La casa sperduta nel parco è un film del 1980, diretto da Ruggero Deodato.
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La casa sperduta nel parco | |
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Titolo originale | La casa sperduta nel parco |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1980 |
Durata | 94 min |
Genere | drammatico, thriller |
Regia | Ruggero Deodato |
Sceneggiatura | Gianfranco Clerici, Vincenzo Mannino |
Produttore | Franco Palaggi, Franco Di Nunzio |
Fotografia | Sergio D'Offizi |
Montaggio | Vincenzo Tomassi |
Musiche | Riz Ortolani |
Scenografia | Massimo Antonello Geleng |
Costumi | Massimo Antonello Geleng |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Appartiene al genere revenge movie, i film di "stupro e vendetta", il filone a cui appartiene il film L'ultima casa a sinistra, diretto da Wes Craven nel 1972, è considerato uno dei primi e più importanti film di questo genere.
Alex, un maniaco stupratore, e il suo amico Ricky, un minorato mentale, vengono invitati in una villa di proprietà del ricco Tom, dove sono presenti altri ragazzi borghesi. Tom ha invitato i due ragazzi sbandati con il solo scopo di far divertire i suoi amici, ma la situazione degenera presto, e Alex rivela la sua natura psicopatica.
La casa sperduta nel parco è stato girato da Ruggero Deodato subito dopo il suo cult movie, il controverso Cannibal Holocaust. Il produttore è sempre Franco Palaggi, e il cast tecnico è quello della pellicola precedente (Vincenzo Tomassi al montaggio, Sergio D'Offizi alla fotografia e Riz Ortolani alla colonna sonora, che usa una musica dolce, in contrasto con le scene di una violenza brutale, proprio come per Cannibal Holocaust).
Il film è stato realizzato per far quadrare i conti, dato che Cannibal Holocaust, in Italia, non aveva incassato molto, a causa delle sue traversie giudiziali.
L'idea del film nacque durante le riprese di Cannibal Holocaust. Deodato girò delle scene in esterni, per poi trarne un film. In seguito chiamò lo sceneggiatore Gianfranco Clerici, che scrisse Cannibal Holocaust, e gli commissionò la sceneggiatura.[1]
Le riprese durarono tre settimane e si svolsero tra New York e una prestigiosa villa nel ricco quartiere romano dell'Olgiata. Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 6 novembre 1980.
Il protagonista del film è l'attore statunitense David Hess, famoso per aver interpretato L'ultima casa a sinistra, che in seguito lavorerà ancora con Deodato. Al suo fianco c'è Giovanni Lombardo Radice, presenza costante nei thriller e horror italiani di quegli anni.
La scena dello stupro iniziale è stata interpretata da Hess insieme alla moglie.
La critica dell'epoca accusò il film di misoginia, ed evidenziò l'inverosimiglianza del finale della pellicola.
Negli anni successivi, come altri prodotti del cinema italiano di genere, il film è stato rivalutato. Gordiano Lupi ha scritto: «La casa sperduta nel parco è un film claustrofobico e inquietante, un film dove non si salva nessuno. Non ci sono buoni o cattivi, non ci sono vittime e carnefici, incontriamo ad ogni scena solo terrore, violenza e disgusto».[2]
Anche per questo film Deodato ha avuto problemi con la censura. In Inghilterra, quando videro il prologo con lo stupro, decisero subito di bandirlo, mentre in Italia è stato vietato ai minori di 18 anni e pesantemente tagliato.
Deodato, in più di un'intervista, ha affermato che sarebbe impossibile girare un simile film, attualmente, in Italia.[1]
Il film è uscito negli Stati Uniti come House on the Edge of the Park, in Francia come La maison au fond du parc, in Germania come Der Schlitzer e in Spagna come Trampa para un violador.
Come per Cannibal Holocaust è uscito in Italia, in versione integrale il dvd del film, con vari contenuti speciali come il commento degli attori e del regista e varie immagini di scena.
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