L'emigrante è un film del 1973 diretto da Pasquale Festa Campanile.
L'emigrante | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1973 |
Durata | 98 min |
Genere | commedia |
Regia | Pasquale Festa Campanile |
Soggetto | Sabatino Ciuffini, Castellano e Pipolo, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luisa Montagnana |
Sceneggiatura | Sabatino Ciuffini, Castellano e Pipolo, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luisa Montagnana, Luciano Vincenzoni |
Casa di produzione | Mondial TE-FI |
Distribuzione in italiano | Titanus |
Fotografia | Gastone Di Giovanni, Juan Gelpí |
Montaggio | Mario Morra |
Musiche | Carlo Rustichelli |
Scenografia | Giantito Burchiellaro |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La pellicola ha come protagonisti Adriano Celentano e Claudia Mori.
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Napoli inizi ‘900. Saturnino Cavallo lascia la moglie e il piccolo Peppino per emigrare in America, alla ricerca di fortuna. Di lui si perdono le tracce. Napoli, metà anni '20. Peppino Cavallo, divenuto adulto, si sveglia ogni notte pensando al padre, con tale insistenza, che decide di andarlo a cercare in America. Mettendo da parte i soldi che guadagna uccidendo vacche a mani nude, si reca all'ufficio doganale per aver il visto che gli consente di partire. Ma gli viene respinta la richiesta perché non ha prestato servizio militare. Così decide di travestirsi da donna e imbarcarsi clandestinamente. Ma dopo essersi imbarcato viene scoperto dalle altre donne mentre fa la pipì in piedi ed è costretto a nascondersi. Qui s'imbatte in Rosita Flores, una bella cantante italiana che fa spettacoli per un boss italo-americano. Rosita, credendo di aver a che fare con una donna la prende a suo servizio come cameriera. Ma scopre molto presto che la cameriera è un uomo. Alle urla di una spaventata Rosita rispondono i guardaspalle del boss, che decidono di dare una lezione a Peppino, ma invece si ritrovano pestati a dovere da quest'ultimo. Peppino viene quindi arrestato.
Arrivati in America, Rosita viene accolta dal Boss Don Nicolone Salento e Peppino viene portato via dalla Polizia. Ma grazie all'intervento del boss, su richiesta di Rosita, viene rilasciato poco dopo. Non prima di aver conosciuto Toni, anarchico e dinamitardo che protesta contro tutto e tutti e viene sempre arrestato. Peppino comincia così la ricerca di suo padre, cominciando da Little Italy. Dopo aver scambiato un pizzaiolo partenopeo di nome Cavallo per suo padre, decide di lavorare presso di lui e continuare le sue ricerche, spargendo la voce tra i clienti. Ma l'intervento della Mano Nera, la mafia italo-americana, lo convince ad andare altrove. Un giorno decide di assistere allo spettacolo di Rosita, di cui si è innamorato, ma non riesce ad entrare perché non possiede un abito da sera. Decide di vedere, pertanto, lo spettacolo dal soffitto, ma perde l'equilibrio e finisce sul palco. Gli uomini di Don Nicolone lo portano quindi dal boss. Dapprima sospettoso, quando viene a sapere che Peppino sta solo cercando il padre scomparso lo invita a prendersi dei soldi e lasciare l'America. Peppino è però sempre più deciso a trovare suo padre. Nel frattempo il sentimento nei confronti di Rosita cresce e, vedendosi contraccambiato, decide di trovarsi un lavoro. Così dopo aver tentato diversi mestieri, trova lavoro come "attrazione" in un lussuoso locale. Ma nonostante l'amore tra Peppino e Rosita sia grande, quest'ultima non vuole fare il grande passo perché Peppino non può offrire sicurezza economica e un futuro dignitoso. Così Peppino promette a Rosita che quando lei sarà tornata dal suo prossimo tour lui sarà diventato ricco.
Per realizzare il suo sogno è costretto però a chiedere lavoro a Don Nicolone. Il boss accetta e così Peppino si ritrova ad essere uno dei suoi scagnozzi, riuscendo ben presto a diventare il suo fidato braccio destro. Durante una festa, Don Nicolone confessa a Peppino che suo padre è morto annegato in mare durante un tifone, mentre era imbarcato su una nave diretta in Giappone. Rosita torna e i due decidono di sposarsi. Mentre Peppino è al ristorante per i preparativi del ricevimento nuziale, riceve la visita di Ralph. Questi alludendo al matrimonio gli consegna il "regalo nuziale". Si tratta in realtà di un portafoglio con una foto che ritrae la madre di Peppino e lo stesso Peppino bambino. Peppino scopre così la verità: suo padre non è morto annegato ma è stato ucciso da Don Nicolone perché dava fastidio alla mafia aiutando i deboli. In realtà è stato lo stesso Ralph a ucciderlo, ma sicuro della reazione impulsiva di Peppino, attribuisce la colpa esclusivamente a Don Nicolone. Peppino va quindi dal boss e lo smaschera. È quasi spinto ad ucciderlo ma le suppliche del boss nonché il suo buon cuore lo fanno desistere, così lascia il suo ufficio e se ne va. Poco dopo entra Ralph che uccide il boss e diventa lui stesso il nuovo boss.
Le impronte sull'arma del delitto incastrano Peppino, così che viene ricercato dalla polizia per l'uccisione di Don Nicolone. I poliziotti vanno a casa di Peppino per arrestarlo, ma Toni per aiutare l'amico a scappare fa esplodere un ordigno molto pericoloso. Nell'esplosione vengono stordite le guardie, ma anche lo stesso Toni. Peppino invece rimane illeso. Così i due scappano. Ma dopo un po', Toni chiede a Peppino di fermarsi e scende dall'auto. Dopo qualche passo si accascia su una roccia. Peppino quindi si rende conto che Toni è ferito gravemente e che ben presto morirà. Così decide di assecondare l'ultimo desiderio di Toni: morire tra le braccia di una bella donna. Dopo aver pagato una prostituta della zona e aver visto l'amico morire baciando la donna, torna nella propria auto. Qui però ad attenderlo c'è un manipolo di uomini della polizia e viene portato in carcere. Rosita, facendo leva sui sentimenti passati per Ralph e sulla sua influenza da neo-Boss, lo supplica di liberarlo. Ralph quindi ne organizza l'evasione, riesce a far evadere Peppino dentro una custodia di contrabbasso appartenente all'Esercito della Salvezza. Dopo essere evaso lo fa imbarcare su una nave diretta in Italia, la custodia una volta arrivata al porto, viene ancorata ad un gancio e sollevata sulla nave. Ad attendere sulla nave c'è l'ansiosa Rosita, ma Ralph, dando sfogo alla sua vendetta, fa sparare un paio di colpi prima che la custodia tocchi il ponte della nave. Tutto ciò avviene sotto gli occhi disperati di Rosita che crede di aver perso il suo amato. Ma dentro la custodia ci sono solo due sacchi di patate. Peppino è invece sano e salvo.
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