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La cambiale è un film italiano del 1959 diretto da Camillo Mastrocinque.

La cambiale
Eduardo Passarelli, Giacomo Furia, Totò e Peppino De Filippo in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1959
Durata105 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaCamillo Mastrocinque
SoggettoVittorio Metz e Roberto Gianviti
SceneggiaturaVittorio Metz, Roberto Gianviti, Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, Federico Zardi, Marco Scarpelli e Luigi Magni
ProduttoreFranco Palaggi
Casa di produzioneJolly Film
Distribuzione in italianoUnidis
FotografiaAlvaro Mancori
MontaggioRoberto Cinquini
MusicheCarlo Innocenzi
ScenografiaPiero Filippone
CostumiUgo Pericoli
TruccoGoffredo Rocchetti
Interpreti e personaggi
  • Totò: Cesare Posalaquaglia
  • Peppino De Filippo: Peppino Posalaquaglia
  • Aroldo Tieri: Pierluigi Bruscatelli
  • Erminio Macario: Tommaso La Candida
  • Vittorio Gassman: Michele
  • Ugo Tognazzi: Alfredo Balzarini
  • Raimondo Vianello: Olimpio
  • Giorgia Moll: Maria
  • Sylva Koscina: Odette Mercury
  • Paolo Ferrari: Ottavio
  • Lia Zoppelli: Ilaria Balzarini
  • Luigi Pavese: cavalier Temistocle Bisogni
  • Gina Rovere: Lola Capponi
  • Eduardo Passarelli: pretore
  • Giacomo Furia: cancelliere
  • Mario Castellani: avvocato Incarta
  • Laura Nucci: baronessa
  • Dina Perbellini: marchesa
  • Nanda Primavera: zia Tamara
  • Andrea Bosic: Alessio, principe russo
  • Franca Dominici: proprietaria di Pallino
  • Marisa Mantovani: donna che cerca il gattone
  • Olimpio Gargano: Ursus
  • Toni Ucci: arbitro del match di lotta
  • Olimpia Cavalli: Enrichetta
  • Maria Marchi: donna Ines
  • Giacomo Di Segni: Ursus
  • Ugo Sasso: galeotto
  • Michele Malaspina: ministro
  • Fara Libassi: contessa in pelliccia
  • Olimpo Gargàno: ufficiale giudiziario

È, sostanzialmente, una sequenza di episodi interdipendenti che hanno come filo conduttore il passaggio di mano di una cambiale. Nono degli undici film di Totò diretti da Mastrocinque, La cambiale è una commedia dai tratti farseschi senza particolari intenti artistici,[1] ma risulta interessante soprattutto per la presenza nel cast di numerosi attori di notevole caratura come Totò, Peppino De Filippo, Erminio Macario, Luigi Pavese, Aroldo Tieri, Vittorio Gassman, Lia Zoppelli, Sylva Koscina, Paolo Ferrari, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello.


Trama


Il noto finanziere Pierluigi Bruscatelli dopo aver pagato con una cambiale da 100000 lire due truffatori, i cugini Posalaquaglia e il loro sprovveduto cliente complice, viene arrestato. In galera spiega al compagno di cella tutta la teoria sulle cambiali, teoria che viene illustrata dagli "episodi" del film.

I cugini Posalaquaglia convincono il loro padrone di casa, il cavalier Temistocle Bisogni, ad accettare in pagamento dei sei mesi di affitto arretrato la cambiale di Bruscatelli.

Con questa cambiale il cavalier Bisogni acquista da Michele un cane da caccia di provenienza incerta, spacciato per un setter di razza purissima. Michele è solo il commesso del negozio ed è continuamente umiliato dal proprietario Ottavio, fratello della sua fidanzata che non vede di buon occhio questo fidanzamento.

Michele è costretto a lavori umilianti come lavare e tosare i cani mentre finge di corteggiare le loro vecchie padrone; in realtà sogna avventure galanti con bellissime donne di quell'alta società di cui cura solo gli animali. Michele si confida col principe Alessio, un nobile slavo, con il quale è in confidenza curando i suoi due pastori scozzesi e ne riceve indicazioni sui locali notturni alla moda e su come sedurre una donna.

L'occasione per applicare questi consigli si presenta subito, quando nel negozio entra Odette Mercury. Michele, prendendo a guinzaglio gli eleganti cani del principe, si finge il principe stesso e così riesce ad ottenere un appuntamento galante per quella sera stessa. Al ritorno di Ottavio questi si adira con Michele per aver accettato la cambiale e quindi, come punizione, gira la cambiale stessa a Michele come pagamento anticipato dello stipendio.

Ma la brutta sorpresa viene quella sera stessa all'appuntamento con Odette. Dopo la cena in un ristorante di lusso, Odette invita Michele a casa sua e dopo una notte d'amore Odette si rivela una prostituta di alto bordo ed il povero Michele è costretto a pagarla con la cambiale di Bruscatelli.

Con questa cambiale Odette vorrebbe comprare una pelliccia di tapiro, ma il commesso Olimpio è irremovibile: non concede sconti per l'acquisto né accetta la cambiale in pagamento. Interviene il proprietario del negozio, Alfredo Balzarini, sensibile alle avances della bella Odette, che accetta la cambiale con la promessa di una conoscenza più approfondita. Olimpio, nonostante la vecchia amicizia con Alfredo, fa intervenire la moglie di questi, titolare del negozio e vera proprietaria, che scombina i piani del marito.

In seguito la moglie di Alfredo scopre la cambiale e fa una scenata al marito il quale, non potendosi discolpare, è costretto a restituire la cambiale. Recatosi a casa di Odette, Alfredo vi trova Olimpio, reduce da aver pagato il contributo "validità e giovinezza" alla ragazza, e viene a sua volta sedotto da Odette. Non essendo riuscito né ad incassare la cambiale né a riprendere la pelliccia, Alfredo viene coinvolto da Olimpio in un incontro di lotta truccato dove entrambi vengono picchiati e perdono la cambiale.

Alla fine Bruscatelli non paga poiché ha saldato il suo debito con la società con la prigione, la cambiale va in protesto ed ognuno dei personaggi coinvolti cerca di rientrare in possesso o del contante dovuto da chi ha girato la cambiale, o almeno della merce venduta.

Alla pellicceria si presenta l'ufficiale giudiziario che pretende il pagamento di una cartella esattoriale che Alfredo ha finto di aver pagato con i soldi recuperati dalla cambiale. Contemporaneamente viene presentata la cambiale protestata e la moglie di Alfredo scopre tutto. I due coniugi hanno un feroce litigio, Alfredo viene ferito e la pelliccia di tapiro viene recuperata.

Odette si presenta alla festa di nozze di Michele e prende in pegno l'abito da sposa della sorella di Ottavio in cambio del pagamento della cambiale. Ottavio si presenta nel negozio del cavalier Bisogni, compra merce per centomila lire, l'importo della cambiale, paga con la cambiale e fa portare via la merce da Michele. Subito dopo i due sono da Odette per scambiare la merce con l'abito da sposa e nasce subito una simpatia tra Ottavio ed Odette.

Il cavalier Bisogni ha una causa in pretura contro la prostituta Lola Capponi che lo accusa di averle sparato una fucilata nelle terga durante una battuta di caccia vantando testimoni oculari. Il cavaliere in cambio della cambiale propone ai due cugini Posalaquaglia una falsa testimonianza che lo scagioni. Al momento dell'udienza però i due cugini sono gli stessi testimoni, ovviamente falsi, precedentemente ingaggiati anche da Lola, pertanto sono allo stesso tempo pro e contro nella stessa causa. Il giudice se ne accorge subito e li fa arrestare.

In prigione ritrovano Bruscatelli mentre viene scarcerato per l'intervento di un ministro. I due gli fanno presente la cambiale, e lui, facendo finta di essersi dimenticato di pagarla, la rinnova con un'altra cambiale che i cugini lasciano in deposito al secondino per le piccole spese durante la detenzione.


Produzione


Le riprese della pellicola iniziarono nel maggio del 1959 ma il film rischiò di non essere completato a causa dello stato di salute di Totò, uno degli interpreti principali secondo il copione originario, la cui ricorrente malattia agli occhi si aggravò improvvisamente dopo due soli giorni di lavorazione a causa della virulenza delle luci sul set. L'attore, praticamente cieco, fu costretto a sospendere la riprese a tempo indeterminato. Il regista Camillo Mastrocinque, rassegnatosi ormai a terminare il film senza la presenza di Totò, modificò la trama e continuò a girare una nuova versione del film che riduceva al minimo le scene dell'attore napoletano, completando il tutto nel giugno 1959.

Il film venne montato e presentato alla commissione di censura, ma la riduzione delle scene con Totò pesava molto sul risultato finale e la casa di produzione dell'opera, la Jolly Film, insistette affinché l'attore tornasse a finire il film. Nell'ottobre seguente, dopo cinque mesi di pausa, Totò fece ritorno sul set dietro permesso speciale dei suoi medici con l'intenzione di effettuare una settimana di nuove riprese. Mastrocinque girò quindi delle scene suppletive con Totò e con Peppino De Filippo, che venne scritturato appositamente dato che inizialmente la sua presenza non era prevista nel cast originale della pellicola.[2] Il film, con l'aggiunta delle nuove scene, venne quindi rimontato e uscì nei cinema alla fine di novembre.[2]


Censura


Il film ebbe diversi problemi con la censura dell'epoca. La commissione del Ministero dello Spettacolo ebbe da ridire su alcune scene del film ritenute troppo audaci, ordinando di modificare quelle dove il personaggio di Sylva Koscina scopre troppo una gamba per provare una giarrettiera e quando per sedurre Tognazzi, togliendosi il soprabito, si mostra di spalle a schiena nuda dando ad intendere di essere completamente nuda; ed infine di eliminare un'intera scena con Vittorio Gassman e Georgia Moll girata sull'Appia Antica dove era troppo evidente che i due avrebbero finito per appartarsi.[2]


Note


  1. Bìspuri, Ennio. Totò attore, 2010, Gremese Editore, Roma, pag. 343, ISBN 978-88-8440-636-1
  2. Extra dell'edizione in DVD del film La cambiale, Ripley's Home Video, 2003.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[en] La cambiale

La cambiale is a 1959 Italian comedy film directed by Camillo Mastrocinque.[1][2]
- [it] La cambiale



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