La figlia oscura (The Lost Daughter) è un film del 2021 scritto e diretto da Maggie Gyllenhaal, al suo esordio alla regia di un lungometraggio.
La figlia oscura | |
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Titolo originale | The Lost Daughter |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Israele |
Anno | 2021 |
Durata | 121 min |
Genere | drammatico |
Regia | Maggie Gyllenhaal |
Soggetto | dal romanzo di Elena Ferrante |
Sceneggiatura | Maggie Gyllenhaal |
Produttore | Osnat Handelsman-Keren, Talia Kleinhendler, Maggie Gyllenhaal, Charles Dorfman |
Produttore esecutivo | David Gilbery, Marlon Vogelgesang, Olivia Colman, Christos V. Konstantakopoulos, Tmira Yardeni |
Casa di produzione | In the Current, Pie Films |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Fotografia | Hélène Louvart |
Montaggio | Affonso Gonçalves |
Musiche | Dickon Hinchliffe |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2006 di Elena Ferrante, è stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Ha per protagoniste Olivia Colman, Jessie Buckley e Dakota Johnson.
Durante una vacanza in Grecia, la professoressa universitaria di mezza età e nota traduttrice Leda Caruso incontra Nina, una giovane madre, dopo che la figlia di tre anni di Nina, Elena, è scomparsa momentaneamente sulla spiaggia. Leda trova Elena e la restituisce a Nina, che esprime il suo crescente esaurimento e infelicità. Elena è sconvolta dopo aver perso la sua bambola preferita, che Leda ha segretamente preso. Nei flashback, viene rivelato che la giovane Leda ha vissuto con disagio il suo ruolo di giovane madre per le sue due figlie, Bianca e Martha, perdendo spesso la pazienza e allontanandosi dalla sua famiglia.
Leda in seguito scopre che Nina ha una relazione con Will, che lavora al bar sulla spiaggia. La ricerca della bambola di Elena continua, con Nina che ha persino affisso dei volantini offrendo una ricompensa per chiunque la ritrovi.
In un mercato, Leda compra a Nina una spilla per aiutarla a tenere fermo il suo cappello da mare. Quando Nina chiede a Leda delle sue figlie, Leda si emoziona; rivela di averle abbandonate per tre anni dopo essere stata sopraffatta dalla maternità, lasciandoli con il suo ora ex marito: durante questi anni ha avuto una relazione con un collega professore. Ammette che stare lontana dalle sue figlie è stato "incredibile" e che è tornata da loro solo quando le mancavano sinceramente. Nina scopre che Leda sa di lei e Will, e Will in seguito chiede a Leda se possono prendere in prestito il suo appartamento per fare sesso.
Il giorno successivo, quando Nina arriva da Leda per prendere le chiavi dell'appartamento, Leda ammette di essere una madre egoista e dice a Nina che la sua depressione non andrà mai via, come non lo è stato per lei. Leda le restituisce anche la bambola di Elena, confessando che l'ha presa lei e che stava "solo giocando" e dicendo di essere "una madre snaturata". Nina reagisce con rabbia e trafigge Leda allo stomaco con la spilla compratale al mercato. Quella notte, Leda fa le valigie e lascia l'appartamento in stato confusionale.
Dopo essere uscita di strada con la sua auto si dirige barcollando verso la spiaggia e crolla sul bagnasciuga.
La mattina dopo, Leda si sveglia sulla spiaggia e telefona alla figlia Bianca, che si trova con sua sorella Martha. Le due ragazze esprimono il loro sollievo nel sentire la loro madre, della quale non avevano notizie da diversi giorni. Leda dice che sta bene e poi guarda in basso per scoprire un'arancia tra le mani; inizia a sbucciarla, tagliando la buccia "come un serpente", come aveva fatto per le figlie il giorno in cui le aveva lasciate.
Per il suo esordio dietro la macchina da presa, Gyllenhaal è tornata dai suoi partner produttivi Osnat Handelsman-Keren e Talia Kleinhendler, con cui aveva realizzato Lontano da qui (2018).[1] Originariamente, nella sceneggiatura aveva trasferito la vicenda del romanzo in una città di mare del New Jersey, ma, a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 negli Stati Uniti durante la pre-produzione, ha scelto di girare nell'isola greca di Spetses per non perdere i finanziamenti.[1] Per via della natura indipendente del progetto, Gyllenhaal ha dichiarato che il film "non poteva permettersi" di interrompere le riprese in caso qualcuno fosse risultato positivo, e che quindi era stato girato il più velocemente possibile e in economia di mezzi, usando per esempio gli abitanti di Spetses al posto di comparse professioniste.[1] Anche i flashback, ambientati nella East Coast statunitense, sono stati girati sull'isola.[1]
Il film è stato presentato in anteprima il 3 settembre 2021 in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[1] Dopo una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 17 dicembre 2021, è stato reso disponibile su Netflix dal 31 dicembre seguente.[2]
In Italia, invece, uscirà in sala il 7 aprile 2022 per BiM Distribuzione.[3]
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