Jean-Pierre Ducos: Raoul Lecorps, l'avvocato di Christine
Marie Henriau: signora Dardignat, il giudice del divorzio
Rosy Varte: la madre di Colette
Emmanuel Clot: amico di Antoine
Pierre Dios: Maître Renard
Alain Ollivier: giudice di Aix-en-Provence
Monique Dury: signora Ida
Emmanuel Clot: Emmanuel, l'amico tipografo
Christian Lentretien: un uomo sul treno
Roland Thénot: l'uomo arrabbiato al telefono
Julien Dubois: Alphonse Doinel
Alexandre Janssen: il ragazzo del vagone ristorante
Si tratta del film che chiude la serie che ha per protagonista Antoine Doinel.
Le riprese furono effettuate a Parigi dal 9 maggio al 5 luglio 1978.
Trama
Il film si collega al precedente capitolo in cui il matrimonio tra Antoine Doinel e Christine era sopravvissuto all'infedeltà di Antoine. Dopo sette anni Antoine e Christine divorziano, pur rimanendo buoni amici. Antoine ha una relazione con Liliane, amica di Christine, ha pubblicato un'autobiografia che parla dei suoi amori e trova lavoro come correttore di bozze ed inizia anche un'allegra, anche se tumultuosa relazione, con Sabine, commessa in un negozio di dischi. Incontra anche Colette, una sua ex-fidanzata apparsa anche in un altro capitolo della storia: Antoine e Colette. La vede in stazione e non riesce a fare a meno di salire sul suo treno per parlare dei tempi passati. Essendo salito senza biglietto e avendo avuto un diverbio con lei organizza una rocambolesca fuga dal convoglio. Colette scoprirà poi di essere innamorata del fratello di Sabine, proprietario di una libreria. Avrà poi un incontro amichevole con Christine, dove discuteranno del carattere tormentato di Antoine.
Riconoscimenti
Premi César 1980:
miglior musica
Collegamenti con altre pellicole
Il film contiene numerose scene o frammenti tratti dai quattro precedenti capitoli del ciclo Doinel (I quattrocento colpi, Antoine e Colette, Baci rubati, Non drammatizziamo... è solo questione di corna).
Il film a cui assistono Sabine e Xavier Barnerias in una delle ultime scene, e della cui trama Sabine dice di non capire nulla, è invece Mica scema la ragazza!.
Bibliografia
Sceneggiatura pubblicata su "l'Avant-Scène du Cinéma", n. 215, 1978.
Paola Malanga, Tutto il cinema di Truffaut, Baldini & Castoldi, Milano 1996, pp.444–454
Anne Gillain (a cura di), Tutte le interviste di François Truffaut sul cinema, Gremese Editore, Roma 1990 (prima edizione francese 1988), pp.244–249
Alberto Barbera – Umberto Mosca, François Truffaut, Il Castoro, Milano, pp.137–141
Collegamenti esterni
(EN) L'amore fugge, su Internet Movie Database, IMDb.com.
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