La donna del fiume è un film drammatico del 1955 diretto da Mario Soldati.
La donna del fiume | |
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Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1955 |
Durata | 105 min |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Mario Soldati |
Soggetto | Ennio Flaiano, Alberto Moravia |
Sceneggiatura | Antonio Altoviti, Giorgio Bassani, Basilio Franchina, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Florestano Vancini |
Produttore | Carlo Ponti |
Casa di produzione | Excelsa Film, Ponti-De Laurentiis, Films du Centaure |
Distribuzione in italiano | Minerva Film |
Fotografia | Otello Martelli |
Montaggio | Leo Catozzo |
Musiche | Angelo Francesco Lavagnino, Armando Trovajoli |
Scenografia | Flavio Mogherini |
Costumi | Anna Gobbi |
Interpreti e personaggi | |
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La pellicola ha per protagonista Sophia Loren, alla sua prima prova come attrice drammatica, e che dopo questo film salì alla ribalta.[1]
Un'operaia, Nives, nello stabilimento di marinatura delle anguille a Comacchio ha avuto un figlio con un contrabbandiere che, scoperto per vendetta della donna, si dà alla latitanza.
Di conseguenza Nives, donna molto forte, determinata a dare un futuro al proprio figlioletto e a non dare ascolto agli inutili pettegolezzi della gente che, all'epoca e non solo, avvolgono le donne come lei (rimasta incinta di un omuncolo vivente di furti con cui non è sposata, e impegnata a crescere un figlio da sola).
Quando però il povero piccolo muore dopo essere stato brutalmente aggredito (e forse anche stuprato) da un criminale e trovato senza vita in un vicolo, i due si riuniscono.
Prodotto dal futuro marito di Sophia Loren, Carlo Ponti, il film rientra nel filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, allora molto in voga tra il pubblico italiano, in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.
Il film è stato girato nelle Valli di Comacchio, in Emilia Romagna, e nella zona limitrofa del Lido di Volano, dove è stata anche girata la nota scena della ballata sulla spiaggia tra i due coniugi.[2]
L’abitazione di Nives è tuttora esistente e si trova nel paesino di Porto Tolle, nella zona Pila.
Gli interni furono invece realizzati negli stabilimenti Ponti-De Laurentiis di Roma.
Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 29 dicembre del 1955.
Nello stesso anno di uscita del film, su Il Tempo apparve la seguente recensione:[6]
«Primo, la Loren è una buona attrice, la quale rischia di non poterlo essere proprio per colpa della sua stessa vistosità di donna; secondo, la gente presa sul posto è immensamente superiore agli attori professionisti.» |
(Vittorio Bonicelli, per Il Tempo (10 novembre 1955)) |
Nonostante le pessime critiche, il film venne accolto molto bene dal pubblico: fu infatti il 17° miglior incasso in Italia della stagione cinematografica 1955-56.[7]
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