La donna bianca è un film del 1931 diretto da Jack Salvatori.
La donna bianca | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Francia, Italia |
Anno | 1931 |
Durata | 65 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,20 : 1 |
Genere | drammatico |
Regia | Jack Salvatori |
Soggetto | William Somerset Maugham |
Sceneggiatura | Camillo Antona Traversi |
Casa di produzione | Paramount Pictures |
Distribuzione in italiano | Paramount |
Fotografia | Fernando Risi |
Montaggio | Jean de Limur |
Scenografia | Paolo Reni |
Interpreti e personaggi | |
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Il soggetto è tratto dal racconto La lettera di William Somerset Maugham (1926). Nel 1927 lo stesso Maugham aveva tratto un dramma teatrale (La lettera).
A Singapore una signora inglese, la "donna bianca" del titolo, uccide con un revolver il proprio amante, un suo connazionale, per gelosia nei confronti di una ragazza cinese. La ragazza cinese trova una lettera indirizzata all'ucciso dalla signora inglese. Al processo sarà ricostruita la vicenda e l'inglese sarà condannata[1].
La trama è alquanto diversa da quella del racconto di Maugham, laddove l'amante cinese si lasciava corrompere e cedeva per danaro la lettera al marito della donna inglese e quest'ultima veniva assolta[2]. La trama è ugualmente diversa da quella del dramma teatrale, dove la cinese cedeva per danaro la lettera all'avvocato e la donna inglese veniva assolta[3].
La donna bianca è uno dei quattro film girati pressoché contemporaneamente nel 1930-31 negli studi della Paramount a Joinville-le-Pont (Francia) tratti dai lavori di William Somerset Maugham. Gli altri tre sono[1]:
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