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Iron Will - Volontà di vincere (Iron Will) è un film del 1994 diretto da Charles Haid.

Iron Will - Volontà di vincere
Una scena del film
Titolo originaleIron Will
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1994
Durata108 min
Genereavventura
RegiaCharles Haid
SceneggiaturaJohn Michael Hayes, Djordje Milicevic, Jeff Arch
FotografiaWilliam Wages
MontaggioAndrew Doerfer
MusicheJoel McNeely
Interpreti e personaggi
  • Mackenzie Astin: Will Stoneman
  • Kevin Spacey: Harry Kingsley
  • David Ogden Stiers: J.W. Harper
  • August Schellenberg: Ned Dodd
  • George Gerdes: Borg Guillarson
  • Penelope Windust: Maggie Stoneman
  • Brian Cox: Angus McTeague
  • Rex Linn: Joe McPherson
  • John Terry: Jack Stoneman

Trama


Will Stoneman perde il padre in un incidente sul ghiaccio durante il quale egli, con un gesto eroico, taglia la corda che lo lega ai suoi cani da slitta per permettere a loro e al figlio di salvarsi. La fattoria della sua famiglia, che già stava attraversando delle difficoltà, va in rovina e Will, che era stato accettato al college che desiderava, vede ormai distrutti non solo i suoi sogni, ma anche il futuro della madre, che ormai non vede altra soluzione che vendere ogni suo possedimento per ripagare i debiti della fattoria.

Will decide così di intraprendere una corsa di cani da slitta, sperando di poter vincere la posta in palio di ben 10.000 dollari, più che sufficienti per salvare la fattoria, togliere ogni preoccupazione finanziaria alla madre e poter anche andare al college. Per far questo dovrà portare con sé i suoi cani da slitta e soprattutto Gus, il cane del padre; dopo una prima resistenza causata da un rapporto non idilliaco, Will si convince che la vittoria è possibile solo grazie a Gus, nettamente il più autorevole dei cani a sua disposizione. La madre rifiuta in quanto la corsa è estremamente pericolosa, oltre 500 miglia tra bufere di neve con temperature di svariate decine di gradi sotto zero, montagne ripide, fiumi ghiacciati molto insidiosi. Will, tuttavia, si dimostra entusiasta e convinto di poterci riuscire grazie alla sua determinazione, così riesce infine a convincere la madre, la quale però gli chiede solo di tornare vivo. Will si fa preparare duramente dal migliore amico del padre, Ned Dodd, che, nel giro di un mese, lo allena severamente e gli dà preziosi consigli: dormire meno degli altri, ogni notte un'ora di meno fino a non dormire più; correre più degli altri; guardarsi le spalle dai rivali più pericolosi e fidarsi dei cani per capire in chi credere o meno.

Giunto in Canada, a Winnipeg, Will si presenta come partecipante, ma l'organizzatore e magnate delle ferrovie J.W. Harper, inizialmente rifiuta il suo ingresso perché il pagamento della rata di iscrizione è arrivato in ritardo. Il giornalista americano Harry Kingsley paga la penale prevista per il pagamento tardivo e ne garantisce l'ingresso, Harper potrebbe rifiutare, ma accetta dopo che Kingsley minaccia di aizzargli contro i lettori statunitensi. Kingsley non ha alcun interesse che Will sopravviva, si augura solo che resista tanto a lungo da fargli guadagnare le prime pagine dei giornali e ottenere così una promozione, che gli varrà un posto a Chicago, dove si trova la sede principale. Gli esperti partecipanti alla gara, invece, non prendono sul serio il ragazzo e lo accolgono bonariamente, convinti comunque che presto si sarebbe ritirato o sarebbe stato costretto ad arrendersi.

Will comincia la corsa e, sorprendendo i presenti, guadagna subito il primo posto. Harper, che intende solo farlo correre per un giorno e poi squalificarlo con una scusa, in quanto non può permettere che la probabile morte del giovane rovini la reputazione sua e degli altri sponsor, scommette con uno degli sponsor più importanti, Angus McTeague, sul fatto che dopo la prima giornata non si sarebbe ritirato. Tra i due magnati c'è già in vigore inoltre un'altra scommessa di ben 10.000 dollari sulla squadra che vincerà. Will, tuttavia, non solo supera il primo giorno, ma rimane sempre in testa, dormendo sempre meno e correndo più di tutti, guadagnandosi sempre più l'inimicizia dello spietato concorrente svedese Borg Guillarson, il quale toglie di mezzo un avversario dopo l'altro con svariate scorrettezze, tra cui un altro guidatore americano che aveva preso le difese di Will dalle minacce dello stesso Borg.

Kingsley scrive articoli di elogio a Will, esaltandone gli ideali e i valori e cercando di renderlo un'icona, ma le prime pagine sono ancora lontane. Will, ad un tratto, trova un membro della squadra islandese, quella di McTeague, svenuto nella neve, caduto dalla slitta e febbricitante. Will cerca di aiutarlo e, malgrado il guidatore gli dica di non farsi carico di questa responsabilità e di lasciarlo morire, lo carica sulla slitta e fa una deviazione per arrivare sui binari del treno che trasporta gli sponsor e i giornalisti, permettendo così che egli venga soccorso, mentre lui riparte. I passeggeri del treno restano impressionati nello scoprire che Will ha salvato un rivale, per di più sacrificando gran parte del vantaggio che aveva guadagnato nei giorni precedenti e rischiando egli stesso la vita. Harper, ammirato dal gesto, continua ad esitare nello squalificare Will e anzi accetta un'altra scommessa di McTeague di 5.000 dollari sul fatto che non avrebbe terminato la corsa. Kingsley, dal canto suo, approfitta che Will sia rimasto l'unico americano in gara e del suo atto altruistico per scrivere nuovi articoli sempre più coinvolgenti e soprannominandolo "Iron" Will, in quanto dotato di una volontà di ferro. Il popolo americano si appassiona sempre più alla figura di questo giovane e Kingsley riesce ad arrivare alla tanto agognata prima pagina, alla quale ne seguiranno altre dopo che un suo collega, andato a trovare la madre di Will per avere nuove informazioni, gli comunica le motivazioni dietro la partecipazione di Will. Harper, scoperto ciò, arriva a considerare di destinare una parte del denaro della scommessa con McTeague alla madre di Will e spiega anche di non volerlo più squalificare perché ha rivisto in lui la volontà di inseguire i propri sogni malgrado le difficoltà che lui stesso aveva da giovane, prima di diventare ricco e influente, e di non voler infrangere le speranze che il ragazzo gli ha fatto riscoprire. McTeague, d'altro canto, offre a Borg la metà dell'eventuale vincita della scommessa con Harper se riuscirà a fermare Will. Borg, così, fa assalire la slitta di Will dal suo cane più feroce, che aggredisce Gus e lo ferisce gravemente. Will, disperato, pensa di porre fine alle sofferenze del suo cane sparandogli, ma poi cambia idea e cerca di medicarlo, riuscendo a bloccare il sanguinamento e a cicatrizzare in parte la ferita, per poi caricarlo sulla slitta per farlo riposare e riprende la corsa.

Giunto all'accampamento dove concorrenti, sponsor e giornalisti possono dormire e rifocillarsi, aggredisce Borg prendendolo a pugni. Quest'ultimo lo minaccia con un coltello finché Will non estrae la pistola e gli intima di non avvicinarsi mai più a lui e ai suoi cani, altrimenti l'avrebbe ucciso senza esitare. Borg tenta di aggredirlo alle spalle ma gli altri concorrenti lo fermano e lo minacciano silenziosamente, essendosi quest'ultimo guadagnato ormai anche il loro disprezzo. Anche Kinsgley riceve un pugno da parte di Will, che lo accusa, fondatamente, di essersi finto benevolo nei suoi confronti solo per sfruttare la sua immagine e vendere giornali. McTeague, dopo tale avvenimento, raggiunge Will nel suo alloggio e gli offre 3.000 dollari per ritirarsi dalla corsa, denaro più che sufficiente a raggiungere comunque il proposito di Will di salvare la fattoria e continuare gli studi, e lo lascia a riflettere. Will, dopo aver dormito un paio d'ore, riprende la corsa per primo per l'ennesima volta e allontana rabbiosamente Kingsley, il quale è rimasto scosso dalle parole del giovane sul suo cinismo. Will, lungo il tragitto, incontra una piccola folla nelle vicinanze di una cittadina che lo accoglie trionfalmente e dicendogli che per loro è un eroe. Alcuni bambini gli consigliano su quale strada proseguire e attraversare un fiume ghiacciato, ma Will, fortemente traumatizzato dalla morte del padre sul ghiaccio infranto, si rifiuta (come aveva fatto nei giorni precedenti ogni volta trovatosi dinanzi ad un corso d'acqua o ad un lago) e preferisce attraversare un ponte ferroviario. Tuttavia sopraggiunge il treno e Will, correndo più veloce che può, salva se stesso, seppur ferito, e i cani, ma la slitta è gravemente danneggiata e pressoché inutilizzabile. Will, così, a fatica e molto infreddolito, trascina ciò che resta della slitta insieme ai cani fino all'ultimo accampamento prima della corsa finale e chiede un medico per sé e un fabbro per rimettere la slitta in condizioni utili a correre.

Will, oltre che ferito, risente fortemente delle sempre meno ore di sonno concesse in precedenza e rischia di prendere un'influenza che lo costringerebbe a ritirarsi, mentre tutti i rivali sono in condizioni nettamente migliori di salute e di morale. McTeague tenta nuovamente di corrompere il ragazzo alzando l'offerta a 5.000 dollari, ma Will risponde che finirà la corsa anche a costo di morire, dopodiché si mostra Kingsley, che si era nascosto prima dell'ingresso dello sponsor, il quale prende le difese di Will, stavolta con sincerità e senza secondi fini, e minaccia McTeague di sbatterlo in prima pagina se dovesse tentare nuovamente di compromettere l'onore e la gara di Will. Il giovane ringrazia il giornalista per averlo aiutato e i due si riappacificano. Kingsley è fortemente preoccupato per la salute di Will, il quale però gli chiede di svegliarlo dopo 2 ore di sonno. Kingsley segue le sue direttive e lo aiuta a rimettersi in piedi, Will è infatti irremovibile e afferma di non farlo più solo per sé e per sua madre, ma anche per non deludere tutti coloro che hanno seguito la sua avventura, riposto in lui la loro fiducia e che vogliono vederlo trionfare. Non appena Will lascia l'accampamento, uno dei dipendenti di McTeague lo informa e questi sveglia tutti gli altri guidatori, i quali partono a propria volta, come previsto da Borg, in quanto ad un giorno dal traguardo sarebbe inevitabilmente stato il primo a partire a scatenare la ripartenza anche per tutti gli altri concorrenti.

Will, tuttavia, è profondamente stanco e le fatiche dell'ultimo giorno si rivelano eccessive, così, lungo il tragitto, viene prima superato dagli altri concorrenti rallentando sempre di più, per poi appoggiarsi alla slitta e crollare addormentato. A svegliarlo, sorprendentemente, è Borg, il quale è giunto, in qualche modo, a rispettare il fegato di Will nel continuare la corsa e nel tenergli testa, e gli rivela che per vincere ha una sola possibilità, ovvero prendere una scorciatoia che porta dritta alla cittadina del traguardo, che tutti gli altri non hanno scelto di intraprendere in quanto troppo pericolosa. Will segue così Borg, e scopre che la scorciatoia è attraversata da un fiume, ma il ghiaccio è molto sottile in svariati punti, tanto che l'acqua in molte parti non ne è nemmeno ricoperta, perciò il rischio di cadere e perdere la vita è molto alto. Borg parte senza esitare mentre Will deve nuovamente rivivere il trauma della morte paterna, tuttavia, incoraggiato anche da Gus che si è ripreso quanto basta da proseguire la corsa e rimettersi in testa alla muta di cani, si decide finalmente ad affrontare le sue paure e ad attraversare il fiume. I cani di Borg, esausti, si fermano malgrado le continue frustate e quest'ultimo tenta di uccidere anche il suo cane più autoritario, il quale però gli si rivolta contro e lo morde, scatenando anche gli altri che lo atterrano e iniziano ad azzannarlo. Borg urla terrorizzato e Will, passandogli vicino, spara un paio di colpi di pistola per spaventare i cani di Borg, i quali corrono via con la slitta lasciando il loro padrone ferito a terra, ma vivo. Al traguardo, la madre di Will, Maggie, e Ned incontrano di persona Kingsley e aspettando Will tra gli spalti. Le persone di vedetta annunciano che Will sta arrivando con oltre mezzo miglio di vantaggio sugli altri, scatenando l'euforia della folla, tuttavia Will, esausto, fatica anche solo a reggersi in piedi e la sua slitta si ribalta a poche decine di metri dal traguardo. Il secondo in gara lo sta per raggiungere e Ned, fischiando il motivetto che aveva inventato il padre di Will e che il ragazzo usava per spronare i cani ad andare più veloci, tenta di spingere Will a trovare la forza di rialzarsi e anche il resto del pubblico lo imita fischiando la canzone. Will, facendo appello alle ultime forze rimaste, si rialza, rimette in sesto la slitta e corre gli ultimi metri. Will, con un ultimo sforzo, riesce a tagliare il traguardo per primo e la folla esulta per il successo del ragazzo. I compagni concorrenti arrivati dopo di lui lo aiutano a non cadere a terra e lo accompagnano dalla madre, che lo accoglie con un abbraccio colmo di felicità. Tutto il pubblico applaude, incluso McTeague, anch'egli ammirato dalla forza di volontà indomabile mostrata da "Iron" Will Stoneman.


Personaggi


Will Stonemen: interpretato da Mackenzie Astin. Giovane diciassettenne orfano di padre che decide di partecipare alla più pericolosa corsa di cani da slitta per salvare la fattoria di famiglia e andare al college. Il suo coraggio e la sua infaticabile determinazione lo rendono presto un'icona per i propri connazionali americani col soprannome di "Iron" Will.

Harry Kingsley: interpretato da Kevin Spacey. Cinico giornalista, mellifluo e ambizioso. Supporta Will solo per potersi guadagnare una promozione alla sede principale del suo giornale tentando di farlo diventare un eroe per i lettori, senza alcun interesse per la sopravvivenza del ragazzo. Messo dinanzi al suo squallido atteggiamento, finirà con lo schierarsi sinceramente dalla parte di Will e a capire l'importanza dei giusti valori.

J.W. Harper: interpretato da David Ogden Stiers: magnate delle ferrovie e organizzatore della corsa di cani da slitta. Inizialmente accetta l'iscrizione di Will solo per evitare fastidi da parte di Kingsley, pensando di squalificarlo alla prima scusa buona, ma col passare del tempo giunge ad ammirare sinceramente la volontà di Will, rivendendo in lui i sogni e le speranze della gioventù che lui stesso condivideva prima di arricchirsi, e a puntare su di lui per la vittoria.

Angus McTeague: interpretato da Brian Cox: uno degli sponsor principali della corsa e rivale di scommesse di J.W. Harper. Uno dei due antagonisti della storia. Competitivo e avido, prende in antipatia Will solo in virtù di una scommessa persa con Harper e si adopera per tentare di fargli abbandonare la corsa in più modi, sia promettendo denaro a Borg per fermarlo scorrettamente sia tentando di corrompere lo stesso Will per ritirarsi.

Borg Guillarson: interpretato da George Gerdes: uno dei concorrenti della corsa. Insieme a McTeague è l'antagonista della vicenda. Spietato, aggressivo e borioso, nonché violento con i suoi stessi cani che sprona a frustate, usa ogni trucco e scorrettezza per eliminare i suoi rivali e prende in forte antipatia Will per la sua testardaggine e convinzione, da lui ritenuta solo spocchia infantile.


Distribuzione


Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 14 gennaio 1994. Nelle sale italiane, invece, è uscito il 3 dicembre dello stesso anno.


Edizione Italiana


La direzione del doppiaggio italiano è a cura di Alessio Cigliano, su dialoghi di Noemi Gifuni, per conto de LaBiBi.it[1] con la collaborazione della S.A.S.[1] La sonorizzazione, invece, venne affidata alla N.C.[1]


Note


  1. "IRON WILL - VOLONTA' DI VINCERE", su antoniogenna.net. URL consultato il 7 aprile 2022.

Collegamenti esterni


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[en] Iron Will

Iron Will is a 1994 American adventure film. It is based on the true story of a 1917 dog-sled race from Winnipeg, Manitoba to Saint Paul, Minnesota, a 522-mile-long stretch and part of the "Red River-St. Paul Sports Carnival Derby."[2] It is directed by Charles Haid, and stars Mackenzie Astin, Kevin Spacey, David Ogden Stiers, George Gerdes, Brian Cox, John Terry, Penelope Windust and August Schellenberg.
- [it] Iron Will - Volontà di vincere



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