L'eredità dello zio buonanima, noto anche come Porgi l'altra... sberla!, è un film del 1974 diretto da Alfonso Brescia.
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L'eredità dello zio buonanima | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1974 |
Durata | 99 min |
Genere | commedia |
Regia | Alfonso Brescia |
Soggetto | Antonino Russo Giusti, Roberto Gianviti |
Sceneggiatura | Roberto Gianviti |
Produttore | Luigi Mondello |
Casa di produzione | Canguro Produzione Internazionale, Cinemat |
Distribuzione in italiano | Indipendenti Regionali, Avo Film, Cecchi Gori Home Video |
Fotografia | Franco Villa |
Montaggio | Liliana Serra |
Musiche | Roberto Pregadio |
Interpreti e personaggi | |
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È tratto da una commedia di Antonino Russo Giusti già portata sullo schermo nel 1934 con L'eredità dello zio buonanima del regista Amleto Palermi.
Franco Favazza è il povero nipote di un ricco zio che muore donandogli una grande eredità. Però Franco, dopo il funerale, deve vedersela con gli altri nipoti, e anche con i legali che hanno assistito il vecchio nel firmare il testamento. Infatti anche gli avvocati intendono approfittare della morte dell'uomo per ricavarne qualche guadagno. Quando tutto sta per finire in frantumi, improvvisamente Franco si accorge di un quadro dello zio che ha in casa sua, rendendosi conto che l'opera appartiene al famosissimo pittore Caravaggio. Vendendolo, i debiti che Franco aveva con degli strozzini vengono estinti, e con il resto dei soldi ricavati può finalmente vivere sereno.
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