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La chiave di Sara (Elle s'appelait Sarah) è un film del 2010 diretto da Gilles Paquet-Brenner. Tratto dall'omonimo romanzo di Tatiana de Rosnay e interpretato da Kristin Scott Thomas e dalla "bimba-prodigio" Mélusine Mayance,[1] affronta un episodio poco noto della Shoah durante l'occupazione nazista di Parigi: il rastrellamento del Velodromo d'Inverno.

La chiave di Sara
Kristin Scott Thomas in una scena del film
Titolo originaleElle s'appelait Sarah
Lingua originalefrancese, inglese
Paese di produzioneFrancia
Anno2010
Durata98 minuti
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, storico
RegiaGilles Paquet-Brenner
SoggettoTatiana de Rosnay
SceneggiaturaSerge Joncour, Gilles Paquet-Brenner
ProduttoreStéphane Marsil, Clément Sentilhes
Produttore esecutivoGaetan Rousseau
Casa di produzioneHugo Productions
Studio 37
TF1
France 2 Cinéma
Canal+
TPS Star
France Télévisions
Distribuzione in italianoLucky Red
FotografiaPascal Ridao
MontaggioHervé Schneid
Effetti specialiRodolphe Chabrier

Mac Guff Ligne

MusicheMax Richter
ScenografiaFrançoise Dupertuis
CostumiEric Perron
Interpreti e personaggi
  • Kristin Scott Thomas: Julia Jarmond
  • Mélusine Mayance: Sarah Starzynski
  • Niels Arestrup: Jules Dufaure
  • Frédéric Pierrot: Bertrand Tézac
  • Michel Duchaussoy: Édouard Tézac
  • Aidan Quinn: William Rainsferd
  • George Birt: Richard Rainsferd
  • Joanna Merlin: sig.ra Rainsferd
  • Dominique Frot: Genevieve Dufaure
  • Gisèle Casadesus: Mamè
  • Natasha Mashkevich: Mrs. Starzynski
  • Arben Bajraktaraj: Mr. Starzynski
  • Karina Hin: Zoe Tézac
  • James Gerard: Mike Bambers
  • Joseph Rezwin: Joshua
  • Kate Moran: Alexandra
  • Paul Mercier: Michel Starzynski
  • Vinciane Millereau: Nathalie Dufaure
  • Dan Herzberg: Jacques
  • Nancy Tate: Alice
  • Charlotte Poutrel: Sarah adulta
  • Matthias Kreß: tenente tedesco
Doppiatori italiani
  • Emanuela Rossi: Julia Jarmond
  • Sara Labidi: Sarah Starzynski
  • Angelo Nicotra: Jules Dufaure
  • Pasquale Anselmo: Bertrand Tézac
  • Michele Gammino: Édouard Tézac
  • Sandro Acerbo: William Rainsferd
  • Manlio De Angelis: Richard Rainsferd
  • Rita Savagnone: sig.ra Rainsferd
  • Paola Giannetti: Genevieve Dufaure
  • Graziella Polesinanti: Mamè
  • Claudia Catani: Mrs. Starzynski
  • Simone Mori: Mr. Starzynski
  • Veronica Puccio: Zoe Tézac
  • Marco Vivio: Mike Bambers
  • Sergio Lucchetti: Joshua
  • Rossella Acerbo: Alexandra
  • Vittorio De Angelis: Jacques
  • Domitilla D'Amico: Alice
  • Gaetano Varcasia: tenente tedesco

Trama


Parigi, 16 e 17 luglio 1942. Durante il Rastrellamento del Velodromo d'Inverno, che porta all'arresto e alla deportazione di migliaia di ebrei parigini, viene catturata anche la famiglia di Sarah Starzynski, di dieci anni. La bambina però riesce a nascondere il fratello minore Michel in un armadio a muro, chiudendolo dentro a chiave e facendogli promettere di aspettare il suo ritorno, pensando così di poterlo salvare dal rastrellamento.

Parigi, ai giorni nostri. Julia Jarmond è una giornalista statunitense, residente da anni nella capitale francese. Sposata con l'architetto Bertrand Tézac, ha una figlia adolescente, Zoe. Il caporedattore della rivista per la quale lavora le affida un articolo sui fatti del Rastrellamento del Velodromo d'Inverno, dei quali si era già occupata precedentemente per un'altra rivista.

Julia inizia così le ricerche, scoprendo che la casa dei suoi suoceri al numero 36 di Rue de Saintonge, nella quale sta per trasferirsi, era appartenuta a una famiglia di ebrei deportati proprio durante il Rastrellamento del 16 e 17 luglio 1942. I coniugi Starzynski risultano essere morti ad Auschwitz, mentre dei due figli non c'è traccia in nessun documento relativo alle deportazioni e ai morti nei campi. Turbata dalla notizia, inizierà a fare ricerche, che la condurranno alla vita di Sarah, che nel film viene raccontata con numerosi flashback: la bambina, dopo essere stata rinchiusa nel Velodromo per alcuni giorni, sarà portata in un campo di transizione dal quale riuscirà a scappare insieme ad una amica, aiutata da una guardia. Le due bambine troveranno rifugio in una fattoria, ma poco dopo l'amica di Sarah morirà per difterite nella casa di due anziani che le hanno protette. Infine, grazie alla stessa coppia di anziani, riuscirà a tornare a Parigi dal fratello, anche se ormai è troppo tardi per salvarlo, essendo il bimbo ormai già morto nell'armadio da giorni.

Julia, che scopre di essere incinta e, contrariamente al marito, desidera non abortire, inizierà la ricerca della donna, nel tentativo di scoprire se è ancora viva e sapere cosa le è successo dopo la fine della guerra.

Viaggiando da un posto all'altro per scoprire i discendenti di Sarah, trova a Firenze l'unico figlio di lei, di nome William, ignaro di tutto: della vera ragione della morte della madre, del suo vero cognome, del passato oscuro di Sarah, morta per suicidio dovuto alla profonda tristezza che provava. Julia così decide di incontrare William a Firenze, ma l’uomo, scioccato e incredulo sul passato della madre, decide di non ascoltare più la storia, secondo lui, “non vera” e di non essere più contattato da Julia. Dispiaciuta e triste per l’accaduto Julia torna a Parigi cercando di riaggiustare le cose con il marito, ma allo stesso tempo voltando pagina, rifiutandosi di trasferirsi nell’appartamento che fu degli Starzynski con la famiglia e tenendo il bambino che tanto desiderava. Nel frattempo William va a trovare il padre (morente) per cercare delle risposte. È confuso, vuole la verità e il padre gli confessa tutto: la storia di Sarah è vera. Gli racconta il passato della madre, dell’incidente d'auto in cui è morta (che in realtà è stato un suicidio), della forte paura della donna che, dopo la nascita del figlio, l’ha battezzato subito, temendo per la sua vita, se fosse stato visto come un ebreo. Sarah infatti dopo aver scoperto il fratello morto dentro l’armadio non è stata più la stessa. Qualcosa in lei si è spento, si è incolpata per non essere riuscita a salvare il fratellino, fino a decidere di farla finita. Infine il padre dà al figlio tutte le testimonianze lasciate da sua madre, tra cui un diario scritto da piccola, con all’interno la chiave.

Passano due anni: Julia, ormai divorziata dal marito, si è trasferita da un anno con la figlia maggiore che studia al College e l’altra figlia di ormai due anni a New York. Viene contattata da William, che si sentiva in colpa per essersi comportato in modo scortese con lei. Passano la giornata nel bar preferito da Sarah, cercando di mettere chiarezza sul passato. William ringrazia Julia per avergli fatto scoprire la verità su sua madre e aver aiutato suo padre ad andarsene senza più tenere dentro quel dolore che portava con sé da anni.

Julia presenta la figlia a William, quest’ultimo crede che la bambina si chiami Lucy, ma in realtà è il nome del suo pupazzo. Lei si chiama Sarah e William si commuove consolato da Julia. Tutto ciò fa presagire un nuovo inizio insieme e, soprattutto, che quella storia potrà essere raccontata ad altre generazioni e mai dimenticata.


Distribuzione


È stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival il 16 settembre 2010 e poi distribuito in Francia il 13 ottobre dello stesso anno.[2] È uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 22 luglio 2011 e nelle sale italiane il 13 gennaio 2012.[2]


Riconoscimenti



Note


  1. «Notevole l'interpretazione della bimba-prodigio Mélusine Mayance, "scoperta" di François Ozon.» Da Roberto Nepoti, "La Shoah raccontata con gli occhi di una ragazzina", su la Repubblica del 13 gennaio 2012.
  2. Scheda Date di uscita, su imdb.com, imdb.com, 22 gennaio 2012.

Collegamenti esterni


Portale Cinema
Portale Seconda guerra mondiale

На других языках


[de] Sarahs Schlüssel

Sarahs Schlüssel ist ein französisch-britisches Kriegsdrama mit Kristin Scott Thomas und Mélusine Mayance in den Hauptrollen, Regie führte Gilles Paquet-Brenner. Das Drehbuch beruht auf dem gleichnamigen Roman (2006) der Schriftstellerin und Journalistin Tatiana de Rosnay.

[en] Sarah's Key

Sarah's Key (French: Elle s'appelait Sarah) is a 2010 French drama film directed and co-written by Gilles Paquet-Brenner. The film is an adaptation of the 2006 novel with the same title by Tatiana de Rosnay.[3]

[es] La llave de Sarah

La llave de Sarah (2010) es una película francesa dirigida por Gilles Paquet-Brenner en 2010. Basada en la novela homónima de la escritora francesa Tatiana de Rosnay, en francés llevaba el título de Elle s'appelait Sarah (2007). La novela, a su vez, está basada en hechos reales ocurridos durante la época de la ocupación nazi en Francia, conocidos como la redada del velódromo de invierno. Intercala el presente con los años 40, de manera que va alternando en cada capítulo una época u otra, contando dos historias diferentes pero relacionadas.[1][2][3]
- [it] La chiave di Sara



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