Tony Sperandeo: uno dei contadini (3 ep: La giara)
Salvatore Mignosi: uno dei contadini (3 ep: La giara)
Omero Antonutti: Pirandello (ep: Epilogo: colloquio con la madre)
Regina Bianchi: la madre di Pirandello (ep: Epilogo: colloquio con la madre)
Biagio Barone: Salvatore
Episodi
Il corvo di Mìzzaro (introduce ogni episodio)
L'altro figlio
Mal di luna
La giara
Requiem
Colloquio con la madre
È tratto da quattro Novelle per un anno di Pirandello, a cui si aggiunge un quinto racconto immaginato dai registi, ma ispirato alle novelle Una giornata(Colloquio con la madre), e Colloquii coi personaggi (seconda parte).
Con questo lavoro i Taviani hanno iniziato la loro collaborazione con il direttore della fotografia Giuseppe Lanci (gireranno insieme cinque film di seguito, ultimo dei quali Tu ridi).
Kaos è anche il film che ha visto recitare insieme per l'ultima volta Franco e Ciccio.
Il titolo
Viene denominata "Caos" una contrada di campagna, a strapiombo sul mare, dove sorge la casa natale di Luigi Pirandello.[1]
Lo scrive in una citazione lui stesso:
«Io [...] sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti (Agrigento), corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Kaos»
.
Trama
Il film si svolge in quattro episodi e un epilogo. Filo comune che collega gli episodi è un corvo nero che si libra sopra la Sicilia di Pirandello con un campanello appeso al collo.
L'altro figlio racconta l'odio di una donna nei confronti di uno dei suoi figli, il cui preoccupante aspetto sembra essere la reincarnazione vivente dell'uomo che l'ha violentata.
Mal di luna mostra l'amore, l'angoscia e il desiderio di una giovane sposa, Sidora, di fronte alla malattia sconosciuta di suo marito Bata. Quest'ultimo, infatti, nelle notti di luna piena è colto da raptus violenti e incontrollabili.
La giara presenta un proprietario terriero che fa riparare una costosa giara da un esperto artigiano, ma questi ne rimarrà bloccato all'interno (il racconto è interpretato da Franco e Ciccio).
Requiem descrive la lotta dei contadini contro gli amministratori di Ragusa che non permettono di seppellire il patriarca sui loro altopiani invece che nel lontano cimitero della città.
Epilogo: colloquio con la madre, girato tra Lipari e l'isola di Salina[2], mostra Pirandello parlante al fantasma di sua madre su una storia che avrebbe voluto scrivere, ma non l'ha fatto.
Premi e riconoscimenti
1985 - David di Donatello
Migliore sceneggiatura a Paolo e Vittorio Taviani e Tonino Guerra
Miglior produttore a Giuliani G. De Negri
Candidatura Miglior film a Paolo e Vittorio Taviani
Candidatura Miglior regista a Paolo e Vittorio Taviani
Candidatura Migliore fotografia a Giuseppe Lanci
Candidatura Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
Candidatura Migliore scenografia a Francesco Bronzi
Candidatura Migliori costumi a Lina Nerli Taviani
Candidatura Miglior montaggio a Roberto Perpignani
1985 - Nastro d'argento
Migliore sceneggiatura a Paolo e Vittorio Taviani e Tonino Guerra
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