiatore mentre in Italia si era fatto conoscere, in precedenza, per aver diretto alcuni film tra cui La signora delle undici e Vendetta rusticana.
Oltre a Macario nel cast è presente un altro italiano, si tratta di Carlo Rizzo mentre per il resto è composto da attori francesi tra cui Irène Corday nella parte della moglie fuggitiva, Annette Poivre, Robert Balpo, Jean Daurand e un giovane Jacques Dufilho personaggio che negli anni a venire sarebbe diventato molto popolare anche in Italia.
"«Io, mia moglie e la vacca» è un film che fa guarire anche i malinconici più incalliti." è lo slogan usato per pubblicizzare il film sulle locandine inserite nelle pagine dedicate alla programmazione cinematografica dei quotidiani dell'epoca.[1]
Le date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state[2]:
Primo e unico film non italiano del celebre attore comico nostrano che, reduce dal successo d'oltralpe con la tournée trionfale della sontuosa rivista femminile "Votate per Venere" del 1951[4], riesce a farsi apprezzare anche al cinema dal pubblico francese.[5]
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