Jason Bourne è un film del 2016 diretto da Paul Greengrass.
Jason Bourne | |
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Jason Bourne in una scena del film | |
Lingua originale | inglese, greco, tedesco, giapponese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Cina |
Anno | 2016 |
Durata | 123 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | azione, thriller, drammatico, spionaggio |
Regia | Paul Greengrass |
Soggetto | personaggi creati da Robert Ludlum |
Sceneggiatura | Paul Greengrass, Christopher Rouse |
Produttore | Paul Greengrass, Matt Damon, Frank Marshall, Gregory Goodman, Jeffrey M. Weiner, Ben Smith |
Produttore esecutivo | Christopher Rouse, Doug Liman, Henry Morrison, Jennifer Todd |
Casa di produzione | The Kennedy/Marshall Company, Perfect Worlds Pictures, Captivate Entertainment, Pearl Street |
Distribuzione in italiano | Universal Pictures |
Fotografia | Barry Ackroyd |
Montaggio | Christopher Rouse |
Effetti speciali | Steven Warner, Charlie Noble |
Musiche | John Powell, David Buckley |
Scenografia | Paul Kirby, Paul Inglis, Mark Scruton, Caty Maxey |
Costumi | Mark Bridges |
Trucco | Frances Hannon |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
Quinto film della serie di Bourne, è il sequel di The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo del 2007. Nei panni del protagonista Jason Bourne c'è sempre Matt Damon.
Dopo dieci anni di latitanza l'ex sicario della CIA Jason Bourne si trova in Grecia, dove si procura da vivere e si tiene in forma partecipando ad alcuni incontri clandestini di pugilato. Intanto a Reykjavík Nicky Parsons riesce ad hackerare alcuni file dell'Agenzia, riguardanti operazioni segrete, come il nuovissimo progetto Ironhand, che riguarda la creazione di un nuovo tipo di piattaforma (EXCOON), in grado di fornire internet gratuito a tutti, che ha però come scopo finale quello di tracciare e spiare tutti i server degli americani. L'operazione viene sabotata da Heather Lee, nuovo capo della divisione di cyber sicurezza, che non riesce a fermare il download ma inserisce un programma che funziona da segnalatore.
Il direttore Robert Dewey invia quindi un agente veterano (denominato asset, ovvero risorsa), ad eliminare Jason e Nicky, che si sono dati appuntamento a piazza Syntagma, ad Atene, dove si sta tenendo una rivolta di manifestanti. Nicky rivela a Jason che ha scoperto che in realtà la CIA lo stava tenendo sotto controllo sin dai tempi in cui prestava servizio nella Delta Force e che dietro la creazione di Treadstone potrebbe esserci proprio il padre di Jason, Richard Webb, un analista dell'Agenzia morto anni prima in un attentato terroristico. La donna però non fa in tempo a dire altro che i due vengono attaccati dagli agenti. Riusciti a scappare a bordo di una moto, vengono però intercettati dall'asset, che spara a Nicky, la quale, poco prima di morire, consegna a Jason la chiave di una cassetta di sicurezza al cui interno troverà una chiave USB criptata.
Impossibilitato ad accedere ai dati della chiavetta, Jason si rivolge a Berlino all'hacker Christian Dassault, un amico di Nicky, il quale però, aprendola, attiva involontariamente il segnalatore che permette all'Agenzia di localizzare la loro posizione. Tramite un cellulare presente nella stanza, l'agente Lee riesce a cancellare tutti i file, però Jason riesce a leggere alcune informazioni. L'hacker attacca Jason perché vorrebbe prendere i dati della chiavetta per pubblicarli tutti online, cosa a cui Bourne non è interessato, ma l'ex agente riesce facilmente a renderlo inoffensivo.
Scappato da Berlino, Bourne si reca a Londra per incontrare un ex affiliato della CIA, ora dipendente di una società di sicurezza privata, che potrebbe essere collegato a Treadstone. Prima però deve superare il pedinamento della CIA. Quando lo incontra, l'uomo rivela a Jason che in realtà suo padre era a conoscenza di Treadstone, ma, dopo aver saputo che Dewey (all'epoca tra i responsabili dei progetti speciali della CIA) aveva intenzione di reclutare suo figlio per trasformarlo in un supersoldato, si era opposto, minacciando di rivelare al pubblico le informazioni riguardanti Treadstone. Per questo Dewey aveva inscenato un finto attacco terroristico durante il quale il padre di Jason avrebbe perso la vita, così da motivare il ragazzo ad entrare nel progetto. Intanto però arriva sul posto l'asset di Atene, che, incurante degli ordini dell'agente Lee, la quale vorrebbe che Jason fosse catturato vivo, spara a Bourne, che cade dal quinto piano del palazzo, ma riesce a salvarsi afferrando un cavo.
Riavutosi della caduta e riuscito a fuggire, Bourne incontra Heather Lee che gli parla di Ironhand, di EXCOON e della dimostrazione della piattaforma che si terrà a Las Vegas, alla quale sarà presente anche Dewey. Durante la dimostrazione, però, accade un imprevisto: il programmatore Aaron Kalloor, l'imprenditore ideatore della piattaforma, preso dal rimorso, decide di parlare al pubblico del suo accordo con la CIA, e per questo Dewey (preavvertito dall'avvocato doppiogiochista di Kalloor) ordina all'asset di eliminarlo, nonché di uccidere anche Heather Lee, avendo intuito il legame tra costei e Bourne. Jason riesce a intervenire per tempo puntando una luce della sala negli occhi dell'asset, che si distrae, e riesce a deviare la pallottola destinata ad Aaron; l'asset è quindi costretto a scappare.
Jason intanto si reca nella camera d'albergo di Dewey, dove l'uomo gli spiega che non troverà mai pace finché non accetterà l'idea di essere un killer, e che è disposto a reclutarlo nuovamente nell'Agenzia. Jason però rifiuta l'offerta, ma proprio nel momento in cui sta per ucciderlo, fa irruzione nella sala l'agente Jeffers che spara a Bourne che, a sua volta, riesce a metterlo fuorigioco. Intanto Dewey recupera una pistola e cerca di sparare a Bourne ma viene preceduto dalla Lee che uccide il primo. Nonostante la ferita, Jason si mette all'inseguimento dell'asset, che ha ricordato essere l'attentatore che ha procurato la morte del padre. Inizia un movimentato inseguimento per le vie di Las Vegas con l'asset a bordo di un corazzato della SWAT. Dopo averlo raggiunto in un tunnel fognario, Jason lo affronta in un duro combattimento corpo a corpo, al termine del quale lo uccide, vendicando le morti di Nicky e del padre.
La scena finale vede Heather Lee, ormai divenuta il nuovo direttore della CIA, parlare con il capo dell'Intelligence Nazionale per un potenziale reinserimento di Bourne nell'Agenzia. Heather Lee afferma che Jason Bourne ormai si fida di lei con tutto quello che hanno passato insieme e che lei può convincerlo a rientrare, ma alla domanda del direttore "E se non volesse rientrare?" lei risponde freddamente "Allora dovremo eliminarlo". La ragazza incontra quindi Bourne nei giardini di Washington per fargli la proposta. Jason le risponde: "Fammici pensare". Lee ritorna alla sua auto e trova sul sedile la registrazione della sua conversazione con il superiore: Bourne li ha spiati ed ha ascoltato tutto e le fa sapere che è a conoscenza delle loro intenzioni. Nel finale si scorge Bourne allontanarsi, dirigendosi senza meta verso le strade del mondo.
Nel maggio del 2007, prima dell'uscita di The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo, Matt Damon aveva comunicato il suo disinteresse a ritornare nella parte per un eventuale quarto film della serie.[1] Nell'agosto dello stesso anno, Damon dichiarò:
«Io penso, riguardo all'idea di fare un altro film, che la storia, la ricerca di questo tizio della propria identità, sia finita, perché ormai ha avuto tutte le risposte. Non c'è modo di continuare con lo stesso personaggio; ciò che lo rendeva interessante era il suo tormento interno, il suo "sono una brava o una cattiva persona? Quale è il segreto dietro la mia identità e perché non riesco a ricordarla? Perché ho dei ricordi così spaventosi?". Ora tutto questo meccanismo di propulsione che sta alla base del personaggio è esaurito, quindi nel caso di un nuovo capitolo ci dovrebbe essere una completa riconfigurazione [del personaggio] e cosa mai potremmo inventarci? Io sento che la storia che ci eravamo prefissi di raccontare è stata già raccontata. Tuttavia, adoro Bourne e se Paul Greengrass mi chiamasse tra dieci anni, dicendomi "Ora possiamo farne un altro, perché sono passati dieci anni e ho trovato il modo di riportarlo indietro" io potrei rispondere solamente con un "Sì, senza alcun dubbio". Se ci sarà una grande idea dietro, potremmo tornare, ma ora come ora, la storia è già stata raccontata...[2]» |
Ciononostante il 22 febbraio 2008, Variety ha confermato la produzione di un quarto capitolo, sempre interpretato da Damon e con Greengrass alla regia.[3] Il 16 ottobre 2008 è stato annunciato che George Nolfi avrebbe scritto la sceneggiatura del sequel, con Frank Marshall, Jeffrey Weiner e Henry Morrison come produttori (gli ultimi due esecutivi). Matt Damon, Julia Stiles, Joan Allen, e Paul Greengrass vennero contattati.[4][5][6] Parallelamente Joshua Zetumer fu ingaggiato per scrivere una sceneggiatura alternativa che sarebbe poi stata combinata con quella scritta da Nolfi.[7] Nel dicembre dello stesso anno, Greengrass annunciò che non avrebbe diretto il quarto film di Bourne, dichiarando di volersi confrontare con "altre tipologie di sfide."[8]
Nel 2010, Damon, alla première britannica di Invictus, rivelò che la continuazione di The Bourne Ultimatum non sarebbe stata realizzata prima di almeno cinque anni. Greengrass, anch'esso alla première, ribadì la sua intenzione di non tornare a dirigere un altro capitolo di Bourne a meno che "non arrivasse la sceneggiatura giusta". Damon aggiunse che, nel frattempo vi sarebbe potuto essere un prequel o uno spin-off della serie, "con un altro regista ed attore".[9] In seguito, l'attore riconfermò che, a meno della partecipazione di Greengrass al progetto, non vi avrebbe partecipato.[10]
Nel giugno del 2010, è stato annunciato che Tony Gilroy avrebbe scritto la sceneggiatura del nuovo film della serie, intitolato The Bourne Legacy, con una data di uscita fissata per il 2012.[11] In ottobre, Gilroy fu confermato anche come regista del film;[12] e chiarì che Damon non sarebbe tornato, ma che vi sarebbe stato un nuovo protagonista:
«Non si tratta di un reboot, ma di un nuovo capitolo. Il modo più facile di pensarci è considerarlo come un'espansione. Jason Bourne non sarà in questo film, ma non vuol dire che non sia vivo. Ciò che è accaduto nei primi tre film è il motore principale di The Bourne Legacy [...] il mondo che stiamo creando dona delle possibilità e degli inviti utili al futuro ritorno di Jason Bourne."[13]» |
The Bourne Legacy, con come protagonista Jeremy Renner nei panni di Aaron Cross, è stato distribuito negli Stati Uniti il 10 agosto 2012,[14] ottenendo critiche miste.[15]
In un'intervista del dicembre del 2012, Matt Damon ha rivelato che lui e Paul Greengrass erano interessati a riprendere i loro ruoli di protagonista e regista.[16] L'8 novembre 2013, Deadline avrebbe visto il ritorno del personaggio di Jeremy Renner per la regia di Justin Lin.[17] Andrew Baldwin fu contattato per scrivere la sceneggiatura del film, con una data di uscita fissata per il 16 luglio 2016.[18] Il 15 settembre 2014, è stato annunciato che il film avrebbe sancito il ritorno di Damon e Greengrass, mentre il ritorno di Jeremy Renner come Aaron Cross è stato posticipato in un film a sé stante.[19] Nel novembre dello stesso anno, Damon ha confermato che la sceneggiatura è stata scritta da lui e Greengrass stessi assieme al montatore della trilogia di Bourne Christopher Rouse.[20][21]
Il budget del film è stato di 120 milioni di dollari.[22]
Il 23 maggio 2015 Deadline ha confermato che Alicia Vikander era in trattative per un ruolo nel film al fianco di Damon.[23] Il mese seguente, Julia Stiles ha confermato che riprenderà il ruolo di Nicky Parsons,[24] mentre Viggo Mortensen si è offerto come cattivo del film,[25] e la partecipazione della Vikander è stata confermata, e l'attrice ha dovuto rinunciare ad apparire in Assassin's Creed di Justin Kurzel.[26] Tommy Lee Jones è entrato nel cast come direttore della CIA.[27] A settembre dello stesso anno il ruolo di antagonista del film è stato assegnato a Vincent Cassel.[28] Qualche giorno dopo The Hollywood Reporter ha confermato il coinvolgimento dell'attore Ato Essandoh.[29] Ad ottobre Scott Shepherd è entrato nel cast come vice direttore della CIA.[30] A novembre Riz Ahmed ha firmato per un ruolo di specialista tecnico sempre della CIA.[31]
Damon ha dichiarato a Buzzfeed che la produzione del film sarebbe partita a settembre in Grecia per finire a Las Vegas,[32] e che avrebbero visto Bourne confrontarsi con un mondo "post-Snowden".[33][34]
La lavorazione è cominciata l'8 settembre 2015.[35] Nei primi di novembre si sono svolte alcune riprese all'esterno di Paddington Station a Londra.[36] Alla fine dello stesso, le riprese si sono spostate a Kreuzberg, Berlino.[37] A dicembre si sono svolte della riprese ai Constitution Gardens di Washington.[38] Dal 14 al 21 gennaio 2016 si sono svolte delle riprese a Las Vegas, nel Nevada.[39] La lavorazione è terminata il 1 febbraio 2016.[40]
L'allenamento fisico sostenuto da Matt Damon per questo quarto capitolo è stato impegnativo, l'attore ha rivelato di aver seguito una dieta molto ferrea.[41]
Il primo teaser trailer del film viene diffuso il 7 febbraio 2016 durante il Super Bowl 50, seguito poco dopo dalla versione italiana.[42]
Il primo full trailer viene diffuso il 20 aprile 2016[43], seguito dalla versione italiana[44].
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 29 luglio 2016[45], mentre in quelle italiane il 1º settembre dello stesso anno[44].
Il film ha incassato 162434410 $ negli Stati Uniti e 253050504 $ nel resto del mondo, per un totale di 415484914 $.[22]
Jason Bourne ha ricevuto recensioni contrastanti dai critici. Su Rotten Tomatoes ha una percentuale di gradimento del 56% basato su 277 recensioni con un voto medio di 5.9/10[46].
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